Perché per Ottaviani le primarie sono fondamentali

Il sindaco di Frosinone ha sempre creduto in questo strumento di selezione della classe dirigente e adesso non ha altra strada che quella di determinare la terza vittoria del centrodestra a Frosinone. Per poi giocarsi le sue carte nella Lega.

Tra le Comunali di Frosinone e le Politiche e le Regionali passeranno dai nove ai dieci mesi. Le prime si svolgeranno a giugno, le altre a marzo-aprile 2023. Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale della Lega, ha un solo modo per restare protagonista in attesa di giocarsi le sue carte per una candidatura alla Camera: vincere nel capoluogo per la terza volta consecutiva e a modo suo. Cioè con le Primarie e con una coalizione a sua immagine e somiglianza. Con dentro tutto il centrodestra: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Cambiamo, Udc. Più la Lista Ottaviani, la Lista per Frosinone, Frosinone Capoluogo. E altre che sono in allestimento. 

Il pilastro delle Primarie

Nicola Ottaviani

Nicola Ottaviani alle primarie crede sul serio e ci punta tutto. Lo considera l’unico modo per cercare di continuare a tenere fuori da Frosinone le Segreterie regionali dei Partiti, che in effetti per dieci anni non hanno toccato palla.

Le elezioni del 2017 sono state significative sotto questo punto di vista: civiche predominanti, Partiti ai margini. La Lega non aveva nemmeno la lista, Fratelli d’Italia elesse un solo consigliere. Mentre Forza Italia riuscì a centrare un risultato importante. Ma nel 2017 Nicola Ottaviani stava in Forza Italia. Non sapeva che sarebbe arrivato presto lo strappo con Antonio Tajani, consumato sul palco della manifestazione di Fiuggi dopo che lo stesso Ottaviani era stato stoppato sull’operazione L’Altra Italia. (Leggi qui Contrordine compagni, Berlusconi non fa più il nuovo Partito).

Adesso Ottaviani è il leader provinciale della Lega e dovrà fronteggiare avversari interni non semplici: da una parte il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, dall’altra i deputati Francesco Zicchieri e Francesca Gerardi. Per certi versi, ma la posizione è più sfumata, anche il senatore Gianfranco Rufa.

Claudio Durigon (Foto © Imagoeconomica / Vincenzo Livieri)

Il coordinatore regionale Claudio Durigon è un cultore del “divide et impera”. Sta osservando la situazione, ha dato il via libera ad Ottaviani per le primarie pur sapendo che la candidatura a sindaco di Frosinone nel centrodestra era stata assegnata in quota al Carroccio. Adesso bisognerà vedere come andrà a Frosinone. Innanzitutto il risultato delle primarie, in termini di partecipazione, di alleanze e i scelta del candidato sindaco. Poi ci saranno le elezioni vere e proprie e anche il risultato della lista della Lega sarà tenuto in considerazione.

Dieci mesi di fuoco per Nicola Ottaviani, se intende veramente partecipare alle elezioni politiche alla Camera.

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