E nel Pd ora volano gli stracci: «Per De Angelis dovremmo votare Abbruzzese al Cosilam»

Volano gli stracci nel Partito Democratico. Costanzo: «Nella visione di De Angelis magari i nostri dovranno votare Abbruzzese per il Cosilam». La replica: «La mia candidatura alla segreteria regionale è vera e ha una logica completamente inclusiva»

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

«Il punto vero è l’idea di partito che uno ha. Noi abbiamo una visione inclusiva, con il Pd perno di un’alleanza di centrosinistra. Francesco De Angelis mi sembra più orientato ad un cosiddetto “ fronte dei responsabili”. Insomma, magari chi è su quelle posizioni poi potrebbe trovarsi a dover votare il leader di Forza Italia Mario Abbruzzese per la presidenza del Cosilam».

A parlare è Simone Costanzo, ex segretario provinciale del Pd. Il “noi” sta per l’ area di Dario Franceschini, la stessa del senatore Bruno Astorre, che potrebbe sfidare proprio De Angelis per la segreteria regionale del Partito Democratico.

Intanto una ulteriore certificazione della frattura insanabile tra De Angelis e Costanzo, che fino a pochi mesi fa costituivano un asse di ferro.

 

Costanzo è stato eletto segretario con l’ appoggio determinante della componente (maggioritaria) di De Angelis. Rileva Simone Costanzo: «Per quanto riguarda l’esito delle comunali, confermo quello che ho sempre sostenuto, anche da segretario: i livelli provinciali del partito possono accompagnare quelli locali. Ma non possono in alcun caso determinare il risultato. In questa tornata per il Pd ci sono state luci ed ombre: straordinario il successo bis di Antonio Pompeo a Ferentino, estremamente negativo il risultato di Anagni. Quello che però contesto è che da parte dell’ attuale segreteria (reggente) provinciale non ci sono state iniziative per discutere delle comunali in maniera compiuta, sistematica e continuativa. Ribadisco: i livelli provinciali non determinano l’esito delle elezioni comunali, però sarebbe stato un segnale di condivisione e di coinvolgimento, che invece non c’è stato».

 

Sulla candidatura di Francesco De Angelis alla segreteria regionale, Simone Costanzo afferma: «Intanto il periodo è prematuro, considerando che sarà l’assemblea nazionale a fissare data e modalità dell’ elezione del segretario nazionale. Da lì poi si calibreranno anche le situazioni relative alla segreteria regionale. Detto questo, mi sembra che la candidatura di De Angelis sia di trattativa e di bandiera dell’area orfiniana. Torno a quello che dicevo prima. Noi immaginiamo un Pd che sappia includere all’ interno di un’area vasta di centrosinistra, con l’obiettivo di recuperare sia i nostri elettori che hanno votato per i Cinque Stelle, sia quelli che si sono astenuti. De Angelis invece, guardando anche all’impostazione di Orfini, mi sembra più orientato ad un cosiddetto “fronte dei responsabili” , con possibili aperture a Forza Italia. Non vorrei che alla fine i nostri sindaci si trovassero nella condizione di dover votare Abbruzzese per la presidenza del Cosilam».

 

Conclude Simone Costanzo: «Per quanto riguarda invece la presidenza della Provincia, sosterremo Antonio Pompeo in modo compatto e sono sicuro che alla fine saremo noi a vincere. Anche se aspettiamo di vedere quello che succede: Lega e Cinque Stelle si sono espressi sempre per il superamento della legge Delrio. Io sono tra quelli che si augurano che su questo tema rispettino la parola e reintroducano l’ elezione diretta del presidente della Provincia. Dando all’ente quei poteri e quella centralità che aveva prima della riforma. Con l’elezione diretta Antonio Pompeo potrebbe raggiungere un risultato importantissimo».

 

Ma sulla volontà di candidarsi alla segreteria regionale del Partito Democratico, Francesco De Angelis è categorico.

Argomenta: «La mia candidatura alla segreteria regionale è vera e forte. Se ne accorgeranno tutti. Nessuna trattativa, lasciamo stare certi discorsi. È una candidatura che non guarderà a logiche correntizie e neppure alle “magliette”. Il nostro obiettivo è dare forza al Pd: ci rivolgeremo ai sindaci, agli amministratori, ai militanti. Per quanto riguarda poi la mia storia politica, parla da sola e va nella direzione dell’inclusione. Discorso diverso per quanto riguarda invece gli enti intermedi, a proposito dei quali abbiamo sempre detto che sono i sindaci a decidere la “governance”.

Non si può giocare su questo. Il sottoscritto vuole un centrosinistra che torni a vincere e per arrivare a questo traguardo è fondamentale un Partito Democratico che sappia includere e motivare. Forse qualcuno preferirebbe che la mia candidatura alla segreteria regionale del partito non fosse tale da arrivare fino in fondo. Ma si sbaglia: credo di poter interpretare bene un sentimento di rilancio del partito ad ogni livello. E poi chi mi conosce sa benissimo che quando scendo in campo lo faccio con l’ obiettivo di vincere. Insomma, sarò in corsa per la segreteria regionale del Partito Democratico».

 

 

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