PD a conclave on line. Per decidere sul De Donatis bis

Il Pd riunisce il Direttivo. Per valutare se appoggiare un De Donatis bis. Oppure spaccare le destre appoggiando il disegno di Tersigni: che ormai si è affrancato dall'esperienza con NCD. Ma nessuno ha tenuto conto di un elemento: è in arrivo il nuovo Segretario provinciale Fantini e con lui il Partito Nuovo di Zingaretti.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Un messaggio WhatsApp a tutti i dirigenti Democrat di Sora inviato dal Segretario cittadino Enzo Petricca. E poi un Direttivo riunito in conference call, come si conviene ai tempi del Coronavirus.  Quale fosse l’obiettivo si evince chiaramente dal testo del messaggio: Definizione della posizione politica del PD nel quadro politico amministrativo della nostra città. In visione delle prossime elezioni comunali”.

Ossia, comprendere gli equilibri interni al Partito e decidere con chi schierarsi. Se a favore di un De Donatis bis oppure di un altro progetto politico ed amministrativo.

Presenti e assenti

Maria Paola d’Orazio con Antonio Pompeo

La riunione c’è stata giovedì scorso. È iniziata alle 15.30, prima del Consiglio comunale. Ed è durata un paio d’ore, minuto più minuto meno.

Alla chiama del segretario Petricca hanno risposto in gruppo. Maria Paola D’Orazio, capogruppo consiliare del Pd che siede ufficialmente fra i banchi dell’opposizione. Anche se spesso ha fatto da stampella a De Donatis.

On line anche Augusto Vinciguerra, tesserato Pd e consigliere comunale di opposizione. Ma non nel gruppo ufficiale del Partito. Era in maggioranza grazie a un accordo con il sindaco in sede di ballottaggio: lo aveva appoggiato risultando strategico per la vittoria di De Donatis. Il dottor Vinciguerra poi era passato in opposizione dopo le scorse Provinciali: si era candidato per un seggio a Frosinone ma i numeri dissero che il sindaco e l’amministrazione non lo avevano sostenuto. (leggi qui Effetto Provinciali/ Le conseguenze su Sora).

Poi Rosalia Bono, vice segretaria del Partito già difensore civico del Comune e candidata nel 2016 nella stessa lista di Luca Di Stefano, poi passato alla Lega. Stefano Lucarelli già assessore di De Donatis entrato in rotta di collisione dopo le sue dimissioni. Massimiliano Iula responsabile cittadino dei Giovani Democratici e Antonio Lombardi già segretario del Partito al tempo dei Democratici di Sinistra.

Inoltre Antonio Pellegrini, attuale presidente della Pro Loco, Renato Morganti presidente in carica del Pd, Tiberio Mattacchione e Gabriele Reggi. Tutto il direttivo al completo insomma. Con un parterre di tutto rispetto con nomi ben noti alla politica cittadina.

Natalino Coletta, il ‘grande assente’

Grande assente Natalino Coletta. E’ stato invitato a partecipare ma non si è presentato. Qualche ora più tardi avrebbe disertato anche il Consiglio comunale (leggi qui L’assise degli assenti. Che mandano segnali chiari).  

Sondare il terreno senza scoprirsi

Se la riunione on line doveva essere un modo per sondare il terreno l’obiettivo è stato centrato in pieno. Anche se, probabilmente, qualcuno ha preferito non uscire totalmente allo scoperto. Renato Morganti. Non si è espresso. Non ne ha avuto il tempo. Ha dovuto abbandonare il Direttivo per impegni di lavoro.

Maria Paola D’Orazio, così come una buona parte degli astanti ha posto il veto a un eventuale sostegno all’attuale Amministrazione: non la ritiene politicamente efficace. No ad un appoggio per salvare la consiliatura. No ad un’alleanza alle prossime elezioni. Non solo: ha posto il veto assoluto verso i fratelli Tersigni.

