Perché De Lipsis è indagato

I giornali della provincia di Frosinone in queste ore titolano che è iscritto nel registro degli indagati Raffaele Maria De Lipsis, il magistrato a riposo che Nicola Zingaretti ha mandato a Frosinone per guidare la fusione dei Consorzi di Bonifica.

La storia appassiona molto Pasquale Ciacciarelli, coordinatore provinciale di Forza Italia ed ex presidente del consorzio Valle del Liri. De Lipsis ha mandato alla magistratura i suoi atti con le assunzioni ed i maxi bonus al personale per mandarlo a casa e poi rimpiazzarlo.

 

L’INCHIESTA DI TRAPANI
Se appassiona pure voi e volete capire cosa c’è sotto, ve la ricostruiamo. Il quotidiano on line Il Post, pone subito l’accento su un dettaglio: l’inchiesta scoppia appena inizia la campagna elettorale per le Comunali di Trapani. E coinvolge due dei candidati.

L’inchiesta ruota intorno all’armatore Ettore Morace amministratore della Liberty Lines: è una società di aliscafi che collega le isole minori. Diventa un caso nazionale perché si scopre che a Natale la sottosegretaria alle Infrastrutture e ai Trasporti Simona Vicari ha ricevuto in regalo un orologio inviato da Morace. Appena viene sollevato il caso, Simona Vicari si è dimessa.

La procura di Palermo ha chiesto l’obbligo di soggiorno a Trapani ad Antonio D’Alì, senatore e candidato a sindaco per Forza Italia. E’ stato sottosegretario agli Interni in due governi Berlusconi e fino al 2013 era presidente della commissione Ambiente in Senato. Nel 2011 la procura di Palermo lo ha mandato sotto processo accusandolo di “concorso esterno in associazione mafiosa“: a suo carico non c’era uno straccio di elemento concreto e per questo i giudici nel 2013 lo hanno assolto. Il caso viene riesaminato in Appello e anche il secondo esame del caso si conclude con l’assoluzione. Ma la Procura non è convinta e impugna il caso in Cassazione. Il fascicolo deve ancora essere esaminato. Nella nuova inchiesta, quella su Trapani, la procura ha motivato la richiesta di obbligo di residenza “per motivi di pericolosità sociale”. meno male che è stato assolto due volte su due.

Anche un altro candidato sindaco di Trapani è stato toccato dall’indagine. E’ il principale candidato del centrodestra: Mimmo Fazio. E’ stato sindaco dal 2001 al 2012. L’accusa per lui è di essere coinvolto in un giro di tangenti che riguardano il trasporto marittimo locale. Cioè rotte e concessioni per le società come quella di Morace (che è tra gli arrestati).

Nell’inchiesta c’è anche il presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta. Riferisce l’agenzia di stampa Ansa che

avrebbe ricevuto un avviso di garanzia: Crocetta è accusato di “concorso in corruzione”, per un presunto finanziamento di 5mila euro ricevuto dal suo partito da Morace, oltre che un viaggio alle Eolie.

Proviamo – tanto per fare un esempio – a spostare il caso dalle parti nostre. sarebbe come se Nicola Zingaretti finisse indagato per un bonifico da 5mila euro fatto al Partito Democratico in cambio di un aiutino sulle concessioni per gli aliscafi che vanno da Formia a Ponza.

Considerazione 1: ma ora le tangenti si pagano con il bonifico bancario, tracciabile e detraibile dalla dichiarazione dei redditi? La numero 2 è: se per un appalto del genere ti prendi 5mila euro sei un barbone.

 

COSA C’ENTRA DE LIPSIS

La Procura sostiene che Fazio era coinvolti in un giro di tangenti con l’obiettivo di favorire Morace. In che modo? Lo spiega La Repubblica: avrebbe
«fatto pressioni sull’ex presidente del Cga [Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana], Raffaele De Lipsis, per far rivedere una sentenza del TAR del 2017 che dava ragione alla Regione contro Morace su un vecchio contenzioso. De Lipsis si è poi attivato nei confronti dell’attuale presidente del Cga Claudio Zucchelli. Inoltre Fazio in qualità di deputato [regionale] ha difeso gli interessi dell’armatore e ha esercitato “indebite pressioni” nei confronti della dirigente del servizio».

Agli atti c’è un’intercettazione. E’ stata fatta il 4 aprile scorso: mentre camminano a piedi tra via Arenula e il Lungotevere Flaminio. Il commissario Raffaele Maria De Lipsis dice all’attuale presidente Claudio Zucchelli: «Niente, va bene io ti raccomando l’altra cosa perché io ci tengo molto, io viaggio spesso con la Ustica Lines. Sono diventato amico di qualcuno là che mi segnalava sta cosa. Io tengo la casa a Erice come sai. Quando vado sul posto faccio sempre viaggi pure con la Ustica Lines, vado a Pantelleria, faccio i week end là e questo. Niente Claudio”.

 

COSA HA OTTENUTO DE LIPSIS
Cosa ha ottenuto Raffaele Maria De Lipsis con il suo intervento? «Dall’inchiesta, però emergerebbe che l’interessamento non ebbe esiti» riferiscono da venerdì i quotidiani siciliani. E allora? «…ma il tentativo di condizionarlo fu pesantissimo».

A Cesidio Vano, sul numero de La Provincia oggi in edicola, il giudice De Lipsis ha detto:

«Da fonti giornalistiche, risulta il mio coinvolgimento, seppur marginale, nell’inchiesta. Sarò io stesso a chiarire, nei primi giorni della settimana, presso la procura di Palermo, la circostanza di questo coinvolgimento. Fornirò tutte le informazioni e chiarimenti necessari che certificheranno la mia estraneità ai fatti».

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