Tutti i Partiti rinviano la resa dei conti in Ciociaria

Da mesi si aspetta la prossima elezione e adesso c’è il ballottaggio al Comune di Cassino. Ma in provincia Pd, Lega, Forza Italia, Cinque Stelle e Fratelli d’Italia avrebbero bisogno di un chiarimento vero. Perfino di un congresso. Invece alla fine si preferisce spostare avanti il momento della verità.

Chissà perché ogni volta si aspetta un evento diverso prima di arrivare a chiarimenti e rese dei conti. Adesso c’è il ballottaggio a Cassino, prima c’erano stati, nell’ordine, le Provinciali per l’elezione del presidente, le primarie del Partito Democratico, le provinciali per l’elezione dei consiglieri, le Europee e le Amministrative in 39 Comuni.

Ora chissà, se dovesse aprirsi la crisi di governo, ci sarebbero le Politiche e poi, qualora Nicola Zingaretti si candidasse e venisse eletto in Parlamento, anche le Regionali. E in provincia di Frosinone si continuerebbe ad andare avanti in questo modo, rimandando continuamente.

Prendiamo il Pd. Non che ci siano dubbi sul fatto che Francesco De Angelis e Mauro Buschini siano non soltanto i leader di Pensare Democratico (la componente maggioritaria) ma anche i punti di riferimento di molti iscritti, militanti ed amministratori. Non ci sono dubbi neppure sul fatto che Antonio Pompeo guida una componente che ha il suo spazio, per nulla secondario. Però magari celebrare un Congresso di svolta secondo le indicazioni di Nicola Zingaretti sarebbe importante. E invece si aspetta, fino alla prossima elezione. Ce ne sarà sempre una.

In Forza Italia il congresso provinciale si è celebrato da pochissimo e ha visto l’elezione come coordinatore di Tommaso Ciccone. Dopo che tanti avevano prese le distanze o addirittura erano andati via. A cominciare dal sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Nel frattempo è rientrato Gianluca Quadrini, con i gradi di vicecoordinatore regionale secondo le indicazioni di Claudio Fazzone. Qualcuno sta rientrando, altri, come Thaira Mangiapelo, potrebbero farlo presto.

Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli stanno riflettendo, Danilo Magliocchetti Tommaso Ciccone pure. Non sarebbe meglio che almeno i leader si riunissero e decidessero il da farsi? Senza aspettare la prossima elezione?

Nella Lega dopo la nomina di Umberto Fusco referente delle Province nulla si è mosso e nulla è cambiato. A livello provinciale chi è il coordinatore o il commissario? Non si sa. In questo caso è diverso, tanto c’è Matteo Salvini a fare il pieni di voti.

In Fratelli d’Italia, assodata la leadership del senatore Massimo Ruspandini, sarebbe il caso di capire quale ruolo potranno avere i vari Alfredo Pallone, Antonello Iannarilli, Alessandro Foglietta, Alessia Savo.

Nel Movimento Cinque Stelle una dimensione provinciale non c’è mai stata. Ma dovrebbe esserci, in tanti la auspicano adesso. 

Perché si aspetta sempre la prossima elezione?