Il Pd e la teoria del complotto

Fabrizio Cristofari è o no il candidato sindaco del Partito Democratico? “Non ci sono dubbi” sostengono il presidente del circolo di Frosinone Francesco Brighindi e il custode dell’ortodossia burocratico-politica del Pcus (pardon, del Pd) Ermisio Mazzocchi.

Lo è politicamente e a norma di statuto. Sostengono convintamente la candidatura del presidente dell’ordine dei medici Francesco Scalia, Maria Spilabotte, Nazzareno Pilozzi, Domenico Alfieri.

Il dubbio riguarda il segretario provinciale Simone Costanzo, non soltanto per il “caso Melilli” (comunque gravissimo sul piano politico e dei rapporti istituzionali). Leggi qui il precedente. Costanzo è il leader provinciale dell’area del partito alla quale appartiene pure l’ex sindaco Michele Marini. Il consigliere comunale Antonello Galassi (che fa parte dell’area di Francesco De Angelis ed è legatissimo a Michele Marini) ha messo in discussione la candidatura di Cristofari, parlando di una generica “terza via”.

Su questa proposta si è consultato, oltre che con Michele Marini, con il segretario cittadino Norberto Venturi e con Luigi Arduini, pure lui consigliere comunale. Con il segretario regionale Fabio Melilli c’erano Simone Costanzo, Antonella Di Pucchio, Francesco De Angelis e Michele Marini.

Le teoria del complotto da Napalm 51 di Maurizio Crozza ha preso subito quota. Prima ipotesi: Michele Marini sta aspettando l’esito del referendum per poi porre ufficialmente la sua candidatura a sindaco, costringendo il Pd a spaccarsi e a scegliere con chi stare. Se quattro anni fa Cristofari non è stato espulso per aver sostenuto Domenico Marzi e non il Pd, quando era segretario cittadino del Pd, perché Marini dovrebbe essere buttato fuori?

Seconda ipotesi: si crea una tale situazione di caos che alla fine viene fatto il nome di Francesco De Angelis come salvatore della Patria. Ma sicuro che Scalia, Pompeo, Pilozzi e Alfieri mollerebbero Cristofari? La risposta è no.

Terza ipotesi: sia Fabrizio Cristofari (che non intende ritirarsi) che Michele Marini si candidano, il Pd si spacca (sai la novità) e poi al ballottaggio (ammesso che ci si arrivi) si uniscono le forze. Nessuno ci crede però.

In realtà Fabrizio Cristofari sa dall’inizio che Michele Marini e Norberto Venturi non lo sosterranno. Vuole capire quanti altri sceglieranno altre strade. Lui a questo punto potrebbe, con il sostegno di una parte del Pd, cercare di mettere insieme una coalizione di centrosinistra. Alle elezioni mancano ancora sette mesi.

Il Pd ha tempo per continuare a farsi del male.

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