Pd, il congresso può attendere, anche in Ciociaria (di C. Trento)

Pd, il congresso può attendere. Anche in Ciociaria. Pesa come un macigno lo stallo della situazione nazionale Accelerano solo i Giovani Dem: «Ripartiamo da Nicola Zingaretti»

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

La stagione congressuale del Pd può attendere. Anche a livello provinciale. Perché è chiaro che il percorso sarà unico.

In attesa delle decisioni che verranno prese dall’assemblea nazionale del partito, in programma fra un mese, è tutto fermo. Anche perché perfino le dinamiche relative alla formazione del governo nazionale avranno un loro impatto.

Le dimensioni della sconfitta sono state enormi sul piano nazionale. Ma nella direzione del partito sono sempre i renziani ad avere la maggioranza, con il 60%. Così suddivisa: 20% per l’ area di Lotti, 20% per quella Guerini- Delrio, 10% per i millennials, 5% per la componente della Boschi, 5% per quella di Rosato. Per il resto, 5% per Franceschini, 5% per Orfini, 7% per Martina: tutti e tre alle primarie di un anno fa erano schierati con Matteo Renzi. Per il resto c’ è il 16% di Orlando e il 7% di Emiliano.

Sul piano provinciale bisognerà vedere cosa succederà soprattutto nella componente di Francesco Scalia, quella di Lotti. L’ ex senatore ha specificato di voler rimanere come semplice militante nel partito. Di fatto si è aperta la fase della successione politica, anche se non sarà semplice.

È evidente che si guarda soprattutto nella direzione di Antonio Pompeo, il quale però in questa fase è impegnato nella campagna elettorale per le comunali di Ferentino. Quindi, ad ottobre, scadrà il mandato da presidente della Provincia e si tornerà al voto, riservato naturalmente a sindaci e consiglieri dei 91 Comuni, trattandosi di ente di secondo livello.

Un’ analisi politica del voto la  effettuano invece i Giovani Democratici, con un’assemblea pubblica che si terrà domenica alle 18.30 in via Kennedy, nel capoluogo. Il titolo dell’ iniziativa è “ Ripartiamo da qui” .

Intanto però Luca Fantini, segretario regionale dei Giovani Democratici, nota: «Ripartire dai temi, da un’ analisi del percorso fatto finora, dagli errori commessi in questi anni con la seguente pesante sconfitta in ambito nazionale, ma anche dai successi ottenuti,  come l’ importante affermazione di Nicola Zingaretti, confermato presidente della Regione Lazio. Ripartire mettendo al centro del dibattito le battaglie vere che il Partito Democratico ha, in parte, smesso di combattere, ritrovando il senso di appartenenza alla nostra comunità e diventando, di nuovo, i punti di riferimento di chi vive qualsiasi forma di disagio. Torniamo ad elaborare soluzioni concrete ai problemi della gente e facciamolo nei nostri circoli e con i nostri iscritti. È il momento della rigenerazione. A Frosinone, anche e soprattutto in virtù di questo ragionamento, i Giovani Democratici hanno organizzato una analisi del voto aperta a tutti per domenica, alla quale sarò entusiasta di fornire un mio contributo. Ripartiamo da qui».

Poi aggiunge: «Il Lazio, dove la coalizione di centrosinistra ha preso circa 350.000 voti in più rispetto al voto nazionale, ha messo in mostra un modello valido, progressista, unitario e plurale. Il nostro percorso è straordinariamente coerente e lo dimostra il sostegno ad Orlando nella fase congressuale e quello al buon governo Zingaretti nel corso della legislatura appena conclusa. Sappiamo bene, dunque, da quale parte stare perché i problemi oggi da più parte denunciati sono gli stessi che noi mettevamo al centro del dibattito politico un anno fa. Nel contempo, siamo contro la demonizzazione della sconfitta così come non riteniamoqualificante per il nostro partito la ricerca di un unico colpevole, da molti individuato nell’ ex segretario Matteo Renzi. Crediamo, invece, che si debba assolutamente ripartire dall’ ascolto delle istanze della nostra gente, avvicinando i giovani alla politica e ciò è possibile farlo attraverso i circoli, che possono rappresentare il fulcro di questa azione. Per riaprire un confronto nel partito e anche fuori di esso e ripartire da iniziative che coinvolgano gli elettori nei processi decisionali sostenendo una nuova stagione di cambiamento nella nostra Regione al fianco di Nicola Zingaretti e di tanti amministratori locali che, quotidianamente, sono in prima linea a difesa dei diritti dei cittadini e per migliorare la qualità della vita degli stessi».

 

LEGGILO SU

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright