Perché Nicola Ottaviani non rompe definitivamente con Forza Italia

foto: copyright stefano strani

Il sindaco di Frosinone guarda e studia con grande attenzione il quadro politico nazionale. L’ipotesi di elezioni anticipate alla Camera e al Senato è tutt’altro che esclusa e allora potrebbe essere lui l’elemento di punta degli “azzurri” sul territorio

Da mesi il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani “piccona” l’impianto di Forza Italia, specialmente sul versante della gestione del cerchio magico. (leggi qui Ottaviani di Natale: «In Forza Italia non è più tempo di lustrini e collagene») Ma non rompe definitivamente, non strappa ufficialmente. E soprattutto mantiene un rapporto forte con Antonio Tajani, numero due del Partito.

Ottaviani è abituato ad avere una visione globale e di prospettiva. In più ha informazioni dirette e di prima mano sui futuri scenari politici nazionali.

La manovra economica di quest’anno, ormai al rush finale, ha iniziato a far vedere qualche crepa nel muro gialloverde. La trattativa con Bruxelles e la marcia indietro su molti punti chiave hanno rappresentato un campanello d’allarme.

Nel 2019 ci sono le europee, ma il punto vero non è questo. Il tema è che per il prossimo anno bisognerà trovare il doppio delle risorse di quest’anno.

Lega e Cinque Stelle avranno la forza politica per farlo? Saranno disposti a pagare un prezzo enorme nei confronti dei rispettivi elettorati? E’ difficile. Carroccio e pentastellati, però, mantengono la maggioranza a Montecitorio e Palazzo Madama. Piuttosto che appoggiare un governo tecnico, preferirebbero le elezioni anticipate. Non ci sarebbe il tempo per cambiare la legge elettorale.

Questo significa che il centrodestra dovrebbe presentarsi unito. Allora, tanto per restare in tema, Nicola Ottaviani, all’interno di Forza Italia, potrebbe giocarsi le sue carte nel collegio maggioritario di Frosinone.

Basterebbe che Francesco Zicchieri si spostasse in un collegio di Latina o nel proporzionale.

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