Petrarcone conferma il no. Respinto l’appello di Astorre

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Fumata nera. L'ex sindaco Peppino Petrarcone conferma che non parteciperà alle primarie del centrosinistra. "Intempestive, inopportune". Respinto l'appello di Astorre. Salera spera in molti candidati.

Il conclave finisce poco prima delle 22. Ci sono solo i cardinali di Giuseppe Golini Petrarcone. Devono decidere se uscire con il loro papa da portare alle Primarie, le votazioni fissate al 6 aprile dal Partito Democratico per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra. C’è di mezzo l’unità del Partito, l’immagine della coalizione, l’invito accorato fatto dal segretario regionale Dem Bruno Astorre. (leggi qui Peppino resta con noi o… se perdiamo la sconfitta sarà colpa tua)

La riunione finisce con una fumata nera. Niente papa, niente candidato, soprattutto niente primarie. Peppino Petrarcone non partecipa. «Troppo tardi. Sono intempestive, inopportune, non efficaci alla legittimazione di una coalizione solida». Il tono della voce del due volte sindaco Petrarcone tradisce l’amarezza. «Soprattutto ritengo che non siano stati esperiti fino all’ultimo tutti i possibili tentativi di conciliazione con cui trovare una candidatura unitaria. Nella sostanza non sono stati fatti».

In mattinata Bruno Astorre aveva detto che la storia di Petrarcone, le cose fatte per la città in questi anni, gli imponevano di partecipare. ventilando soprattutto un rischio: che in caso di sconfitta gli venisse addebitata la colpa. «Mi dispiace, non partecipo». Taglia corto l’ex sindaco.

Appoggerà qualcuno? Andrà al mare? «Non fatemi dire di più. Si è parlato già molto. Non voglio alimentare nessuna polemica. Si poteva fare di più per evitare questa situazione e non dico altro».

Salera vuole molti candidati

Alla stessa ora in cui i fedelissimi di Petrarcone entravano in conclave, poche centinaia di metri più in là uscivano dalla loro riunione i sostenitori del suo ex assessore alle Finanze Enzo Salera. Lui alle primarie parteciperà.

«Noi speriamo che le primarie registrino il maggior numero di candidati possibile. Non importa il nome di chi vincerà: importante è che sia legittimato dal voto e che poi tutti lo sostengano lealmente».

L’ordine di scuderia è quello impartito giovedì sera: niente polemiche, solo programmi per la città e per l’unità del centrosinistra.

Fontana in riflessione

Pausa di riflessione per Salvatore Fontana e la terza componente Dem di Cassino. In mattinata ha letto l’appello di Bruno Astorre. E poi ha postato il suo ultimo commento politico del giorno su Facebook.

«Le primarie – scrive – si fanno tra chi ha lo stesso obiettivo ma ha idee diverse per perseguirlo. Tra persone unite dagli ideali ma divisi sui metodi. Non si fanno sulla base di tradimenti e interessi personali, siamo seri, ovvero votiamo chi riteniamo serio aldilà dell’appartenenza politica e per chi ha un idea concreta e senza odii!».

Sembra il segnale per la creazione di una componente civica, esterna al Pd. Forse quella di cui nei giorni scorsi aveva iniziato ad abbozzare i contorni con Sarah Grieco.

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