Perché il centrodestra può permettersi di non riunirsi

Lo schema della coalizione è cambiato radicalmente rispetto ai tempi passati. E la debolezza del centrosinistra in Ciociaria può consentire perfino delle spaccature. Ma il bivio vero sarà rappresentato dalle elezioni comunali di Frosinone.

L’intervento del senatore Massimo Ruspandini a Cervaro dice una cosa in maniera netta: il centrodestra è cambiato in provincia di Frosinone. Non soltanto negli assetti e negli schemi. Ma anche nel confronto. Soltanto quando si tratterà di definire la “caselle” per le candidature parlamentari sarà prevalente la coalizione. E comunque  a livello nazionale e regionale. (Leggi qui L’urlo di Ruspandini: “Siamo il primo Partito”).

Sul piano provinciale non esiste più quel dialogo continuo e sistematico che c’era ai tempi di Forza Italia (Antonello Iannarilli, Alfredo Pallone, Mario Abbruzzese), Alleanza Nazionale (Alessandro Foglietta e Franco Fiorito), Ccd-Udc (Anna Teresa Formisano e Angelo D’Ovidio).

Nicola Ottaviani e Massimo Ruspandini

Massimo Ruspandini ha detto che Fratelli d’Italia è ormai il primo partito. Registrando un dato riferibile ai sondaggi. Ma è l’unico che conta nel panorama italiano dell’anno 2021. Fratelli d’Italia non risparmia critiche e bordate agli alleati della Lega e di Forza Italia, non rinuncia a sottolineare di aver avversato lo schema di centrodestra voluto da Mario Abbruzzese. Per molti versi balla da sola.

Squadra che vince non si cambia

Come la Lega guidata da Nicola Ottaviani, impegnato anche lui sul versante delle adesioni e delle liste. Mentre Forza Italia vuole dimostrare di esserci ancora: il senso dell’attività di Daniele Natalia è questo.

Nel centrodestra manca la mediazione, cioè la capacità di trovare sintesi complesse partendo da posizioni molto diverse l’una dall’altra. Semplicemente Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non se ne preoccupano. E se anche si dovesse arrivare con più candidati a sindaco, nessuno ne farà un dramma. Perché tanto poi, come successo in più di un’occasione, la debolezza attuale del centrosinistra non pregiudica necessariamente il risultato finale.

(Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

In questo tipo di ragionamento le elezioni comunali di Frosinone, in programma tra un anno, rappresenteranno il bivio vero. Nel caso di vittoria comunque del centrodestra, allora sarà evidente che questo schema può funzionare. Se invece dovesse vincere il centrosinistra, allora necessariamente si aprirebbe una fase nuova. Piena di incognite. (Leggi qui Così Ottaviani vuole blindare il centrodestra a Frosinone).

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