Patriarca da Caligiore con Gizzi: «Priorità alla Cultura»

A Ceccano ex leghisti all'arrembaggio. Il sindaco di Ceccano ha ricevuto la delegazione del nuovo Gruppo Consiliare Indipendente. Con il consigliere Patriarca, tra gli altri, c'era l'ex assessore alla Cultura Stefano Gizzi. Non il suo successore, ma ai Lavori Pubblici, Angelo Macciomei. E fanno le pulci anche all'Ambiente di Riccardo Del Brocco

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Il nuovo Gruppo Consiliare Indipendente è stato convocato ieri mattina dal sindaco di Ceccano nei suoi uffici di Palazzo Antonelli. Roberto Caligiore ha voluto incontrare una delegazione della compagine costituita una settimana fa dal consigliere ex leghista Alessio Patriarca.

È un’operazione che rientra nel più largo riassetto del Consiglio a metà mandato della seconda Amministrazione Caligiore. (Leggi qui Il Caligiore 2 si riassesta: indipendenza dalla Lega e Presidenza a FdI).

Di primo acchito non passano inosservate una presenza e un’assenza. Con il consigliere Patriarca, tra gli altri, c’era l’ex assessore alla Cultura Stefano Gizzi. Non c’era, pur avendo sostenuto di far parte del gruppo, l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Macciomei. Ad oggi non ha più un gruppo consiliare di riferimento. Salvo che, sentite le versioni contrastanti, non fosse assente per gli inflazionati impegni pregressi.

Era di certo presente Gizzi, cacciato un anno fa da Lega e Giunta per filoputinismo; da lui, Patriarca ha ereditato la delega alla Cultura. Non era di certo presente, invece, Macciomei: successore di Gizzi sulla poltrona ma non nell’incarico, sceso ad inizio anno dal Carroccio locale assieme agli altri leghisti della prima ora amministrativa. A provocare quella discesa è stata la scelta di candidare Marco Corsi alle Elezioni regionali 2023: all’epoca era ancora un civico, ora è il commissario della Lega di Ceccano, pronto a lanciare il nuovo direttivo e diventare capogruppo consiliare in opposizione al Centrodestra. (Leggi qui La nuova Lega di Corsi con le due ex Assessore).

Patriarca si presenta con Gizzi

Roberto Caligiore e Stefano Gizzi in piazza 25 luglio

Alessio Patriarca si è presentato dal Sindaco di FdI con i suoi principali sostenitori: Stefano Gizzi, Enrico Martella e Vincenzo Caprara. Hanno contribuito al suo risultato elettorale alle Comunali 2020: quando è stato il terzo più votato nella lista della Lega dopo Macciomei e Pasquale Bronzi, quest’ultimo passato direttamente a Fratelli d’Italia. In quanto primo dei non eletti, quando si sono avvicendati Gizzi e Macciomei, è entrato in Consiglio comunale dieci mesi fa all’età di venticinque anni. Che ne fanno il più giovane consigliere comunale, in precedenza anche coordinatore locale della Lega Giovani. (Leggi qui La Cultura di Ceccano: dal Diavolo all’Acquasanta).

Il capodelegazione Patriarca ha ribadito a Caligiore il contenuto della missiva protocollata nella mattinata di lunedì scorso. Ha confermato «piena fiducia e sostegno al Sindaco Caligiore e alla Amministrazione tutta». Il Gruppo consiliare indipendente (Gci), però, ha rivendicato l’importanza del ruolo della Cultura: declassata da delega assessorile a consiliare, dopo aver rimpiazzato Gizzi con Macciomei.

Del resto non è più di un Assessore, che viene stipendiato per farlo, bensì di un Consigliere, che prende soltanto i gettoni di presenza, neppure la delega alla Pubblica Istruzione. Da quando, ormai cinque mesi fa, si è dimesso Mario Sodani per «ricambio generazionale» nella lista civica Patto Civico. Peccato per lui, però, che le nuove generazioni abbiano poi votato e fatto votare per Fratelli d’Italia alle Elezioni regionali. (Leggi qui Sodani: «Avrei voluto e votato Caligiore sin dalle Politiche»).

«La Cultura torni priorità»

Alessio Patriarca, consigliere del Gruppo Indipendente

«Il dibattito – recita una nota della delegazione – si è concentrato su alcuni temi programmatici che, a giudizio del Gruppo Consiliare Indipendente, sono di particolare rilevanza. Tali temi, ritenuti di primaria rilevanza ed utilità nel dibattito politico amministrativo, vengono offerti alla riflessione dell’intera maggioranza, allo scopo di ottenere risposte efficaci e risolutive».

