Prima le tessere, poi il congresso: per stare sicuri

Confermate le nostre anticipazioni: slitta il Congresso del Pd a Cassino. Il tesseramento può cambiare gli attuali equilibri. Il rischio di fronde interne.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Tutto come previsto. Il congresso del Circolo del Pd di Cassino è ormai destinato a slittare al nuovo anno. Significa cioè che si voterà con il nuovo tesseramento. In pratica: si rimescolano tutte le carte. I nomi circolati finora, a partire da quello di Pierluigi Pontone, potrebbero essere superati. (Leggi qui Pd, il congresso salta: non c’è un nome condiviso)

Potrebbe essere l’occasione, per il sindaco Salera, di portare Luca Fardelli in maggioranza dopo che ha espiato un anno di pena in purgatorio.

Fardelli, purgatorio quasi finito

Stando allo Statuto, Luca Fardelli non può ancora richiedere la tessera del Pd. Essendosi candidato nel 2019 contro la lista ufficiale del Partito Democratico che sosteneva Enzo Salera (lui era con Petrarcone), deve restare fuori dal Pd almeno due anni. L’anno scorso gli è stata infatti negata la tessera.

Danilo Grossi con Luca Fardelli

Deve aspettare il prossimo anno per fare il suo ritorno nel Partito. Stando alle regole. Ma è chiaro che se c’è la volontà politica, tutto può cambiare. «Presto ti porterò nel gruppo del Pd» gli ha sussurrato tra il serio e il faceto il capogruppo Gino Ranaldi nell’ultimo Consiglio comunale.

Ma torniamo, appunto, al tesseramento. La nota diramata ieri dal commissario di circolo Romeo Fionda è esplicita. Parole pesate ma decise, quelle del commissario. Nell’annunciare che il tesseramento è ufficialmente aperto, spiega: «Il tesseramento rappresenta il momento più alto dell’attività politica del Partito. Non solo rivolto ad ampliare la sua base di iscritti, ma necessario ad avviare una nuova politica, più volte richiamata dal Segretario Nicola Zingaretti. Si apre un nuovo capitolo del nostro Circolo che non può essere ridotto a uno spostamento di pedine sulla scacchiera delle convenienze. O alla semplice e vuota elezione degli organismi dirigenti».

Fionda: unire politica e governo

Parole da dirigente cresciuto a pane e Pci, quelle di Romeo Fionda. Al terzo capoverso arriva il passaggio chiave. Quello che sembra indirizzato alle minoranze interne che in 18 mesi hanno fatto la guerra più a Salera, che agli avversari di centrodestra.

Fionda sottolinea: «L’adesione al nostro Partito deve avvenire a sostegno di un progetto di rinascita economica e sociale di questo territorio. Progetto che si incastri con le proposizioni programmatiche del governo regionale e di quello del sindaco Salera».

ENZO SALERA E ROMEO FIONDA

«È il momento giusto per svolgere pienamente il nostro compito politico. Come forza che si è assunta la responsabilità di amministrare la città di Cassino per portarla verso condizioni sempre migliori».

E per rendere ancora più esplicito il concetto, sottolinea: «Dobbiamo dare forza, con i nostri iscritti, all’operato di Salera».

Congresso in primavera

Quindi ammette che l’ipotesi di svolgere il congresso oggi è ormai questione naufragata. E dice: «Un lavoro di grande impegno. Lavoro che potrà trovare una sintesi ed essere ripreso nei tempi e nei momenti più idonei per svolgere in prospettiva il Congresso. Congresso che deve segnare l’inizio di una nuova stagione politica».

«Il Circolo di Cassino ha bisogno di ricostruire una prospettiva e un futuro di partecipazione, proposte e programmi per il nostro territorio. Territorio che porta nella sua tradizione e nella sua storia valori di solidarietà, fratellanza, pace e accoglienza. Il tesseramento è il primo passo».

Significa, appunto, che il Congresso è il secondo. Il congresso di Cassino slitterà dunque in primavera. Questo visto e considerato che la scadenza per il tesseramento è fissata in genere al 31 gennaio. E che quest’anno potrebbe essere prorogata al 28 febbraio, anche per agevolare gli iscritti a recarsi in sede per prendere la tessera in giorni scaglionati, evitando assembramenti. Nel mezzo c’è, appunto, il tesseramento. E avere la maggioranza dei tesserati, che sono poi coloro che avranno diritto di voto al congresso, significa poter decidere il nuovo segretario.

Fantini congresso si, guerre no

Il Pd di Cassino con il Segretario provinciale Luca Fantini

Oggi, 8 dicembre, allo stato dell’arte è il gruppo del sindaco Enzo Salera e del presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo a vantare la maggioranza. Non è detto però che sia ancora così.

Ecco che allora torna in campo Fardelli. Riallacciare i rapporti con lui, significa, per il sindaco, avere un’ampia maggioranza nel Partito e aprire una nuova fase anche in amministrazione. Altrimenti tutte le varie anime di minoranza del Pd potrebbero mettere in seria difficoltà il sindaco. Come?Facendogli perdere il controllo del Partito.

Perché è vero che “il mercato delle tessere” è finito, nel Partito nuovo di Zingaretti è considerato quasi un reato politico. E’ vero che Luca Fantini non permetterà che a Cassino accada che vada in scena una guerra tra bande. Ma è altrettanto vero che questa è una ghiotta occasione per le minoranze per “pesare” di più nel Partito.

Le manovre sono già in atto: a partire dal costante dialogo tra i dissidenti del Pd e coloro che l’anno scorso hanno abbandonato il Pd per abbracciare il progetto renziano. Che però non decolla, a livello nazionale.

A Cassino, poi, è morto soffocato nella culla: niente gruppo consiliare, niente dirigenti, nemmeno una sede dove incontrarsi. Un partito liquido, insomma. Molti iniziano ad avere nostalgia del caro, vecchio Pd. Dove, almeno, c’è l’adrenalina dei congressi, a mantenere vivo il partito.