Per Ciaccia una Mare e Monti, in linea con Salvini

Pasquale Ciacciarelli è uno dei dieci nuovi assessori regionali della Giunta Rocca, uno dei soli due esponenti della Lega, l'unico originario della provincia di Frosinone. Emergenza Casa e Politiche del Mare sono le prime incombenze. Non pensa che sia un piatto velenoso di FdI: «Le mie deleghe sono in linea con quelle del ministro Salvini». E commissiona studi settoriali alle Direzioni regionali

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Da consigliere d’opposizione in una Regione di Centrosinistra ad assessore regionale in quella di Centrodestra. Pasquale Ciacciarelli è tra i dieci componenti della nuova Giunta regionale del Lazio guidata dal presidente Francesco Rocca. È l’unico originario della provincia di Frosinone, non eletto per le zero virgola ma nominato in virtù delle oltre quattordicimila preferenze centrate alle Elezioni 2023.

È  uno dei soli due esponenti della Lega in un esecutivo che, tolto anche il duo di Forza Italia, ne conta sei di Fratelli d’Italia oltre allo stesso neo Governatore. Specchio del Consiglio uscito dalle urne elettorali: ventidue consiglieri di FdI più Rocca sui trenta di maggioranza, oltre il settanta percento dei seggi.

Al leghista Ciaccia è stato affidato un pacchetto di deleghe, scarso nel portafogli ma gonfio di problemi: Urbanistica, Politiche Abitative, Case Popolari e Politiche del Mare. Lui non pensa che questa sorta di Mare e Monti sia un piatto velenoso. Lo vede fiduciosamente in linea con quanto preteso, ottenuto e fatto arrivare anche in Regione dal ministro Matteo Salvini.

Si parla delle competenze su Porti e Trasporto marittimo, di fatto sottratte dal vicepremier e leader della Lega al ministro del Mare Nello Musumeci, che dal collega Raffaele Fitto si è visto sfilare via pure le Politiche per il Sud. I Porti danno certamente potere, visto anche e soprattutto il capitolo Immigrazione, ma possono rivelarsi boomerang anche per l’Economia Blu.

Il mare arriva fino alla Regione

Pasquale Ciacciarelli, neo assessore regionale, con Matteo Salvini

Alle settoriali Direzioni regionali, una volta che si è insediato, Ciacciarelli ha già affidato il compito di produrre un resoconto generale sulle prime tre materie della sua lista. In materia di Urbanistica, siamo ormai ai tempi della Rigenerazione urbana finanziata dal Pnrr: anche lì serve sburocratizzare, velocizzare, rigenerare città e borghi entro le scadenze del 2026.

La quarta delega è invece un’assoluta novità alla Pisana, come altre calata dal Governo Meloni sul territorio. Ora che sono stati istituiti Ministero e Comitato interministeriale per il Mare, serve un Piano triennale concordato con le Regioni. Tra il dire e il fare, ma tutt’altro che come un ostacolo, c’è di mezzo l’Unione delle Camere di Commercio. E lo sviluppo di una visione lanciata dalla Cciia di Frosinone e Latina dal Golfo di Gaeta.

Perché serve fare rete tra le coste nazionali, ma anche collegare i singoli mari e porti con l’entroterra. Non si parlerebbe più di litorale pontino, non si vedrebbero più campanili al confine con la Ciociaria, diventerebbero semplicemente mare ed entroterra del Basso Lazio. Magari un giorno, con tante Aree Vaste, si penserà di farne una ben più estesa.

Tanti problemi anche sulla terraferma

Francesco Rocca, nuovo Presidente della Regione Lazio

Sulla terraferma, al contempo, Ciacciarelli dovrà contrastare l’Emergenza Casa. Rocca l’ha inserita tra le questioni dei primi cento giorni. È la storia di quello che vive in una casa popolare, ma ha la Porsche parcheggiata là davanti e magari pure la villetta al mare. «Sulle case popolari ci sono atti su cui ho intenzione di intervenire – ha detto il nuovo Presidente della Regione -. Non è pensabile che i cittadini debbano vivere in quelle condizioni, non è pensabile che si viva nel degrado, nell’illegalità, che persone con redditi di 350mila euro occupino una casa popolare, come ho scoperto in questi giorni». 

Assessore Ciacciarelli, ha sottolineato che le sue deleghe sono in linea con quelli del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. C’è ormai un filo diretto con il leader della Lega? (Leggi qui Via alla giunta di FdI con cui Rocca guiderà il Lazio).

«Assolutamente sì, anche perché condividiamo le attività politiche che sta portando avanti su queste materie. Già nei primi mesi di Governo ha portato risultati concreti sul territorio, come nelle province di Frosinone e Latina con l’emendamento approvato per investire sugli ospedali. Così come con le politiche del mare c’è un’idea molto seria per lo sviluppo della nostra bellissima penisola ricca di coste. C’è una grande sinergia tra Governo e Regione Lazio».   

Sono di FdI il presidente e il vicepresidente della Regione, il presidente del Consiglio, sei assessorati su dieci oltre alla Sanità tenuta da Rocca, specchio del Consiglio uscito fuori dalle Elezioni. Si sente un vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro di Fratelli d’Italia? (Leggi qui Regione, il fight club della giunta).

