Pd, l’attacco di Salera e Di Rollo al “rito ortodosso francescano”

Foto: © Giacomo Cestra

Il neo sindaco di Cassino non si aspetta scomuniche ma vuole dire la sua. Mentre Barbara Di Rollo ha voluto prendere le distanze dall’area di De Angelis. Nicola Zingaretti riuscirà a mediare, ma in ogni caso la trattativa avverrà con la pistola sul tavolo

È un attacco al cuore del sistema del Pd in provincia di Frosinone. La lettera di Barbara Di Rollo al segretario nazionale Nicola Zingaretti non è una vendetta ma una presa di distanza. Barbara Di Rollo conosce perfettamente i meccanismi e le ipocrisie della politica. Era stata indicata lei come presidente della Saf per il dopo Mauro Vicano. Poi la “ragion di Stato” impose il rito ortodosso “francescano” (nel senso di Francesco De Angelis) e passò Lucio Migliorelli.

Stavolta è diverso. Enzo Salera ha stravinto con una coalizione nella quale c’erano esponenti del Pd, ma non i vertici, i dirigenti, i leader. Perlomeno non tutti. Lo scontro tra il segretario provinciale Domenico Alfieri e Danilo Grossi (coordinatore della campagna elettorale di Enzo Salera), andato in onda dal salotto di Teleuniverso, ha rappresentato benissimo la tensione che si respirava perfino nel momento del trionfo. (leggi qui La scomoda vittoria di Enzo Salera, sindaco di Cassino malgrado tutti)

E siccome le cose vanno chiamate con il loro nome, è evidente che nel quartier generale di Salera, l’insofferenza era nei confronti di Pensare Democratico, dell’area di Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti. Infatti, al contrario, baci e abbracci per il presidente della Provincia Antonio Pompeo, per il consigliere regionale Alessandra Sardellitti, lodi al consigliere comunale di Frosinone Norberto Venturi.

Nicola Zingaretti ha letto già ieri sera con attenzione la lettera, ora cercherà di fare quello che gli riesce meglio: mediare, ricucire, rilanciare. Non sarà semplice però. In ogni caso è già evidente che Enzo Salera intende guidare il gruppo di Cassino con determinazione e strategia. Lo ha detto ieri sera nel corso della puntata di A Porte Aperte su Teleuniverso: “Cassino vuole far sentire tutto il suo peso nel dibattito politico provinciale“. Ha lasciato il compito di ricucire direttamente al Segretario nazionale “Lo abbiamo invitato a Cassino e se vorrà intavolare un dibattito è lui la persona più adatta“. Non si aspetta e non chiede scomuniche (impossibili peraltro visti i ruoli e il peso di big di Pensare Democratico), ma vuole sedersi al tavolo, partecipare. Insomma, iniziare una trattativa interna.

Magari con la pistola sul tavolo.

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