Pd, verso l’Assemblea senza una soluzione definita

Nuovo tentativo di convincere Zingaretti a tornare sui suoi passi. Ma senza affrontare i nodi politici non torna indietro. Rinvia invece la sua riunione Base Riformista. La posizione netta dei sindaci

Se voleva spiazzare tutti, c’è riuscito. Il Partito Democratico non sa che strada prendere per sostituire Nicola Zingaretti al timone. Il rischio è quello di arrivare all’Assemblea nazionale di sabato e domenica prossimi completamente al buio. Il fine settimana non ha portato ad una una soluzione per uscire dal caos provocato dalle dimissioni del Segretario. Che domenica sera se n’è andato da Barbara D’Urso mandando ancora di più in tilt sia alleati che avversari. (Leggi qui Zingaretti spiazza tutti e va dalla D’Urso. Ma il Pd ribolle).

Tentativo di composizione

Nicola Zingaretti (Foto: Leonardo Puccini)

Secondo le indiscrezioni, in giornata c’è stato un ulteriore tentativo di convincere Nicola Zingaretti a ritirare le dimissioni. A portarlo avanti sono state le componenti della maggioranza, Areadem di Dario Franceschini e area Orlando del vice segretario Andrea Orlando.

Non sembra che l’assedio stia portando a grossi risultati. «La verità è che non sanno che pesci prendere. Nicola è fermo nella sua decisione -assicurano i suoi – . E comunque lui si è dimesso ponendo una questione politica e quella questione politica va affrontata». Traduzione: non si è dimesso per farsi pregare, lo ha fatto sollevando una questione seria e mai la si affronta mai prende in considerazione l’eventualità di tornare sui suoi passi.

L’unica certezza al momento è che non c’è una soluzione definita. Domani si riunisce l’organismo che deve gestire l’Assemblea Nazionale di sabato e domenica. Ne fanno parte la presidente Valentina Cuppi insieme a Chiara Braga, Marco Furfaro, Nicola Oddati, Luigi Telesca, Stefano Vaccari, le vicepresidenti Anna Ascani e Debora Serracchiani, il tesoriere Walter Verini e la coordinatrice delle donne democratiche Cecilia D’Elia.

Non sono previsti slittamenti della riunione.

Base Riformista: fate voi

Lorenzo Guerini. (Foto: Imagoeconomica, Benvegnu’ Guaitoli)

Slitta invece la riunione di Base Riformista, il correntone dei renziani rimasti nel Partito. Al momento non è stata confermata: «Ci vedremo quando ci sarà un quadro un po’ più chiaro» spiegano.

Il punto, per l’area guidata da Lorenzo Guerini e Luca Lotti resta la convocazione del Congresso. E c’è anche chi non esclude la possibilità di una consultazione on line al posto dei classici gazebo.

I prossimi giorni saranno decisivi. Nel caso di ulteriore conferma di indisponibilità da parte di Zingaretti, la maggioranza dovrà individuare una figura per la guida del Pd. Da Areadem si fa sapere che al momento “non ci sono indicazioni“. La convinzione è che occorra “eleggere un Segretario perché i tempi per il congresso non saranno brevi“.

I nomi che circolano sono quelli di Roberta Pinotti ad Anna Finocchiaro nel caso che la scelta ricada su una donna; a Piero Fassino se invece si punterà su un uomo. Cancellato dall’elenco il nome di Enrico Letta che ieri ha dichiarato la sua non disponibilità, invitando invece Zingaretti a tornare al suo posto.

Nessun dubbio sul fatto che debba essetre la maggioranza (composta da Zingarettiani, Areadem e area Orlando) ad indicare il nome. «Noi abbiamo il 20% in assemblea, è chiaro che la proposta deve venire dalla maggioranza. Sta a loro individuare una figura di garanzia. Quello che a noi preme è che venga fissato il Congresso, al più tardi in autunno. Noi ci attestiamo su questa linea. Siamo in attesa».

Sindaci responsabilità in Assemblea

Foto: Imagoeconomica, Paolo Lo Debole

Il coordinamento dei sindaci del Pd, all’unanimità ha espresso oggi «grande preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare con le dimissioni di Zingaretti. Chiediamo ora responsabilità e unità a tutto il gruppo dirigente, come la nostra gente ci chiede ovunque».

I sindaci hanno evidenziato come troppo spesso le divisioni interne hanno portato portato alle dimissioni del Segretario del Partito, bruciando 7 segretari in 14 anni. Per questo «nei giorni scorsi più volte abbiamo chiesto a Zingaretti di ripensarci

Il coordinatore dei sindaci Pd Matteo Ricci ha sollecitato a fare presto «e ripartire subito confermando lo svolgimento dell’assemblea di domenica. I sindaci sono un’energia straordinaria per il Pd e spesso hanno retto il Partito, e l’intero Centrosinistra».

Evidenziano che al Pd serve una guida autorevole che consenta di preparare con forza le prossime elezioni amministrative. E che rimetta subito al centro l’Italia, «affrontando immediatamente i temi centrali e imprescindibili: la campagna di vaccinazione e la lotta al Covid, la crisi economica e sociale, il piano nazionale di ripresa e resilienza con il Recovery Plan».

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