Perché il centrodestra rischia il “tana libera tutti”

Tra pochi mesi in Italia si vota in circa mille Comuni: le distanze tra Lega e Fratelli d’Italia appaiono spesso incolmabili e questo favorisce altri possibili scenari. A cominciare da Frosinone

Tra pochi mesi si voterà in circa mille Comuni italiani, tra i quali capoluoghi di Regione come Genova, Palermo, L’Aquila, Catanzaro. E in numerosi capoluoghi di provincia, fra i quali Frosinone. Il centrodestra, lacerato dalle polemiche dopo l’elezione del Capo dello Stato, rischia il cappotto. Sarebbe il secondo consecutivo se si pensa a quanto successo nello scorso autunno alle amministrative. Per esempio a Roma, Milano, Napoli, Bologna e via di questo passo.

I leader non si stanno parlando, ma in realtà non c’è tanto tempo per cercare di correre ai ripari. Tra scelte dei candidati a sindaco (tallone d’Achille storico della coalizione) e liste da preparare ci sono soprattutto le alleanze da definire.

Tana libera tutti

Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Antonio Tajani Foto © Imagoeconomica / Paolo Cerroni

Lo schema del centrodestra classico non regge più: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia non hanno più quel grado di coesione tale da poter decidere per tutti.

Cambiamo di Giovanni Toti, Noi con l’Italia di Maurizio Lupi, l’Udc di Lorenzo Cesa, ma anche formazioni centriste che guardano a Pierferdinando Casini e ad altri sono dei potenziali interlocutori. Perlomeno per Forza Italia di Silvio Berlusconi e Antonio Tajani, che infatti stanno allargando lo sguardo ovunque. Perfino nella direzione del Pd in alcuni contesti. È questa la novità più significativa che può scombussolare i piani anche alle comunali. Perfino a Frosinone.

C’è un problema serio di rapporti a livello nazionale, specialmente tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Ma pure nei territori non mancano le difficoltà. Il Comune di Frosinone ne è un esempio: tra la Lega di Nicola Ottaviani e i Fratelli d’Italia di Massimo Ruspandini ci sono distanze enormi e probabilmente incolmabili. Se Matteo Salvini e Giorgia Meloni troveranno il modo e il tempo per un confronto in tempi rapidi, allora il centrodestra potrebbe provare a riprendere un cammino unitario perlomeno formalmente.

Ogni giorno che passa però allontana un chiarimento di questo tipo e allora la possibilità di nuove composizioni dell’alleanza aumenta. Nel capoluogo ciociaro Forza Italia è nelle condizioni di guardare al centro. Mentre Fratelli d’Italia sta riflettendo sulla possibilità di uno strappo. (Leggi qui Le primarie che rischiano di sfuggire di mano).

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