Pd, via libera al congresso unitario

Ieri sera incontro tra Francesco De Angelis, Luca Fantini, Antonio Pompeo, Simone Costanzo e Alessio Gentile. Adesso nel Pd scoppia la pace. In attesa della resa dei cont

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Il congresso si farà. Anche se ha le spalle strette (parafrasando la celebre frase di Francesco De Gregori). La fumata bianca c’è stata ieri pomeriggio al termine di un incontro tra Francesco De Angelis, Luca Fantini, Antonio Pompeo, Simone Costanzo e Alessio Gentile.

Sul piano formale è tutto rientrato. E ieri la stagione congressuale è iniziata, con il primo appuntamento, quello dell’assemblea del circolo di Sant’Andrea del Garigliano. Alla presenza di Luca Fantini.

Fino al 26 luglio ci saranno gli appuntamenti nei 74 circoli. Quindi l’assemblea provinciale del 31 luglio, probabilmente in presenza. In un luogo all’aperto. In quella occasione saranno eletti il segretario Luca Fantini, il presidente (dell’area Base Riformista di Pompeo) ed il tesoriere, espressione di Pensare Democratico di De Angelis.

I membri dell’assemblea saranno 160 (20 in più rispetto agli attuali). Dopo, Luca Fantini nominerà la segreteria politica, il “vice” e il responsabile dell’organizzazione. C’è l’accordo unitario su tutto. Si è ritornati al punto di partenza, come se negli ultimi giorni non ci fossero state le prese di posizione di Antonio Pompeo e Simone Costanzo da una parte e di Mauro Buschini e Sara Battisti dall’altra.

Come se non ci fossero state le lunghissime mediazioni di Luca Fantini. Come se nessuno sia consapevole del fatto che, terminato il congresso, le correnti riprenderanno a comportarsi come i secoli del Manzoni, l’uno contro l’altro armato.

Ma ieri toni distesi, sorrisi e impegni comuni. La tregua armata reggerà, su questo non ci sono dubbi. Anche perché c’è un segnale inequivocabile: l’aver aumentato il numero dei componenti dell’assemblea provinciale significa che c’è la volontà di tenere gli equilibri. Per ora.

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