Perché il centrodestra è condannato alla sconfitta negli enti intermedi

La votazione della Saf ha confermato il trend dell’Asi, del Cosilam, della Provincia. Lega e Fratelli d’Italia esprimono pochissimi sindaci e non riescono a prendere in mano la coalizione. Forza Italia fa come vuole e l’organizzazione del Pd è decisiva

Ancora una volta il centrodestra esce a pezzi da una votazione che riguarda quelli che una volta si chiamavano enti intermedi. Alla Saf come al Consorzio Asi, al Cosilam come perfino alla presidenza della Provincia, che è un ente ora di secondo livello ma non certo intermedio.

Non è soltanto perché in questa provincia il centrosinistra esprime più sindaci, soprattutto il Pd. Il centrodestra paga un prezzo altissimo alla mancanza di organizzazione e perfino di interesse. In un quadro del genere c’è spazio esclusivamente per le operazioni dei singoli, come quella portata avanti dal vicecoordinatore regionale degli “azzurri” Gianluca Quadrini. Ma in queste condizioni non si andrà lontana.

LUCIO MIGLIORELLI

Le elezioni per il rinnovo della Saf erano fondamentali. Il Partito Democratico non ha sbagliato un solo colpo: Francesco De Angelis ha messo in campo tutto il suo enorme peso politico per motivare i sindaci. Stessa cosa ha fatto Antonio Pompeo. Risultato: i Dem sono stati compatti, tranne qualche iniziativa contraria che però nulla aveva di politico. Il centrodestra invece è franato. (leggi qui Saf, plebiscito per Migliorelli: confermato con un solo voto contro).

Neppure una riunione di coalizione per provare a mettere in campo una linea comune. Nessuno ha preso l’iniziativa: né i deputati della Lega Francesco Zicchieri e Francesca Gerardi, coordinatore e vicecoordinatore regionali. Il primo è anche commissario provinciale. Non si è mosso il senatore Massimo Ruspandini, senatore di Fratelli d’Italia. Probabilmente perché alla fine i due partiti esprimono pochissimi sindaci.

Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone e ormai esponente importante del Carroccio, ha fatto quello che ha potuto, ma in fase di votazione non poteva esserci partita. Zicchieri e Ruspandini devono porsi il tema della necessità che Lega e Fratelli d’Italia abbiano più sindaci. Ma un’operazione del genere inevitabilmente deve coinvolgere Forza Italia e altre liste del centrodestra. È esattamente questo che manca.

ZICCHIERI, ABBRUZZESE, RUSPANDINI © ICHNUSAPAPERS

Il 4 marzo 2018 sono stati disegnati altri equilibri nel centrodestra, ulteriormente cambiati. Quegli equilibri avevano come perno Forza Italia, che per anni ha organizzato il centrodestra. La sconfitta alle politiche di Mario Abbruzzese ha chiuso quell’epoca. Ma finora né Francesco ZicchieriMassimo Ruspandini sembrano interessati a provare a rappresentare loro un punto di equilibrio.

Senza tale passaggio il centrodestra è condannato a perdere sempre alle elezioni della Saf, dell’Asi, del Cosilam e della presidenza della Provincia.