Pd-Cinque Stelle, perché nel Lazio l’alleanza reggerà

A livello nazionale Conte e Grillo potrebbero decidere di presentarsi da soli alle elezioni, ma in Regione l’asse tra Zingaretti e Lombardi è fortissimo. Come dimostrano le tre ore di ieri tra Buschini e Corrado. A Frosinone i pentastellati staranno con Marzi.

L’alleanza tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle alla Regione Lazio reggerà e alle Comunali di Frosinone i pentastellati saranno dalla parte di Domenico Marzi. Malgrado la questione del termovalorizzatore di Roma, che pure mette in difficoltà il Movimento.

Ma attenzione, perché a contrapporsi al progetto di Roberto Gualtieri è soprattutto l’ex sindaca Virginia Raggi. Gelata però da Roberta Lombardi: “Chi ha amministrato Roma per 5 anni senza risolvere il problema rifiuti ora fa gazzarra populista”.

Il Lazio è diverso

Giuseppe Conte e Beppe Grillo (Foto: Paolo Cerroni / Imagoeconomica)

I problemi tra Dem e Cinque Stelle non mancano, ma sono soprattutto legati alle scelte di Giuseppe Conte e Beppe Grillo sul piano delle alleanze nazionali. Sembra infatti che la risalita nei sondaggi dei pentastellati abbia convinto i vertici a ragionare seriamente sulla possibilità di andare da soli alle politiche.

Nel Lazio però la situazione è molto diversa perché l’intesa tra Nicola Zingaretti e Roberta Lombardi è fortissima non solo sul piano politico ma anche personale. In questo momento Zingaretti non si trova perfettamente allineato sulle posizioni di Roberto Gualtieri: nel piano rifiuti della Regione Lazio il termovalorizzatore non c’è. Inoltre, tra un anno non sarà più presidente e si candiderà alla Camera.

Ma l’alleanza è destinata ad andare avanti: Roberta Lombardi ha già fatto capire che potrebbe sostenere senza problemi la candidatura alla presidenza della Regione di Daniele Leodori, il quale ha iniziato una lunga marcia di avvicinamento. A livello nazionale, per le politiche i Cinque Stelle potrebbero fare come nel 2018 e presentarsi per conto proprio. Il Pd farebbe altrettanto, ma bisognerà sempre vedere la legge elettorale.

Il termovalorizzatore della discordia

Roberto Gualtieri

Nel Lazio invece la posizione di Virginia Raggi e dell’ala dura e pura del Movimento si scontra con la linea di Roberta Lombardi ma anche di Valentina Corrado, che hanno deciso di condividere come assessori in giunta un percorso che non è soltanto amministrativo ma pure politico.

Sul termovalorizzatore la Lombardi non è d’accordo e farà valere le sue ragioni. Ma probabilmente neppure Nicola Zingaretti fa i salti di gioia. Perché quel termovalorizzatore è la negazione di dieci anni d’attività portata avanti dalla Regione; una norma regionale ha posto il veto a tutti i nuovi impianti di quel genere. L’amministrazione comunale di Roma l’altro giorno ha mandato a dire al Governatore del Lazio che s’è fatto prendere per il naso dalla sindaca Virginia Raggi che gli ha rifilato una serie di numeri falsi sulla base dei quali lui ha portato la regione verso scelte ambientali e strategiche sbagliate. (Leggi qui Lo scontro nel Pd dietro al termovalorizzatore).

In questo momento, sul termovalorizzatore, Zingaretti e Lombardi sono più vicini che distanti.

Quelle tre ore di Buschini con Corrado

Valentina Corrado con Mauro Buschini

I diversi livelli (nazionale, regionale, romano) rappresentano una possibilità di differenziare le rispettive posizioni.

Nel Lazio Pd e Cinque Stelle sanno che soltanto insieme possono provare a competere con il centrodestra fra un anno. Ed è per questo che la Lombardi potrebbe chiudere senza problemi su Daniele Leodori. Ne hanno parlato ieri per circa tre ore Mauro Buschini (coordinatore della maggioranza di Nicola Zingaretti) e Valentina Corrado (assessore pentastellato nella Giunta Zingaretti). Si sono visti a Pontecorvo in occasione del Carnevale e della sfilata dei carri allegorici: dalle 18 alle 21 sono stati gomito a gomito ed i toni sono sembrati tutt’altro che di rottura.

Il fattore Raggi: ovunque si collocherà l’ex sindaca di Roma, la Lombardi starà dall’altra parte. Infine, le comunali di Frosinone: l’accordo è vicinissimo. Il Movimento Cinque Stelle farà parte del Campo largo e darà indicazione di votare per Domenico Marzi.