Pd e Cinque Stelle, storia di un’alleanza mai nata

Foto © Imagoeconomica, Benvegnu' Guaitoli

Il progetto è naufragato sul nascere, anche per la presenza di Italia Viva di Matteo Renzi. Ma così la maggioranza di Governo non ha futuro. E se domenica in Umbria vince Salvini potrà succedere di tutto. Eppure Zingaretti ha ragione.

La maggioranza che sostiene il Governo Conte bis non ha alcuna prospettiva sul piano politico. Non esiste un’alleanza vera e neppure in futuro potrà esserci. Chi si illudeva che il premier Giuseppe Conte potesse essere un federatore come Romano Prodi è rimasto deluso. Chi si illudeva che tra Nicola Zingaretti e Matteo Renzi potesse raggiungersi un’intesa non era mai stato nel Pd in questi anni.

Luigi Di Maio e Giuseppe Conte © Imagoeconomica

Infine, il Movimento Cinque Stelle: ha ripreso a cavalcare le sue “battaglie”, Luigi Di Maio resiste come capo politico nonostante le pesanti incursioni di Beppe Grillo. Con Matteo Salvini all’opposizione i pentastellati hanno ripreso spazi notevoli, che sicuramente cercheranno di conservare.

L’alleanza in Umbria verrà “pesata” domenica dagli elettori, che però hanno assistito in queste settimane a scontri, polemiche e assoluta mancanza di fiducia.

L’Umbria non è l’Emilia Romagna, però se il centrodestra guidato da Matteo Salvini dovesse vincere ci sarebbero inevitabili contraccolpi. Per far nascere questo governo il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha dovuto mettere in naftalina il progetto di Piazza Grande e non può permettersi di cedere neppure 3 o 4 punti percentuali a Matteo Renzi.

Era il più scettico sul Conte bis, ora è diventato il capo dei pretoriani. Ma non potrà comunque permettere che il Partito paghi un ulteriore prezzo elettorale e politico. In questa situazione si è raffreddata anche l’ipotesi di un’alleanza con i Cinque Stelle alla Regione Lazio.

Nicola Zingaretti © Imagoeconomica, Livio Anticoli

Quanto a Matteo Renzi, i suoi abbracci mortali sono noti: da Enrico Letta a Paolo Gentiloni. Ora cerca di sfondare al centro, ma il fatto stesso che abbia lanciato un’opa sugli scontenti del Pd e di Forza Italia la dice lunga sulle difficoltà che ci sono sul piano della espansione elettorale.

Eppure Zingaretti ha ragione: c’è un solo modo per provare ad essere davvero alternativi al centrodestra salviniano: fare un’alleanza. Altrimenti, finito il Governo, non resterà nulla dell’esperienza giallorossa.

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