E per sgomberare il campo da dubbi, maldicenze, sospetti, ha specificato che al Consiglio dell’8 giugno era assente per motivi di salute e non per abbassare il quorum a favore del sindaco. Già che c’era ha sgomberato il campo anche nell’altra direzione: con Ernesto Tersigni sindaco ha amministrato dal 2011 al 2016, Maria Paola D’Orazio ha messo in chiaro che quell’esperienza è acqua passata. Come dimostrano i recenti scontri anche in Consiglio comunale che sono sotto gli occhi di tutti (leggi qui  E Maria Paola frustò Ernesto: «Maschilista, sessista, di cattivo gusto e…»).

Questioni di quorum e di stimoli

Augusto Vinciguerra

Augusto Vinciguerra. «Se mi chiamano andrò a parlare sia con i Tersigni che con Enzo Di Stefano». E ha aggiunto che molte volte ha provato a “stimolare l’amministrazione in carica” ma non ha “mai ricevuto risposte positive“.

Rosalia Bono. «Questa amministrazione è stata deludente» ha detto, ponendo l’accento sulla promiscuità politica della «piattaforma civica» che ha portato «consiglieri del Partito a sedere a fianco di esponenti delle destre, anche estreme». Ogni riferimento a Bruni (FdI) e Coletta (Pd) che siedono a fianco in Consiglio comunale non è puramente casuale.

Natalino Coletta. E’ stato contattato ma non ha partecipato. Si è sentito con il Segretario politico privatamente. O meglio, secondo quanto sostiene un’altra fonte, avrebbe risposto al messaggio di convocazione con un altro messaggio. Comunque non è dato sapere come si sia espresso ma si immagina che sia a favore dell’Amministrazione in carica. Mancata nomina assessorile permettendo.

Stefano Lucarelli. E’ stato quello più duro e intransigente rispetto a un’apertura verso De Donatis. Per ovvi motivi: «Il mio veto è soltanto verso i consiglieri di maggioranza in carica e il sindaco». Sarebbe invece favorevole a Tersigni e avrebbe addirittura già un paio di liste in lavorazione.

Un Partito inclusivo

Ernesto Tersigni

Massimiliano Iula. Presidente dei Giovani Democratici e figlio d’arte (suo padre Giacomo è stato presidente del Consiglio comunale). Ha detto di essere d’accordo ad includere eventualmente nel Pd Coletta che «pur facendo parte dell’Amministrazione uscente è comunque uomo di centrosinistra e quindi deve avere un ruolo nel PD cittadino». Tra le righe ha lasciato intendere che è favorevole ad una discussione su un possibile De Donatis bis.

Antonio Lombardi. Già segretario del Pd, all’epoca dell’ accordo Tersigni-Enzo Petricca ( 2014) entrò in contrasto. Oggi sostiene di volere un Pd inclusivo che non guardi alla propria destra e che si cerchi un dialogo «con le sinistre più estreme». Sottolineando che ovviamente il Pd deve fare da traino.

Antonio Pellegrini. Contrario all’amministrazione uscente e al sindaco perché «lui – riferendosi a Roberto De Donatis – pur essendo socialista, quindi ancora più a sinistra del PD, si è fatto sostenere dalle destre». Su Tersigni non si è espresso. Ma in tal senso un aiuto può arrivare dalla mozione per dare una sede alla Pro Loco, che lo stesso ex sindaco fece firmare agli altri consiglieri di opposizione e presentò, durante uno dei Consigli in cui si votava per il passaggio alla gestione in house della Farmacia.

Un Partito, tre sensibilità

Francesco Scalia e Francesco De Angelis

La riunione del Direttivo fa parte della sottile strategia del Segretario cittadino Enzo Petricca per tenere unite le tre sensibilità presenti storicamente nel Pd sorano.

Molto proviene già dalla nascita del Pd. A Sora è stata particolarmente difficile la fusione tra l’anima socialista del Partito (rappresentata da Francesco De Angelis che aveva come riferimento sul territorio l’allora assessore provinciale Antonio Lombardi) e l’anima del cattolicesimo democratico (rappresentata a quel tempo da Francesco Scalia e che puntava invece su Roberto De Donatis).

La fusione non sanò le fratture sorte quando il centrosinistra si divise e presentò due candidati a sindaco: Lombardi e De Donatis.

