Perché le Provinciali di primavera saranno decisive

Nel Pd Pompeo vuole dare le carte e Fantini trovare una sintesi, Nella Lega Ottaviani è al suo primo esame da coordinatore e Ciacciarelli cercherà di lasciare il segno. In Fratelli d’Italia Foglietta proverà a mettere in difficoltà Ruspandini. In Forza Italia braccio di ferro. Poi c’è Vacana…

Il mandato dei 12 consiglieri provinciali scade ad aprile. Da quel momento in poi il “boccino” sarà saldamente nelle mani del presidente Antonio Pompeo, che potrà decidere quando fissare il giorno delle successive elezioni. Non è un particolare secondario, anche perché stessa facoltà avrà Pompeo per quanto riguarda la seconda parte, vale a dire l’elezione del prossimo presidente, quello destinato a succedergli. (Leggi qui Sarà Pompeo a decidere il nome del suo successore).

Antonio Pompeo è al secondo mandato, da sindaco di Ferentino oltre che da presidente della Provincia. Quindi sta lavorando per ritagliarsi un futuro politico importante. Nel Pd la sua componente Base Riformista è minoritaria rispetto a quella di Francesco De Angelis, ma ciò non gli ha impedito di ottenere spazi importanti.

ALESSANDRA SARDELLITTI

Queste però sono considerazioni interne al Partito Democratico. Altro discorso è rappresentato dalle elezioni del prossimo consiglio provinciale. Il Pd nell’aprile del 2019 elesse 4 consiglieri. Due che facevano riferimento all’area di Francesco De Angelis, vale a dire Massimiliano Quadrini e Vincenzo Savo e due della componente di Antonio Pompeo, cioè Alessandra Sardellitti e Germano Caperna, quest’ultimo poi passato ad Italia Viva. L’obiettivo dei Dem è confermare quota 4, magari puntando a 5. Il segretario Luca Fantini sta già studiando tutte le possibili combinazioni, ma su questo punto Antonio Pompeo vuole dare la carte. Perciò per lui le prossime provinciali saranno decisive.

Le Provinciali del centrodestra

La volta scorsa Fratelli d’Italia e Forza Italia si presentarono unite in un’unica lista. Riuscendo ad eleggere 3 consiglieri. Stavolta sarà difficile, anche perché ognuno dei due Partiti alle provinciali potrebbe contarsi. In Fratelli d’Italia il senatore Massimo Ruspandini vuole confermare la leadership, ma Alessandro Foglietta appare agguerritissimo. E bisognerà vedere cosa faranno Antonello Iannarilli e Alessia Savo.

In Forza Italia poco da dire. Da un parte ci sono i fedelissimi di Claudio Fazzone: Adriano Piacentini, Daniele Natalia, Rossella Chiusaroli, Giuseppe Patrizi. Dall’altra quelli che stanno con Antonio Tajani: Gianluca Quadrini, Gioacchino Ferdinandi, Anselmo Rotondo. Le provinciali saranno una resa dei conti all’ultimo voto ponderato.

Poi c’è la Lega, il maggior partito italiano secondo i sondaggi. Stavolta non può effettuare passi falsi, come nel 2019, quando i due eletti militavano in altrettante liste civiche del capoluogo: Andrea Campioni (Lista Ottaviani) e Igino Guglielmi (Polo Civico). Inoltre le elezioni provinciali, proprio perché riservate a sindaci e consiglieri comunali (saranno loro a votare) rappresentano un’occasione ghiotta per contarsi. Un’occasione ghiotta per il coordinatore provinciale Nicola Ottaviani, un’occasione ghiotta per il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli. Vedremo cosa succederà.

E poi c’è Vacana

Luigi Vacana ed il presidente Pompeo

Infine Luigi Vacana, attuale vicepresidente. Lui è costantemente tra i più votati e finora ha sempre scelto un profilo civico.

Certamente fa parte della maggioranza di centrosinistra e le provinciali della prossima primavera potrebbero rappresentare la sua grande occasione per essere determinante nel Pd.

Non resta che attendere.