Perché Zingaretti e Salvini non si sopportano

Foto: © Imagoeconomica, Valerio Portelli

Lo scontro politico del futuro sarà tra il segretario nazionale del Partito Democratico e il Capitano della Lega. Entrambi sono consapevoli che il vero avversario è… l’altro. Nella Regione Lazio il duello che può decidere il destino politico dell’Italia.

Lo scontro delle prossime politiche è già delineato: da una parte il leader della Lega Matteo Salvini, dall’altra il segretario nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti.

Quest’ultimo qualche giorno fa ha twittato: “Via i decreti dell’ex Ministro dell’Interno, che sono soltanto decreti propaganda! Subito nuovi decreti per la vivibilità, la cultura, lo sport”. Da quel momento in poi è scoppiata la guerra politica. Con Salvini che ha invitato Zingaretti ad occuparsi del Coronavirus e con il segretario del Partito Democratico a rispondere punto su punto.

Matteo Salvini Foto © Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica

Per la verità da mesi Salvini ha messo nel mirino la Regione Lazio, con l’obiettivo di disarcionare Zingaretti dalla presidenza. Per ora non c’è riuscito, ma andrà avanti. Prima però ci saranno le comunali a Roma e qui si sta disputando una partita politica fondamentale. Per il dopo Virginia Raggi la posta in palio è altissima. Il centrodestra è favorito, su questo non ci sono dubbi.

Nella Capitale, però, oltre alla Lega, è fortissima Giorgia Meloni. Matteo Salvini non potrà ignorarla quando si tratterà di scegliere il candidato sindaco. Il Capitano ha già opzionato la candidatura alla presidenza della Regione Lazio. Il nome è quello di Claudio Durigon. In primavera si andrà al voto in sei regioni, tutte importanti e strategiche: Veneto, Toscana, Liguria, Marche, Campania, Puglia. Si parte da un 4-2 per il centrosinistra. Matteo Salvini vuole ribaltare il risultato, Nicola Zingaretti confermarlo.

In Emilia Romagna, al di là della forza di Stefano Bonaccini e del ruolo delle Sardine, è stata la strategia “soft” di Zingaretti ad evitare che la roccaforte rossa cadesse nelle mani leghiste. Matteo Salvini lo sa bene. La Regione Lazio è quella che ha il maggior peso politico in Italia: perché c’è Roma, con i suoi ministeri e con tutto il resto.

Nicola Zingaretti © Imagoeconomica / Carlo Lannutti

Matteo Salvini ha scritto un paio di giorni fa: “Stiamo seguendo quella che speriamo non diventi un’epidemia. Oggi invece Zingaretti, segretario del partito al governo e presidente del Lazio (oltre che responsabile della sanità della Regione), come dedica il suo tempo? Lanciando questa priorità: abolire i Decreti sicurezza! E conclude che, per la vicenda Coronavirus, mi devo vergognare. Non ci si crede”.

Nicola Zingaretti aveva attaccato: “Salvini inadeguato, si vergogni. Con le sue dichiarazioni, che non fanno ridere nessuno, Salvini dimostra di non essere adeguato, neanche solo a pensarlo, a tenere le redini del Paese. Si vergogni! Come presidente della Regione Lazio sono stato tra le prime persone ad interessarsi, tutti i giorni, del fenomeno del coronavirus”.

Salvini contro Zingaretti. E’ questo il tema politico del presente e, soprattutto, del futuro.

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