Passato, presente, futuro e un po’ d’autocritica: così parlò Angelozzi

Il responsabile dell’area tecnica del Frosinone ha tracciato un bilancio della stagione e rivelato le strategie in vista del prossimo campionato. Il direttore ha elogiato Fabio Grosso e annunciato il riscatto di Charpentier. Rinnovati i contratti di Szyminski, Minelli e Rohden

Alessandro Salines

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L’omaggio a capitan Brighenti che lascia maglia e fascia dopo 6 stagioni. Il riscatto di Charpentier ed i rinnovi di Minelli, Szyminski e Rohden. Il sogno di trattenere Zerbin. I complimenti a Grosso che valgono più di una conferma. Le strategie di mercato. Gli obiettivi per il prossimo campionato. La nuova Serie B. La carica alla Primavera per la finale playoff. Ma anche un mea culpa sulle scelte effettuate a gennaio che gli fa onore. E il suo futuro che sarà ancora a Frosinone.

“Ho avuto qualche proposta ma non le ho prese in considerazione perché sono una persona d’onore e se ho deciso di impegnarmi con la famiglia Stirpe vado avanti così. Ho un contratto lungo e sono nel consiglio di amministrazione”: così parlò Guido Angelozzi, parafrasando il titolo del famoso libro di Friedrich Nietzsche.

“Grazie capitano, complimenti mister”

Il capitano Nicolò Brighenti ha lasciato il Frosinone

Nella pancia dello stadio “Stirpe” dove è incastonata la sala stampa è stato il giorno dell’amministratore delegato dell’area sportiva. Angelozzi ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa ed ha inaugurato la nuova.

Il plenipotenziario del club giallazzurro ha aperto la conferenza ringraziando capitan Brighenti che lascerà la società dopo 6 anni, 142 presenze ed 1 promozione in Serie A. “Voglio salutare Brighenti e ringraziarlo a nome personale, della società e dei suoi compagni: non sarà più con noi. Un capitano vero, è stato sei anni al Frosinone. Un grande in bocca al lupo a Nicolò”, ha esordito Angelozzi.

Poi un bilancio sul campionato e soprattutto i complimenti a Fabio Grosso che a questo punto resterà sulla panchina canarina fugando qualsiasi dubbio. Non sono deluso e arrabbiato, dispiaciuto sì – ha argomentato – Devo fare i complimenti a Fabio Grosso. Stamattina guardavo le statistiche del Frosinone: da quando è arrivato abbiamo avuto una media di 1.50 punti a partita. Grosso qui al Frosinone ha ottenuto 70 punti. E non dobbiamo dimenticare del cambiamento della filosofia di gioco e di ragionare compiuta la scorsa estate. In 5 anni il Frosinone è stato promosso 2 volte in A, alzo le mani. Ma c’era un modo di pensare tatticamente diverso dal mio, prima si giocava in prevalenza sulle seconde palle. Abbiamo cambiato filosofia”.

Fabio Grosso e Guido Angelozzi

Angelozzi ribadisce qual è stata la mission della stagione conclusa: svecchiamento della rosa, abbassamento del monte ingaggi e valorizzazione dei giovani. “All’inizio se qualcuno mi avesse detto: ti salverai alla penultima giornata io sarei stato contento – rivela il direttore – Poi abbiamo avuto la fortuna di prendere 3-4 giocatori importanti che sarebbe stato impossibile tesserare se non fosse fallito il Chievo”.

Siamo partiti, unitamente a ragazzi che provenivano dalla serie C e qualche giovane in prestito. Abbiamo iniziato con tante incognite anche se l’obiettivo era il ringiovanimento dell’organico ed il contenimento dei costi. Non va anche dimenticato che avevamo diversi giocatori in rosa che non giocavano ma pagavamo. E’ stato un lavoro non difficile, di più. Sia da parte della società che di Grosso. In ritiro avevamo 36 giocatori, è stato bravissimo il tecnico a cambiare mentalità al gruppo, modo di ragionare sul campo e fuori. Abbiamo giocato delle partite nelle quali mi sono divertito, ci hanno fatto i complimenti da tutta l’Italia. Tra le trasferte di Pisa e Parma abbiamo toccato l’apice”.

Il mea culpa di Angelozzi

Guido Angelozzi in conferenza stampa

L’a.d. ha fatto autocritica dimostrando tanta umiltà. Non è da tutti soprattutto da parte un dirigente esperto e vincente. Come è stato scritto da alessioporcu.it, il direttore ha ammesso che la rosa nel finale di stagione non si è rivelata all’altezza e sul mercato di gennaio si poteva fare di più. (leggi qui: Frosinone, radiografia di un finale da incubo).

“Personalmente dico di aver sbagliato qualcosa: a gennaio abbiamo tolto dei giocatori ed immesso dei giovani, con l’intenzione di farli inserire nel giro di sei mesi. Qualcuno si è inserito, altri hanno fatto fatica” ha sottolineato Angelozzi.

