Una maggioranza per Zingaretti: Cangemi e Cavallari dicono si a Buschini

Mauro Buschini centra il bersaglio. In due rispondono si alla proposta di Patto d'Aula lanciata ieri pomeriggio. Sono i due voti che da ora in poi consentono a Nicola Zingaretti di ragionare come se avesse una maggioranza.

Missione compiuta. Il capogruppo Dem in Regione Lazio Mauro Buschini è rientrato alla base. Portando con se due voti in più: quelli che servono per dormire tranquilli, superare l’asticella, poter dire che Nicola Zingaretti può finalmente contare su una maggioranza.

 

Il Patto d’Aula

Nel pomeriggio di mercoledì Mauro Buschini era sceso in campo lanciando la proposta di un Patto d’Aula. Rivolgendosi in maniera ecumenica a tutti i Consiglieri regionali di buona volontà.

In pratica, consapevole che le urne hanno dato la vittoria al Governatore ma non gli hanno consegnato una maggiranza, ha sollecitato un accordo tra gentiluomini.

A spingerlo verso quell’apertura erano state le tensioni esplose tra Movimento 5 Stelle e Forza Italia durante l’approvazione del Piano di assetto del Parco dell’Appia Antica.

(leggi qui Il Patto d’Aula per evitare nuovi sgambetti all’anatra zoppa di Zingaretti)

 

In due dicono si

In due hanno detto si. Facendo esclamare a Buschini, convinto di essere solo, «È fatta!» stringendo i pugni.

A dire si a quella proposta sono stati i due consiglieri del Gruppo Misto Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi.

Entrambi hanno votato a favore della legge sul Parco dell’Appia Antica. E subito dopo hanno mandato un segnale dichiarando «ci auguriamo che, quanto prima, si possa procedere alla normalizzazione di altri importanti parchi del Lazio».

Subito dopo sono ancora più chiari. Dettano una nota alle Agenzie di stampa.

«Per quanto riguarda la richiesta di un Patto d’Aula, siamo pronti a votare punti concreti e leggi condivise, come già fatto in precedenza. Siamo convinti che l’interesse dei cittadini del Lazio, soprattutto in un momento di difficoltà in relazione ai temi politici, debba essere al centro di qualsiasi amministrazione».

 

La svolta

È la svolta. da questo momento Nicola Zingaretti può contare su due voti in più. Esattamente quelli che gli mancavano per potersi considerare di fronte ad una Maggioranza politica.

Quei due si sono stati costruiti con pazienza da Mauro Buschini. Un pezzo alla volta, una battuta ogni tanto, un amo lanciato tra i corridoi, un concetto approfondito la volta successiva. Fino a poter dire «È Fatta».

 

I due voti in più

Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi sono stati protagonisti di due clamorose rotture con i rispettivi Partiti nei quali erano stati eletti in Consiglio regionale del Lazio.

Cavallari nei mesi scorsi aveva lasciato la Lega criticando in maniera aperta il coordinatore Regionale Francesco Zicchieri. Disse che «La Lega sta andando a caccia di poltrone» e venne espulso (leggi qui «Lega a caccia di poltrone». Espulso consigliere regionale: «Mente sapendo di mentire»)

Giuseppe Cangemi era arrivato ai ferri corti con Forza Italia al momento di definire la presidenza della Commissione Sanità. A tentare una mediazione era sceso in campo pure il coordinatore regionale Claudio Fazzone. Poi però lo scontro si era fatto frontale con Mario Abbruzzese, schieratosi a difesa di Pasquale Ciacciarelli. Risultato finale: Ciacciarelli presidente di Commissione, Cangemi che prende cappello e va via senza salutare. (leggi qui Commissioni, ecco il quadro delle presidenze. Cangemi non rientra)

 

Adesso, entrambi sono pronti al patto con Zingaretti. «Da parte nostra– commentano – presenteremo proposte su tematiche rilevanti, dalla sanita’ alla sicurezza, per dare il nostro fattivo contributo affinché la comunità possa concretamente beneficiare di ogni provvedimento approvato nell’aula consiliare».

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