Pd e M5S, prove di dialogo Pop in vista delle Comunali

Foto: Alessia Mastropietro / Imagoeconomica

Prove di dialogo tra Pd e dissidenti del Movimento 5 Stelle. Pop li riunisce on line venerdì. Ma c'è il rischio di far saltare il dialogo con Azione e Italia Viva. Che non vogliono avere contatti con chiunque abbia governato insieme a Virginia Raggi

Prove tecniche di coalizione. Centrosinistra e grillini dissidenti iniziano a parlarsi in vista delle prossime elezioni comunali di Roma. A gettare un ponte tra i due gruppi è Pop il movimento di sinistra creato dal consigliere regionale Marta Bonafoni.

L’incontro avverrà on line venerdì pomeriggio. Pop è riuscito a mettere seduti attorno a un tavolo il capogruppo capitolino Dem Giulio Pelonzi, il segretario romano dei Radicali Leone Barilli, la presidente del Municipio II Francesca Del Bello, il consigliere di Pop del V Municipio Stefano Veglianti e soprattutto Angelo Sturni consigliere comunale 5S tra i fondatori (insieme ad altri 4 consiglieri capitolini pentastellati) dell’iniziativa politica Il piano di Roma, che per le prossime elezioni a Roma ha lanciato un appello per un’alleanza allargata al centrosinistra.

Un passo verso il dialogo

Marta Bonafoni (Foto: Imagoeconomica, Stefano Carofei)

La tavola rotonda dal titolo Roma 2021, una nuova governance della (per la) città sarà coordinata da Marta Bonafoni. La capogruppo in Consiglio regionale della Lista Civica Zingaretti non ha dubbi sul fatto che quello del 26 febbraio “è un passo verso un dialogo che va tentato in ogni modo, a partire dai contenuti, da una possibile visione comune della città”.

Il dialogo impossibile ora diventa probabile. Da quando cinque anni fa è stato eletto il Consiglio comunale sono trascorse almeno tre ere geologiche: le ultime due sono quelle del Governo Conte2 con la maggioranza Giallorossa e poi quella del Governo Draghi con tutti dentro. Per i Cinque Stelle il Pd non è più quello di Bibbiano. “In questi mesi così complessi per la politica nazionale e romana le dinamiche interne ai Partiti sono parse prevalere sull’obiettivo più alto”. Per Marta Bonafoni “Se i cosiddetti dissidenti dei Cinque Stelle possono essere un pezzo di questo percorso, credo che il loro appello al dialogo con le forze del centrosinistra debba essere raccolto come un segnale positivo“.

In questo contesto, Pop intende svolgere il ruolo di cerniera tra mondi che finora hanno avuto difficolta a parlarsi: “Pop si e data questo obiettivo fin dalla sua nascita, poco più di un anno fa”. (Leggi qui M5S-Zingaretti, prove di dialogo: firmano insieme).

Rischio spaccatura

Carlo Calenda

Nonostante il rischio reale però è quello di una spaccatura nel fronte del Centrosinistra. Sia Azione (il movimento di Carlo Calenda) e sia Italia Viva (Matteo Renzi) non vogliono sentire parlare di allargamenti a chi, secondo loro, ha malgovernato la città negli ultimi 5 anni. E poco conta il fatto che si tratta di dissidenti, Consiglieri che non sosterrebbero la rielezione di Virginia Raggi.

La situazione a Roma e talmente compromessa che nessuna delle forze in campo dovrebbe sentire di anteporre al dialogo chiusure dettate da pregiudizi ideologici”. Per Marta Bonafoni “si tratta di accompagnare anche in città lo schema nazionale, con una premessa chiara e incontrovertibile: il giudizio negativo e inappellabile sui cinque anni dell’amministrazione di Virginia Raggi“.  

Pop verso Gualtieri

Roberto Gualtieri

Il centrosinistra è ancora in cerca del candidato forte che sappia tenere insieme tutto il campo largo e riconquistare Palazzo Senatorio dopo l’esperienza Marino terminata nel 2016.

Si fa strada sempre di più il nome dell’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Per Marta Bonafoni “saprebbe incarnare almeno tre cose di cui Roma ha bisogno. È una figura dall’indubbia competenza e preparazione, in grado di spendere le risorse, con una lunga esperienza in Europa. Per questo potrebbe accompagnarci fuori da quel provincialismo in cui Roma è rinchiusa“.

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