Pensioni non dovute a sindaci e assessori: a Ferentino scatta la diffida

E adesso scatta la diffida. Dopo il nostro articolo in cui si annunciava che in alcuni casi i sindaci e gli assessori non hanno diritto al versamento dei contributi previdenziali per la loro attività di amministratori (leggi qui il precedente) i consiglieri comunali di Ferentino Gianni Bernardini e Marco Valeri hanno depositato una diffida al segretario comunale di Ferentino.

Gli contestano di avere impegnato e liquidato somme per ii contributi previdenziali di sindaco e assessori, nonostante il divieto del Ministero dell’Interno, ribadito dalle Sezioni Regionali della Corte dei Conti.

Carte alla mano, sostengono che per pagare la pensione agli amministratori comunali, il segretario nel 2014 abbia già pagato 6.369 euro per il sindaco Antonio Pompeo, poco meno di 3.500 euro per il vice sindaco Luigi Vittori e poco più di 4mila euro per la pensione dell’assessore Francesca Collalti. E per lo stesso motivo tiene impegnati altri 11mila euro per la quota 2015.

Per questo hanno inoltrato la diffida “ad adempiere” al Procuratore Regionale per il Lazio della Corte dei Conti chiedendo che si attivi per ottenere da sindaco e assessori la restituzione degli oneri previdenziali.

Il segretario conferma. E rilancia: ha un parere diverso dal ministero dell’Interno e dalla Corte dei Conti.