Nicola Zingaretti è furibondo per lo strappo di Matteo Renzi. La rottura potrebbe propagarsi rapidamente anche nei territori, dove invece l’alleanza è fondamentale in vista delle amministrative. Il difficile lavoro di ricucitura di Luca Fantini e Valentina Calcagni. Ma si può fare.
Sarà mai davvero possibile nel prossimo futuro un accordo politico tra Partito Democratico e Italia Viva anche a livello locale? In teoria sì. Alla Provincia di Frosinone il consigliere Germano Caperna, peraltro eletto nella lista dei Democrat, appoggia con convinzione il presidente Antonio Pompeo e fa parte in modo autorevole della maggioranza di centrosinistra. E’ anche uno dei due responsabili politici provinciali del Partito di Matteo Renzi. L’altro è Valentina Calcagni, che si muove con coerenza nell’ambito del centrosinistra. Mantenendo la posizione di Italia Viva e trovando sempre mediazioni e soluzioni con gli alleati.
Ora tra Pd e Iv la cosa è diversa
Adesso però è successo qualcosa di profondamente diverso. Lo si è capito dal tono delle parole di Nicola Zingaretti, ma anche dalla prima presa di posizione dei Democrat, quella di Andrea Orlando.
Zingaretti e Renzi non si sono mai sopportati e questo lo sanno tutti. La scissione del 2019, dopo l’operazione che aveva portato alla caduta del Governo gialloverde Di Maio-Salvini, era stata già la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Ma ieri Zingaretti è andato oltre, facendo passare il messaggio che di Matteo Renzi non ci si può fidare sul piano politico.
Vedremo quello che succederà a livello nazionale, dove la politica ci ha abituato a colpi di scena incredibili.
Conseguenze locali
Sul piano locale, però, dovranno tutti impegnarsi moltissimo per cercare di non rompere il filo del dialogo. A cominciare dal segretario Luca Fantini, che ha come obiettivo la vittoria delle comunali della primavera prossima. Lui è un fedelissimo di Zingaretti, ma sul territorio è complicato pensare di vincere senza un centrosinistra unito.
Negli ultimi giorni tutti i big Democrat hanno espresso questo convincimento: Francesco De Angelis, Mauro Buschini, Sara Battisti, Antonio Pompeo. E la coalizione va considerata nel suo insieme: il Partito Socialista Italiano, Italia Viva, Azione, Demos, Leu e tutte le altre forze politiche. Soltanto partendo da un’unità sostanziale si potrà poi provare ad aprire alle liste civiche. E infine proporre un’intesa anche al Movimento Cinque Stelle.
Lo strappo di Renzi a livello nazionale rende tutto tremendamente complicato. Nicola Zingarettti è furibondo. Ora toccherà agli esponenti locali.