Nuovo sale sulle ferite arrivò nel 2014 quando Enzo Petricca portò quello che venne definito il soccorso rosso all’allora sindaco Ernesto Tersigni. Sindaco che si era dimesso dopo il passaggio di alcuni suoi consiglieri all’opposizione, ma proprio l’appoggio di Petricca gli permise di completare il mandato, grazie a un accordo di fine consiliatura.

Fu sancito nell’auditorium De Sica alla presenza della allora Segretaria cittadina del Partito Tiziana Tucci e di Francesco Scalia. E proprio da quell’episodio del 2014 sarebbero ripresi i contratti per la nascita di una coalizione che potrebbe vede il Pd vicino alle civiche di Ernesto. E la cosa, sin dal suo nascere, era stata segnalata da Alessioporcu.it. (Leggi qui Inciucio Tersigni – Pd per far cadere De Donatis e qui Petricca: “L’inciucio, Tersigni ed il futuro di De Donatis”).

La mappa aggiornata

Il Segretario del Pd di Sora Enzo Petricca

La situazione attuale vede in campo la cosiddetta vecchia guardia:  Renato Morganti, Antonio Lombardi, Gabriele Reggi, Pasqualino Savona.  Fanno riferimento a Francesco De Angelis ed al suo circolo culturale Pensare Democratico.

Un altro gruppo è rappresentato da Maria Paola D’Orazio. È quello numericamente più grande, ha fatto più tessere. Con lei fra gli altri anche Elvio Meglio, già consigliere comunale durante l’Amministrazione Tersigni. Fa riferimento al segretario regionale Pd Bruno Astorre ed al presidente della Provincia Antonio Pompeo.

Non poteva mancare una compagine che fa capo a Stefano Lucarelli, già assessore allo Sport e al Commercio della Giunta De Donatis, primo degli eletti nella lista Sora che verrà, la civica del sindaco che ora ha come rappresentante Floriana De Donatis.

Oltre a Lucarelli sono usciti da Sora che Verrà anche Antonio Farina ed il secondo dei non eletti Francesco Monorchio. La prima dei non eletti era Floriana De Donatis, entrata in assise quando Lucarelli fu nominato assessore. Anche questo gruppo fa riferimento a De Angelis ma vuole tracciare un solco e prendere le distanze dalla vecchia guardia.

Ultimo ma non in ordine di importanza il gruppo che fa riferimento al segretario Enzo Petricca: molto vicino ai fratelli Tersigni i quali avrebbero fatto pure diverse decine di tessere per avere peso nel PD. L’obiettivo sarebbe quello di creare a Sora una corrente vicina al Pd.

Le evidenze

ROBERTO DE DONATIS FOTO © GIORNALISTI INDIPENDENTI

Cosa scaturisce dunque dalla riunione del direttivo Pd? Sicuramente una conferma delle diverse sensibilità interne. La maggioranza dei dirigenti non propende per il sostegno ad un De Donatis bis. Tante invece le posizioni favorevoli all’apertura di un dialogo con le forze civiche. In particolare Ernesto Tersigni che ormai viene considerato affrancato dalla sua espereinza politica nel Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano.

C’è un elemento chiave da tenere in considerazione: quando inizieranno le strategie concrete per le elezioni comunali di Sora il Partito Democratico avrà un nuovo segretario provincale: Luca Fantini. Che gode della stima personale di Nicola Zingaretti. Ed ha già fatto capire che nel Partito Nuovo sul quale il Segretario Nazionale sta lavorando non c’è spazio per giochi di bottega.

In pratica: deciderà il Partito. E se il Partito non avrà una decisione unitaria sia andrà alle Primarie.

Un’altra evidenza che inizia a prendere forma è una candidatura a sindaco di Ernesto Tersigni o di una sua diretta espressione. Altrimenti perché il Pd dovrebbe tenere un Direttivo per capire se ci sono i margini per sostenerlo? Come si incastona in questo quadro la posizione del sindaco uscente De Donatis?  Chi sosterrà la sua ricandidatura? Perché è ovvio che sta lavorando per ricandidarsi. Con lui ci potrebbe essere sicuramente una buona parte del Pd, insieme a gran parte dell’attuale assetto. Con qualche aggiustamento.