Pd, l’ora del coraggio. Tocca a Luca Fantini

Il Partito non può continuare ad accumulare sconfitte facendo finta di nulla. E’ venuta l’ora di un redde rationem all’insegna della chiarezza. E perfino i big non possono più essere intoccabili. Il bivio del Comune di Frosinone sarà decisivo per tutti.

Il Partito Democratico può andare avanti come ha fatto negli ultimi cinque anni, accumulando sconfitte pesanti nei Comuni, oppure cercare una buona volta di arrivare ad un chiarimento vero. E il segretario Luca Fantini ha la forza per poter indicare una strada di chiarezza al partito.

A poco più di un anno dalla sua elezione alla Segreteria, il Pd provinciale procede in ordine sparso. Francesco De Angelis, neo presidente del Consorzio industriale regionale unico, ha tolto il piede dall’acceleratore. Lo ha fatto dopo aver dato carta bianca ad un gruppo dirigente giovane che però deve assumersi le sue responsabilità.

Dal Vietnam alle Provinciali

Le comunali del 3 e 4 ottobre, oltre alla Caporetto nella roccaforte storica di Alatri, hanno fatto emergere il solito quadro: Mauro Buschini da una parte, Antonio Pompeo dall’altra. Con Sara Battisti che è l’unica ad aver ringraziato la segreteria provinciale, costretta ad operare in un clima da Vietnam. Ma a questo punto è proprio la Segreteria provinciale a dover prendere in mano una situazione che altrimenti rischia di sfuggire di mano. (Leggi qui Pompeo prende di petto il Pd: «Abbiamo perso tutti»).

Il test che il Pd non può perdere è quello delle Provinciali. E’ assolutamente necessario puntare su una lista unica, con dentro i più forte. Nell’ambito di un equilibrio tra le diverse correnti. Se così non sarà, allora si aprirebbero scenari imprevedibili.

Poi c’è la questione aperta di Frosinone, il Comune capoluogo. Si vota tra pochi mesi. Possibile che in dieci anni un Partito del genere non riesce a risolvere la questione legata all’ex sindaco Michele Marini? Nel 2012 si consumò uno strappo terribile, che travolse tutto il centrosinistra provinciale. Mai è stata fatta chiarezza, con la conseguenza che anche nel 2017 si è registrata una disfatta elettorale e politica.

Tocca a Fantini

Mauro Vicano e Michele Marini

Se a Frosinone davvero il Pd vuole celebrare le primarie per la scelta del candidato sindaco, allora è venuto il momento di farlo davvero. Includendo tutti. Ma due in particolare modo: Michele Marini e Mauro Vicano. Se non si farà questo, allora sarà complicato pensare di essere davvero competitivi per vincere.

E’ l’ora di Luca Fantini. Soltanto il segretario può prendere in mano la situazione. Ad una condizione: nemmeno i big sono intoccabili.