Perché Berlusconi può capitalizzare il Covid

Il leader di Forza Italia non è un negazionista, non ha nulla a che vedere con gli atteggiamenti di Bolsonaro, Trump, Salvini e Sgarbi. Ha contratto il Coronavirus, ma sta già pensando a come utilizzare questa situazione in campagna elettorale. Il ruolo discreto me potente di Antonio Tajani.

Silvio Berlusconi non è un “negazionista”. Anzi. All’inizio della pandemia si era recato a Nizza proprio per restare il più “isolato” possibile, consapevole dei rischi che c’erano di contrarre il Covid. Poi ha continuato ad essere prudente al massimo, ma in Sardegna non ha potuto evitare di incontrare diverse persone. Familiari, amici, esponenti politici. E alla fine il maledetto virus ha colpito anche lui.

Sicuramente non l’ha presa bene perché lui ci ha messo tutta la cautela possibile. Ma è il destino dei leader quello di non poter evitare visite, strette di mano e “leccaculismi” vari. Negli ultimi anni Silvio Berlusconi ha pagato un prezzo carissimo ai vari “cerchi magici” che da sempre lo assediano. Non può evitarli.

Covid, un asso per Silvio

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi è uno dei più abili comunicatori dell’epoca contemporanea. Lo ha dimostrato in decine di occasioni, uscendo ogni volta dall’angolo nel quale tutti invece sarebbero morti politicamente. Ed ogni volta ne è uscito con una battuta fulminante. Anche questa situazione non farà eccezione: il Covid-19, nelle mani di Silvio Berlusconi diventerà un micidiale asso comunicativo.

Mi è capitato anche questo”, ha detto. Aggiungendo: “Vincerò pure questa battaglia”. L’elemento chiave: Silvio Berlusconi non è un negazionista. Non è Jair Bolsonaro o Boris Johnson della prima ora. Non è neppure Donald Trump. Non è nemmeno Matteo Salvini (che non usa la mascherina) o Vittorio Sgarbi (che multa chi indossa le mascherine senza un giustificato motivo).

Proprio per questo la malattia ora può essere uno straordinario strumento per la sua immagine. Perché mentre gli altri, nell’immaginario collettivo ‘se la sono cercataSilvio Berlusconi ha fatto l’esatto contrario. Si è comportato come la grande maggioranza degli italiani: si è sigillato in casa ed ha evitato ogni uscita ed ogni incontro. Lui non solo ‘non se la è cercata‘ ma gli italiani si riconoscono in lui per il comportamento prudente che ha avuto.

Subito all’opera

Silvio Berlusconi © Imagoeconomica / Marco Cremonesi

È in isolamento ad Arcore, dove ha immediatamente trovato il modo di provare a giocare anche questa carta in vista di una campagna elettorale importantissima per Forza Italia.

Forza Italia ha subito informato che “il presidente continua a lavorare dalla sua residenza di Arcore, dove trascorrerà il periodo di isolamento previsto. Continuerà in ogni caso a sostenere i candidati di Forza Italia e del centro-destra alle elezioni regionali ed amministrative, con interviste quotidiane sui giornali, sulle televisioni e sui social”.

E proprio da Arcore Silvio Berlusconi parlerà ai militanti riuniti nella nuova sede genovese. In Liguria ci sono le regionali. Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia in Liguria, dice: “Il supporto che il presidente ci fornirà anche in questa forma particolare rappresenterà per noi e per i nostri candidati alle regionali un supporto di fondamentale importanza per questa campagna elettorale. A nome di tutti i dirigenti e militanti liguri di Forza Italia lo ringrazio”.

Il ruolo di Tajani

Antonio Tajani con Silvio Berlusconi Foto © Daina Le Lardic / Imagoeconomica

Antonio Tajani, numero due del Partito, conosce meglio di chiunque altro Berlusconi. In queste ore ha evitato esternazioni pubbliche e soprattutto politiche. Ma è il primo a sapere che adesso proprio Silvio Berlusconi sta pensando a come veicolare il messaggio di un impegno che non si ferma neppure davanti al Covid. Nelle Marche Forza Italia può essere decisiva nel centrodestra, così come in Puglia e in Toscana. (Leggi quiRegionali, gli scenari possibili che allarmano Conte e anche Zingaretti).

Inoltre con un sistema proporzionale gli “azzurri” sarebbero liberi da vincoli di subalternità. Il Covid passerà. Silvio Berlusconi no. E siccome non è un negazionista il suo messaggio farà breccia nell’area moderata del Paese. A futura memoria.