Pd, l’unità per sferrare l’attacco a un centrodestra diviso

Luca Fantini punta ad un patto d’acciaio tra De Angelis, Buschini, Battisti e Pompeo in vista delle comunali di primavera. Il centrodestra è forte ma spaccato. Nella Lega Gerardi e Ciacciarelli non sopportano la leadership di Ottaviani, in Forza Italia c’è la “guerra santa” di Chiusaroli-Piacentini-Natalia contro Quadrini. E in Fratelli d’Italia Iannarilli potrebbe non allinearsi a Ruspandini.

Unire davvero il Partito e poi cercare di “infilarsi” nelle contraddizioni di un centrodestra che in provincia di Frosinone è meno compatto e organizzato di quello che sembra. Anche se parte da un bacino elettorale consolidato.

Il Segretario del Partito Democratico Luca Fantini sa bene che le elezioni amministrative di primavera rappresenteranno un test formidabile. Intanto ad Alatri e Sora, ma pure in centri come Castrocielo e Castro dei Volsci per esempio.

Il centrosinistra non c’è più

I DUE FRANCESCO: DE ANGELIS E SCALIA

I Democrat devono fare i conti con diverse situazioni. La prima è che non esiste più una coalizione di centrosinistra forte come negli anni ruggenti, quando Ds, Margherita e Psi la facevano da padroni. Oggi c’è soltanto la possibilità di un’alleanza con i Socialisti. Per il resto, da Articolo 1 alla Sinistra, è tutto da costruire.

Neppure in Ciociaria c’è un dialogo con  i Cinque Stelle. L’unica strada, alle comunali, sarà quella di alleanze con liste civiche radicate sul territorio e autorevoli.

Ma occorre soprattutto l’unità del Pd. Non scontata. Fantini punta ad un patto d’acciaio tra Pensare Democratico e Base Riformista. Un patto vero, non sulla carta, un patto che coinvolga il presidente del consiglio regionale Mauro Buschini, il consigliere regionale Sara Battisti e il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Con Francesco De Angelis nel ruolo di padre nobile. Il Pd non può permettersi situazioni come quelle che hanno determinato le sconfitte pesantissime di Ceccano e Pontecorvo. Non può farlo.

Il centrodestra è diviso

Luca Di Stefano, Nicola Ottaviani

Il secondo punto è quello delle debolezze del centrodestra. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non si parlano. Francesco Zicchieri, Massimo Ruspandini e Claudio Fazzone proseguono ognuno per conto proprio. Ad Alatri e Sora l’unità è un miraggio. E ogni Partito ha i suoi problemi interni. Nella Lega Francesca Gerardi e Pasquale Ciacciarelli mal sopportano la nomina a segretario provinciale del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Alcuni messaggi sono già arrivati, a Sora per esempio. (Leggi qui Ad un passo dalla rottura: il tavolo del centrodestra trema).

In Fratelli d’Italia non è affatto detto che Antonello Iannarilli, Alessia Savo e Alessandro Foglietta accettino tutte le decisioni di Ruspandini. In Forza Italia non si ferma la “guerra santa” che Rossella Chiusaroli, Adriano Piacentini e Daniele Natalia hanno scatenato nei confronti di Gianluca Quadrini, intenzionato a rispondere colpo su colpo. (Leggi qui La scomunica per Gianluca sulla via politica di Sora).

Luca Fantini sta prendendo molti appunti. Ma prima deve avere la certezza che il Pd sarà unito.