Ma non voglio accampare scusanti. Abbiamo patito anche gli infortuni di Charpentier, Zampano e Garritano per cui posso comprendere i problemi del tecnico e il calo fisiologico che c’è stato. Comunque faccio ancora i complimenti a Grosso. In qualche partita siamo riusciti ad ammortizzare il colpo. Tuttavia abbiamo fatto un’annata bellissima ed abbiamo costruito qualcosa di importante. E se ci sono delle responsabilità, me le assumo io. Magari avrei dovuto prendere in prestito 2 giocatori di una certa levatura ma non avevamo la certezza di sapere come sarebbe andata a finire. E poi io nella mia esperienza, ragiono sulla prospettiva che possono dare i giovani”.

Charpentier, Zerbin e i rinnovi

Gabriel Charpentier verrà riscattato

Angelozzi ha svelato che il Frosinone riscatterà il bomber franco-congolese malgrado gli infortuni patiti ed il controriscatto del Genoa titolare del cartellino. Una notizia un po’ a sorpresa considerando che il presidente Stirpe aveva manifestato più di qualche dubbio.

“Charpentier è un giocatore molto forte. Ha avuto qualche problema, abbiamo fatto un’analisi particolareggiata delle sue condizioni fisiche – ha spiegato il direttore – Lui è arrivato al momento dell’avvio della preparazione. Abbiamo creduto nel ragazzo, ci abbiamo lavorato. Ha fatto 20 presenze e 10 gol, una media pazzesca. Da quando è mancato abbiamo fatto fatica. E’ stato il giocatore più bravo che avevamo. Personalmente penso di riscattarlo”.

Dobbiamo curarlo bene, va seguito anche con una adeguata alimentazione perché lui non ha cultura specifica. Cosa farà il Genoa non lo so, se ce lo lascia sarò l’uomo più felice del mondo. A Piero Doronzo qui presente ho chiesto di preparare il riscatto. Nel ragazzo crediamo noi come Grosso”.

Alessio Zerbin (Foto © Ettoregriffoni / Dreamstime.com)

Per quanto riguarda Zerbin, si proverà a trattenerlo. Non sarà facile: dipenderà dal Napoli. Forse rispetto a qualche settimana fa uno spiraglio c’è.

“Farò di tutto – assicura Angelozzi E’ un giocatore cresciuto in modo esponenziale, è atleta nella testa. Quando lo abbiamo preso non aveva fatto la preparazione, aveva dei problemi al pube ma si è messo a lavorare duramente. Lo conoscevo, l’ho voluto a tutti i costi anche se il Napoli lo ha dato solo in prestito secco. C’è stato un momento in cui stavamo facendo uno scambio Gatti e soldi per lui. Poi Zerbin ha fatto 2 gol a Monza e il mio interlocutore del Napoli ha bloccato tutto perché per lui Zerbin valeva come Gatti”.

Angelozzi ha annunciato i rinnovi del difensore Szyminski (3 anni), del portiere Minelli (2) e di Rohden (1). Niente da fare per Zampano: un vero peccato per il valore del giocatore reduce da un torneo da protagonista. Non sarà riscattato Barisic che ha costi elevati (oltre 2 milioni).

Le strategie di mercato

Federico Ravaglia potrebbe restare

Non mancherà il lavoro ad Angelozzi e al suo staff per costruire la rosa del nuovo Frosinone. Si partirà da una buona base ma bisognerà intervenire in tutti i reparti. Tenendo presente le nuove regole sui prestiti e sugli under ed i 15 rientri dai prestiti tra i quali giocatori di peso come Gori, Iemmello e Parzyszek.

E poi non sono escluse cessioni. “Sono arrivate offerte per qualche ragazzo – confida Angelozzi Mi piacerebbe che ogni anno 1 o 2 facciano il salto di qualità. Ma non è facile”.

“Serviranno un portiere, che può essere Ravaglia – ha proseguito l’a.d. Poi 3 o 4 difensori. Un  centrocampista, 1 esterno ed 1 punta. Torneranno dei giocatori che verranno valutati, 2 o 3 in particolare. Ma quelli sono i ruoli che andremo a toccare”. Il portiere Vettorel per esempio ha ben figurato alla Carrarese. “Stiamo valutando se portarlo a casa o prestarlo un altro anno, allungandogli il contratto – ha detto il direttore – Gli altri sono tutti ragazzi che sono in una fase di crescita. Li manderemo di nuovo a giocare”.

Mentre per l’attaccante italo-giapponese Vitalucci l’Imolese ha proposto di prolungare il prestito. “Ha fatto alti e bassi, ci hanno chiesto un altro anno per avere il ragazzo ma stiamo valutando – continua l’uomo-mercato del Frosinone – Vi faccio gli esempi di Boloca, scartato dopo l’esperienza nelle giovanili della Juve, e Zerbin: entrambi hanno compiuto un percorso chiaro, dall’Interregionale alla serie C e poi si sono messi in luce con il Frosinone”.

