Partiti, civiche ed eletti: Provincia caput mundi

Il centrodestra, anche se diviso, punta alla maggioranza assoluta. Il Pd avrà bisogno di alleanze con altre liste ma non sarà semplice. Il ruolo determinante delle civiche nell’asse Dem.

Da un lato Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che già adesso, almeno sulla carta, esprimono 6 consiglieri provinciali su 12. Senza considerare Igino Guglielmi, che è uscito dal Carroccio ma che si è posizionato nel Gruppo Misto. E in ogni casi due anni fa, nel 2019, il centrodestra, tra eletti nei Partiti e nelle liste civiche, portò nell’aula provinciale 7 esponenti. La maggioranza relativa.

Lo scenario mutato

Il 18 dicembre i tre Partiti, anche se divisi e in forte competizione fra loro, possono arrivare a quota 7. Rispetto a due anni fa lo scenario è mutato (ecco perché le elezioni per l’Aula si tengono ogni biennio mentre quelle per la presidenza ogni due bienni).

Quella volta non votò Cassino: l’amministrazione di centrodestra era stata appena sciolta, oggi al suo posto c’è un governo di centrosinistra; Sora si presentò divisa alle urne e non elesse un suo rappresentante, oggi c’è un’amministrazione altrettanto civica ma enormemente più politicizzata. Alatri è passata dal centrosinistra di Morini al centrodestra di Cianfrocca. Sono tre Comuni con un coefficiente di ponderazione elevato (elevatissimo nel caso di Cassino).

E allora tante liste

Antonio Pompeo ed Enrico Pittiglio

In ogni caso l’obiettivo minimo del centrodestra è arrivare a 6. Mentre il Partito Democratico (considerato l’ingresso in scena di cassino ma l’uscita di Alatri dalle sue file) farà fatica a confermare i 4 della volta scorsa. Si accontenterebbe di 3. Ma dovrà trovare altri 3 esponenti che possano pareggiare il conto e rendere decisivo il voto del presidente Antonio Pompeo? Non sarà affatto facile.

Il Pd farà una lista unitaria, con la quale intende portare in aula 3 consiglieri. Sicuramente Enrico Pittiglio, il resto si vedrà. Antonio Pompeo ha un patto di ferro con Luigi Vacana, suo vicepresidente e leader di una lista civica finora sempre rappresentata alla Provincia. In quella lista civica Vacana ospiterà amministratori vicini a Pompeo ma che non fanno parte dei Democrat. Primo fra tutti Massimiliano Mignanelli. Un gesto di grande apertura quello di Vacana, perché a questo lui stesso dovrà guadagnarsi l’elezione sul campo. Ma in questo modo può puntare a 2 consiglieri. E saremmo a 5.

Ma in corsa per un seggio provinciale ci saranno altresì le civiche di Gianluca Quadrini, che potrebbero vedere insieme l’ex dream team di Forza Italia ed oggi uscito dalle file azzurre: Anselmo Rotondo (sindaco di Pontecorvo oggi alla Lega, dalla quale però si è dimesso da responsabile provinciale Enti Locali) e Gioacchino Ferdinandi (sindaco di Piedimonte San Germano).

In palio tanti equilibri

Gioacchino Ferdinandi e Gianluca Quadrini

Probabilmente ci sarà un’altra lista (ispirata dal centrosinistra per drenare sindaci a destra) in grado di raggruppare varie esperienze e realtà cittadine. Per esempio il Polo Civico di Frosinone.

Ancora una volta dunque il Pd avrà bisogno di alleanze che non passano più dagli altri Partiti del centrosinistra. Un elemento sul quale bisogna ragionare perché non c’è soltanto in palio l’equilibrio in consiglio provinciale. Tra un anno si vota per il presidente e comunque parliamo ancora di un ente di secondo livello. Ma il risultato farà capire bene il volto dei Partiti. Cioè su quanti sindaci e consiglieri possono davvero contare. Un dato che sarà utile anche nella prospettiva delle conferenze dei sindaci su materie come la gestione delle risorse idriche, i rifiuti, la sanità.

Perciò il voto ponderato conterà moltissimo.

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