Pd, la regola di Alfieri e le spaccature del passato

L’ultima volta a Cassino erano impossibili le manifestazioni unitarie, a Frosinone la divisione tra Marzi e Marini fu durissima, perfino alla Provincia nel 2014 ci fu spaccatura. Ora però serve anche una vera mediazione. Altrimenti l’unico risultato sarà quello di trasformare i dissidenti in franchi tiratori.

Chi spacca il Pd è fuori dal Partito. La decisione del segretario provinciale Domenico Alfieri (leggi qui Chi spacca il Pd è fuori dal Partito: Alfieri invia l’ultimatum) ripristina una regola interna perfino banale. In vista di una stagione di elezioni comunali dove le tentazioni di andare per conto proprio sono enormi, soprattutto per chi non dovesse avere la candidatura che chiede o che ritiene di poter avere.

Non che in passato non sia successo. Al Comune di Cassino l’ultima volta il Pd era spaccato a metà tra Francesco De Angelis e Francesco Scalia. Addirittura le manifestazioni unitarie non si riuscirono a fare.

Per non parlare di Frosinone, dove nel 2012 i Democrat si lacerarono in modo enorme per dividersi nel sostegno a Michele Marini e a Domenico Marzi.

Poi quattro anni dopo, nel 2017, i “rancori” di quella campagna elettorale determinarono la sconfitta al primo turno di Fabrizio Cristofari, nata da un disimpegno diffuso. Anche altrove il Pd si è spaccato spesso e volentieri in questi anni: Anagni, Sora, Ceccano, Veroli.

Tranne Veroli, dove Simone Cretaro non ha avuto e non ha problemi, altrove invece le spaccature hanno condizionato il risultato. Si potrebbe risalire anche alle provinciali del 2014, con la storica frattura tra De Angelis e Scalia, che però non impedì la vittoria di Antonio Pompeo, poi abilissimo nel ricucire.

Se la regola ripristinata adesso da Alfieri fosse stata applicata in passato le spaccature sarebbero state evitate? Difficile dirlo, ma adesso è fondamentale anche un’attività di mediazione all’interno del Partito per arrivare a soluzioni condivise. Perfino nelle candidature alle provinciali.

Altrimenti l’unico effetto che si avrà è quello di trasformare i dissidenti in franchi tiratori.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright