Pd, il vecchio e nuovo equilibrio. Ma c’è chi guarda al dopo congresso

L’attuale segretario potrebbe ancora una volta rappresentare un elemento di bilanciamento. Ma soltanto dopo l’esito delle primarie del 3 marzo si capirà la vera fisionomia del partito. Fino alla prova del nove delle europee

Come presidente provinciale del Partito ha rappresentato un elemento di equilibrio e anche di “contraltare” nei confronti dello strapotere di Francesco De Angelis, che all’epoca (pochi anni fa) aveva contribuito all’elezione di Simone Costanzo come segretario.

In quel momento Domenico Alfieri, peraltro già sindaco di Paliano e consigliere provinciale, faceva parte della componente dell’ex senatore Francesco Scalia e dell’ex deputato Nazzareno Pilozzi. Quindi, la volontà dello stesso Costanzo di concorrere alle regionali, ha fatto sì che ad Alfieri fosse affidata la reggenza del partito in Ciociaria. Ruolo che ha svolto in modo soft ed efficace, al punto da essere poi indicato come segretario a tutti gli effetti.

Adesso Alfieri ha aderito a Pensare Democratico di Francesco De Angelis (leggi qui Alfieri tra le braccia di De Angelis: «Aderisco a Pensare Democratico») e si prepara ad essere eletto dal congresso come responsabilie politico della federazione di Frosinone. Proviene dai Democratici di Sinistra, ha esperienza da vendere ed è un elemento di bilanciamento.

Il Partito però sta cambiando e l’esito delle primarie del 3 marzo sarà decisivo. Perché se vincerà Nicola Zingaretti, allora inizierà una vera e propria rivoluzione. Mentre, nel caso di un successo di Maurizio Martina, bisognerà vedere quale sarà il peso della componente renziana.

In provincia di Frosinone è evidente che l’assetto del Pd è cambiato. Da una parte è rimasta l’area, maggioritaria. È quella di Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti, della quale fanno parte lo stesso Domenico Alfieri e anche Nazzareno Pilozzi. Dall’altra c’è la componente di Antonio Pompeo. Ha costruito un’intesa forte con Simone Costanzo, ma pure con Francesco Scalia, Michele Marini, Fabrizio Cristofari. (leggi qui Pompeo lancia la sfida a De Angelis: nuova componente nel Pd)

E a Pompeo, come ha confermato il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo, guardano anche esponenti del centrodestra. Si tratta di un’area, quella del presidente della Provincia, che va ben oltre il Partito.

In previsione delle europee i temi sono tre: l’ambizione della Lega di Matteo Salvini di diventare di gran lunga il primo Partito, la necessità dei Cinque Stelle di “tenere” e la voglia del Pd di scuotersi sul serio.

Soltanto dopo sapremo anche quello che succederà in provincia di Frosinone. Se il segretario sarà ancora Domenico Alfieri, quale sarà il futuro di Francesco De Angelis, quale progetto metterà in campo Antonio Pompeo.

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