Perché l’arrivo di Pasquale Ciacciarelli nella Lega va a disturbare Nicola Ottaviani

Fino a poche settimane fa il sindaco di Frosinone era il più alto in grado del Carroccio nel territorio. Poi l’adesione del consigliere regionale ha cambiato la situazione. E quando ci saranno le candidature a politiche e regionali non sarà facile trovare tutti gli equilibri. Dovrà pensarci Francesca Gerardi. Alla quale però...

 Alla fine si sono ritrovati ancora nello stesso partito: il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli. Entrambi nella Lega, dopo aver condiviso un lungo percorso in Forza Italia. Ciacciarelli alla Lega è arrivato da pochissimo, dopo aver lasciato Cambiamo di Giovanni Toti. Una scelta, quella di Ciacciarelli, che ha spiazzato molti dei suoi fedelissimi e che si spiega anche con la necessità di blindare la ricandidatura alle regionali.

Nicola Ottaviani

Nicola Ottaviani è il sindaco di Frosinone, del capoluogo, il più alto in grado sul territorio fra gli amministratori locali. Almeno prima dell’adesione di Ciacciarelli. Per i parlamentari il discorso è diverso: Claudio Durigon e Francesco Zicchieri sono della provincia di Latina e in quel territorio “insistono” politicamente.

In Ciociaria sono punti di riferimenti, ma alle prossime elezioni lasceranno spazio ad altri. Il senatore Gianfranco Rufa è stato eletto in un altro collegio, a Viterbo. E’ di Veroli, quindi di questo territorio. Ma le esigenze elettorali della Lega potrebbero far sì che Rufa venga ricandidato altrove. Resta Francesca Gerardi, che è coordinatrice provinciale della Lega. Sul territorio è lei che “comanda” adesso. Ma c’è uno scenario che si sta delineando in maniera sempre più netta.

In pratica. Se Claudio Durigon dovesse davvero candidarsi alla presidenza della Regione Lazio, la Gerardi potrebbe essere tentata di seguirlo. Non lo ha mai nascosto fin da subito dopo la sua elezione alla Camera dei Deputati: ha sempre detto che per il futuro avrebbe preferito un ruolo più da amministratore che da legislatore; tradotto: meglio un seggio in Regione Lazio di uno a Montecitorio. Dove intanto resta e dove sicuramente ha il diritto di scegliere se concorrere per la conferma o se spostarsi alle Regionali.

Il limite finora è stato quello del radicamento sul territorio. È un limite al quale Francesca Gerardi sta ponendo rimedio. Non sono casuali gli incontri avvenuti nei giorni scorsi a Sora e ad Alatri. E non è casuale il lavoro che sta facendo con gli incontri sui principali Comuni. Non sarebbe casuale allora un tandem tra lei e Pasquale Ciacciarelli sfruttando la preferenza di genere che alle Regionali permette di sommare le forze di due candidati di genere diverso.

Il coordinatore provinciale della Lega Francesca Gerardi con Pasquale Ciacciarelli

È qui che nasce il problema per il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Pure lui sa che il vero ruolo da amministratore è quello delle Regionali: che continua ad osservare con attenzione. Quando era in Forza Italia non gli sarebbe dispiaciuto sfidare Nicola Zingaretti. Qualcosa di quell’intenzione è rimasta. Con Claudio Durigon davanti è inimmaginabile una candidatura del sindaco alla guida della Pisana. Resta l’Aula, come consigliere.

Ma ora, nella Lega, rischia sempre di più di dover fare i conti con Pasquale Ciacciarelli, che alla Regione Lazio intende restarci. Magari pedalando in tandem con Francesca Gerardi.

Ottaviani e Ciacciarelli sul territorio sono destinati a competere. Arbitrerà Francesca Gerardi. E sarà inflessibile.