«Questo è vero, ma è il bello della democrazia. Ha premiato in questo momento Fratelli d’Italia, quindi è corretto che loro abbiano maggiori ruoli rappresentativi in questa Giunta. Sin dal primo momento, però, il presidente Rocca ci ha considerato una squadra. Tutti alla pari. Per il momento c’è grande unità tra i partiti di Centrodestra, grande voglia di collaborare e fare. Sono convinto che durerà per cinque anni, per governarla bene questa Regione. E soprattutto per farla risorgere sulle macerie lasciate da Zingaretti negli ultimi dieci anni».    

Dal Governo centrale al territorio

Fabio Tagliaferri, assessore di Frosinone e coordinatore cittadino di FdI
Ora, dopo il decennio di Pd e Centrosinistra, c’è la Giunta di FdI e Centrodestra. Lei è l’unico assessore originario della provincia di Frosinone, che generalmente prendeva la delega all’Agricoltura. Stavolta l’ha tenuta FdI, lasciandole temi veramente complessi. Mica sarà per metterla in difficoltà? (Leggi qui Rocca va di corsa: subito il bilancio).

«Non credo proprio. Le deleghe sono chiaramente in linea con quelle che ha il ministro Salvini. La Lega ha richiesto di portare avanti politiche dal Governo centrale fino al territorio. Sono molto orgoglioso delle deleghe che mi sono state assegnate, perché penso che possano davvero cambiare il volto del Lazio e cercare di dare finalmente risposte ai cittadini su temi messi da parte da troppo tempo dal Centrosinistra».

Nella Giunta regionale, malgrado il risultato elettorale di FdI, è saltata la poltrona per l’assessore e coordinatore comunale di Frosinone. Fabio Tagliaferri è stato silurato sulla linea di arrivo ed è venuto meno il secondo assessorato per la provincia. Questione di equilibri generali o interna a FdI? (Leggi qui FdI, e Frosinone finisce sotto pressione)

«Bisognerebbe chiederlo a Fratelli d’Italia. Io sono chiara espressione della Lega e sono orgoglioso di essere anche il rappresentante della provincia di Frosinone. Ma non solo: sono ovviamente l’assessore di tutto il Lazio e faccio parte di una grande squadra. Come si stanno comportando al Governo ci comporteremo noi sul territorio regionale».   

Si è insediato da pochi giorni. Ha avuto modo di tastare il terreno del suo assessorato nella nuova Regione Lazio retta dal Centrodestra? (Leggi qui Benvenuti nella nuova Regione Lazio: è qui la I Repubblica).  

«Ho commissionato immediatamente uno studio proprio per congelare e fotografe la situazione nei vari settori connessi al mio assessorato. È sempre stato mio costume farlo quando mi sono insediato in una nuova carica. Una volta capito lo stato dell’arte, si può innanzitutto informare i cittadini. Poi si deve chiaramente procedere con un’azione sinergica, confrontandosi con il Presidente e i colleghi della Giunta, per portare avanti una rivoluzione. Presto avremo un quadro completo e potremo mostrarlo ai laziali».

Casa popolare e villetta al mare

Ciacciarelli, tra gli altri, con Claudio Durigon e Nicola Ottaviani
Attorno a politiche abitative e case popolari, invece, ruota una delle battaglie garantite nei primi cento giorni: il rilancio dell’Edilizia residenziale pubblica. Per Rocca «non è pensabile che i cittadini debbano vivere nel degrado e ci siano persone con redditi alti che occupino una casa Erp». Pugno duro? (Leggi qui Fatta la Giunta ora tocca governare)

«È una grande distorsione e sicuramente faremo luce e chiarezza. È un problema molto presente soprattutto nella Capitale ma lo affronteremo ovunque, cercando di dare alle fasce deboli gli spazi abitativi corretti per poter vivere dignitosamente la propria vita».

A livello nazionale si punta ormai a scrivere il Piano triennale del mare, a cui contribuiranno anche le Camere di commercio, specie quella di Frosinone e Latina. Lei è ormai assessore ai Porti. Metaforicamente parlando, porterà il mare in Ciociaria? (Leggi qui Da Gaeta a Bruxelles: fatto il Ministero, urge Piano del Mare).

«Questa delega è una bella sfida, nuova, non essendo mai stata conferita. C’è bisogno quindi di crearla, riaccorpando tutte le competenze sinora sparse per vari assessorati. Sono convinto che con il presidente Rocca, gli altri assessori e il gruppo consiliare della Lega, elaboreremo un piano più confacente possibile a un settore che sviluppa un’economia importante. C’è bisogno sicuramente anche di interconnessione tra coste e aree interne delle province di Latina e Frosinone, un entroterra spettacolare»

È stato un anno speciale per lei, come uomo e politico: prima la nascita di sua figlia Costanza e poi l’Assessorato regionale. La sua ascesa pare inarrestabile. Dove vuole arrivare Pasquale Ciacciarelli? (Leggi qui Chi vince e chi perde nella nuova Giunta Rocca).

«Nella vita come in politica non mi sono mai posto obiettivi. Ho pensato solo a lavorare sodo, perché penso che alla fine i frutti arrivino. È successo anche stavolta e ringrazio Salvini, Durigon e Ottaviani per aver scelto me per ricoprire questo incarico. Ma soprattutto ringrazio i miei elettori, perché hanno espresso grande consenso verso la mia persona. E, in generale, ringrazio tutte le persone che hanno creduto e continuano a credere in me. So benissimo che sarà una bella sfida, ma ho sempre dimostrato di poter garantire impegno e anche risultati in quelle passate».