L’applauso alla Primavera

Giorgio Gorgone e lo staff della Primavera

La formazione di Gorgone è sulla bocca di tutti dopo la qualificazione alla finale-promozione contro il Parma. Angelozzi ha dato vita ad un siparietto con il responsabile Alessandro Frara, presente in sala stampa.

Il direttore ha caricato i baby: “Io voglio vincere domenica sennò non serve, dillo a Giorgio (Gorgone, ndr) ed ai ragazzi… Sennò fate la fine che abbiamo fatto noi…”.

Guido Angelozzi ha elogiato Maestrelli e soci, allargando il campo. “La Primavera sta dimostrando di essere una buona squadra, ben allenata – sostiene – Qui abbiamo Frara che sta facendo benissimo con la Primavera”. Non esclude che qualche elemento possa tornare utile per la formazione di Grosso. “Dobbiamo fare delle valutazioni su qualche ragazzo – puntualizza Angelozzi – Non voglio fare nomi, sono tutti bravi ma hanno anche una finale da giocare. Già la scorsa stagione abbiamo portato in ritiro Jirillo, Cangianiello, Palmisani e Pahic”.

Non devo mettere in difficoltà il mio allenatore inserendo tanti giovani come ho fatto lo scorso anno. Vedremo con calma, ci sono ragazzi che stanno dimostrando che possono crescere. Sarà importante che facciano percorsi giusti”.

Gli obiettivi in un campionato sempre più difficile

Daniel Boloca, giovane in rampa di lancio

La rotta è stata disegnata la scorsa stagione dal presidente Stirpe. Ovviamente non si cambia. Si continuerà con il progetto-giovani ed il risanamento finanziario della società. Valorizzando strutture e brand.

“L’obiettivo è di crescere non dico esclusivamente di classifica, poi abbattere i costi e cercare di migliorare – afferma Angelozzi Sono orgoglioso di come stiamo organizzando il futuro, il Frosinone sta crescendo. Abbiamo parlato di programma triennale, questo appena chiuso è il secondo. Ma io non posso chiedere al mio allenatore o a miei collaboratori chissà cosa in più di quanto non è stato fatto e verrà fatto gradualmente nel futuro. Non posso dire ad esempio: facciamo un mercato roboante. Va fatto un mercato come un anno fa: cercare giocatori che il tecnico dovrà far crescere per patrimonializzare ed abbassare sempre più i costi”.

Il Parma di Gigi Buffon sarà di nuovo una delle avversarie del Frosinone

Non sarà una stagione facile. Anzi il livello si alzerà ed Angelozzi non si nasconde. “Pensiamo alle squadre che ci saranno: mi viene da… piangere – allarga le braccia il direttore – Cagliari e Genoa sono due portaerei, poi Parma, una tra Monza e Pisa, il Brescia. C’è una grande piazza come il Bari, il Benevento che aveva il triplo del nostro monte ingaggi e pure sosteneva ancora 5 giocatori fuori rosa andati tutti in scadenza. Sarà importante la compattezza, anche da parte della stampa che ci è stata molto vicina. Speriamo bene per la prossima stagione, crescendo come strutture e patrimonio”.  

E Angelozzi si augura che più di qualche giocatore possa fare uno step in più. “Mi aspetto che i più esperti diano di più – ammette – Penso che giovani come Oyono, Kalaj e Haoudi potranno fare cose buone in prospettiva. Idem per qualche Primavera. Ma ragazzi come Gatti è difficile trovarli. A tal proposito la sua convocazione in Nazionale è una soddisfazione per tutti. Anche Boloca può fare un percorso importante se continua sulla strada intrapresa”.

Dulcis in fundo i tifosi

La Curva Nord nell’ultima gara col Pisa (Foto © Mario Salati)

Angelozzi ha rivelato un retroscena: dopo la gara col  Pisa qualche giocatore si è meravigliato degli applausi del pubblico malgrado la mancata qualificazione ai playoff.

“I nostri tifosi sono stati splendidi – chiosa l’a.d. – Un po’ li conoscevo i supporters del Frosinone. Quando venni col Sassuolo, all’ultima partita del campionato di Serie A, applaudirono la squadra che quel giorno retrocesse. Loro vogliono vedere il Frosinone che gioca e diverte, lo scorso anno avevano tutto il diritto di criticarci. Soprattutto nel girone di andata abbiamo divertito e poi abbiamo battuto quasi tutte le formazioni arrivate nei primi posti davanti a noi. Abbiamo vinto con Monza, Benevento e Cremonese. Io mi sono divertito, spero anche voi giornalisti. Non dimentico quando esaltavate giocatori e allenatore. Dobbiamo essere contenti, poi è normale essere anche dispiaciuti. Però è stato fatto un grande lavoro, bravi ad allenatore, staff e calciatori”.

Così parlò Guido Angelozzi.