Pd, la prova del fuoco… sull’acqua

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L’assemblea dei sindaci verrà riconvocata per fine agosto, con all’ordine del giorno il voto sul Piano proposto dalla Sto. A distanza di un mese cosa potrebbe cambiare?

I partiti torneranno ad incontrare i sindaci, a elaborare una strategia, a raccomandarsi di seguirla. Ma chi può assicurare che il risultato sarà diverso?

Il Partito Democratico non riesce a mettersi d’accordo nemmeno per organizzare una partita di beach volley, in Forza Italia la rivalità politica tra il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e quello di Cassino Carlo Maria D’Alessandro già si scorge bene.


Ottaviani non tornerà indietro dalla sua proposta: tariffe ferme al 2015, piano degli investimenti immutato, conguaglio da discutere dopo che si sarà capito se l’assemblea dell’Ato proseguirà o meno nell’intenzione di avviare la procedura di risoluzione della convenzione con il gestore.

Si torna al punto di partenza: sarà soprattutto il Pd a dover votare il piano tariffario della Sto, un punto fondamentale anche per mostrare sostegno al presidente della Provincia Antonio Pompeo.


Per fare questo però la compattezza dovrà essere granitica, anche perché i Comuni più grandi (Frosinone, Cassino e Sora) non sono guidati da sindaci Democrat.


Perciò il voto di fine agosto sarà una specie di prova del fuoco. Sull’acqua. Un paradosso solo apparente.