Vogliono l’attuazione di cinque punti programmatici. Innanzitutto la Cultura: il ripristino della merlatura neogotica sulla torre centrale del Castello dei Conti; la ripresa del progetto per il corso di Food Design nell’ex Mediateca comunale; «una maggiore efficacia nei rapporti e negli esiti delle richieste, in relazione con gli Uffici Comunali – invocano ancora –  al fine di rendere più efficaci e tempestivi gli interventi e le determinazioni della Delega alla Cultura e Beni Culturali».

L’ultima vittima dei ritardi amministrativi, tra le altre, è il restauro del Monumento ai caduti nella centrale Piazza 25 Luglio. Parevano ormai pronti al via dopo tanti anni, invece c’è stata l’ennesima e non meglio precisata battuta d’arresto. C’è pur sempre un deficit di sei milioni di euro da ripianare entro il 2035. Sin dal 2021 il Comune ne sta accantonando mezzo ogni anno per colmare l’eccedenza delle uscite sulle entrate. (Leggi qui Comune in deficit: tutti colpevoli, nessun colpevole).

Non vedono bene l’Ambiente

L’assessore all’Ambiente Riccardo Del Brocco, alle prese anche con il progetto di fitodepurazione

Poi, però, il Gruppo Indipendente fa le pulci principalmente all’assessore all’Ambiente Riccardo Del Brocco: leader della Grande Ceccano, dirigente provinciale di FdI, uno dei papabili candidati a sindaco per il post Caligiore.

Con il terzo punto, infatti, si chiede «una ripresa del progetto – così il Gruppo Indipendente – relativo alla fitodepurazione, elaborato dalla dottoressa Antonella Del Brocco, in collaborazione con l’università di Firenze, che aveva dato esiti positivi di sorprendente attualità ed efficacia». Parlano del progetto della BioSacco Valley: promosso dalla biologa Del Brocco, già consigliera comunale di FdI, nonché dalla tecnologista del Cnr Alessandra Tiberia e dall’imprenditore agricolo Luigi Mosillo.

Il piano, finanziato con fondi comunali ed europei, è stato agganciato nel Caligiore 2 alla Green Valley lanciata da Roccasecca: la piantumazione di canapa industriale per la bonifica dei terreni inquinati e la produzione di polimeri per bioplastiche e altri prodotti green.

Senza parlare del randagismo

Del Brocco con un suo amico a quattro zampe

Come quinto punto, sempre per quanto di competenza dell’assessore Del Brocco, vogliono «un progetto di contenimento del fenomeno del randagismo canino e felino, allo scopo di coinvolgere le associazioni di volontariato e la Asl per una mappatura delle varie colonie presenti e le sterilizzazioni».

Il Comune, del resto, continua a spendere migliaia di euro per il mantenimento in vita di cani randagi nei canili convenzionati: è il Sindaco, per legge, il tutore dei trovatelli. Ma il fenomeno del randagismo, senza un contrasto intensivo alla riproduzione degli animali da strada, continua inarrestabile.

La delegazione ha ringraziato il sindaco Caligiore «per l’attenzione e la disponibilità». Ossia la disponibilità, in primis, al ripristino della Torre del Castello dei Conti così come la volle alla fine dell’Ottocento un figlio illustre di Ceccano: il marchese Filippo Berardi. E come la vorrebbero, invece della capanna di più recente fattura, anche tanti cittadini. Anche perché, semplicisticamente, un Castello senza Torre che Castello è?

Ancora senza Torre e Food Design

Ceccano, dominata da un Castello senza Torre

La delegazione ha fatto pressioni anche sul progetto di Food Design: la creazione di un innovativo corso universitario sulla progettazione del cibo in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e l’Istituto Alberghiero di Ceccano. Il protocollo d’intesa era stato sottoscritto due anni fa, dietro la spinta degli Assessorati che non esistono più: Cultura e Pubblica Istruzione.

«La sede principale del progetto è stata indicata nella Mediateca di Via San Francesco – hanno rammentato al sindaco Patriarca, Gizzi e gli altri delegati -. Anche per questo ambizioso e prestigioso progetto, unico in tutta Italia, sarà indispensabile interessare direttamente il Ministero dell’Università (retto da Anna Maria Bernini, Ndr), tenuto conto anche dello straordinario interesse che questa proposta aveva suscitato nel mondo accademico e scolastico non solo provinciale».

Era stato lanciato nel giugno 2021: quando c’erano ancora gli assessori alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, scalzati dagli altrettanto importanti e connessi universi dei Lavori Pubblici e dell’Edilizia Scolastica. Senza Lavori e Istruttorie, del resto, niente Torre e a letto senza Food Design. (Leggi qui Food Design a Ceccano: piatto ricco mi ci ficco).