Il Pd a Lorenzin: non presentare il candidato alle Regionali

Il segretario regionale del Partito Democratico Fabio Melilli lancia un appello al ministro della Salute. La invita a non schierare il suo candidato nel Lazio. E ribadisce che il veto è scattato solo per fattori locali. Ma i rapporti con il Pd ci sono tutti.

Il Partito Democratico si ricorda di Beatrice Lorenzin e della sua lista: quella che non è stata voluta nella coalizione di Nicola Zingaretti per via della pregiudiziale posta da Liberi & Uguali per stringere nel Lazio l’unico accordo in Italia con un candidato Dem.

Ora il Pd lancia un appello al ministro della Salute. Lo fa a ridosso della scadenza per la presentazione delle liste con i candidati alle Regionali, «affinché eviti la presentazione di un candidato  alternativo a Zingaretti e condivida con noi la necessità di  continuare una esperienza di governo che ha restituito dignità alla  nostra Regione e, grazie anche al suo impegno, ha permesso la  costruzione di una nuova e positiva stagione nella sanità del Lazio».

L’invito parte dal massimo livello regionale: lo firma il segretario Pd Lazio Fabio Melilli.

«L’inizio della campagna elettorale mostra una forte capacità di  ripresa della coalizione di centro sinistra – osserva Melilli – Nicola  Zingaretti è largamente in testa in tutti i sondaggi, grazie alla sua  credibilità e al buon governo della regione di questi anni. Ma nessuno può distrarsi o commettere errori».

E con l’esclusione scattata nel Lazio per la lista Lorenzin? Fabio Melilli spiega che si è trattato di una condizione eccezionale, tutta locale e limitata al Lazio. Ma che la sintonia tra il Pd e la nuova formazione politica del ministro c’è tutta. «Nel Lazio alcune condizioni eccezionali hanno  ostacolato la piena adesione di tutte le forze in campo, ma questo  richiede da parte di tutti l’assunzione di un di più di  responsabilità».

Beatrice Lorenzin nei giorni scorsi aveva annunciato la candidatura a governatore di Jean-Léonard Touadi: ex assessore con Walter Veltroni, uno dei pochi parlamentari italiani di origine africana. (leggi qui Il dispetto di Beatrice: l’ex assessore Touadì candidato contro Zingaretti)