Piacentini denuncia in tv: «No al mercato delle tessere»

Il coordinatore provinciale di Forza Italia Adriano Piacentini denuncia il mercato delle tessere intorno al prossimo congresso provinciale. Invoca un chiarimento. Pizzutelli? Nel centrodestra. Ferraguti? Da un po' si vedeva poco

«Se pensano di fare un Congresso provinciale basato sul mercato dei pacchetti di tessere io non ci sto: non sono minimamente d’accordo con questo metodo che censuro in maniera forte. Su questo punto dovrà esserci un chiarimento».

Adriano Piacentini è il coordinatore provinciale di Forza Italia e punta il dito contro il congresso che dovrà essere celebrato a febbraio per eleggere il suo successore. Lo fa dallo studio di A Porte Aperte su Teleuniverso.

Denuncia il mercato delle tessere, la sfida a chi può esibire più iscritti. E quindi comprarsi il peso politico. Ma attacca anche chi parla delle necessità di togliere di mezzo i “vecchi tromboni” (leggi qui «Fuori i vecchi tromboni dalla nuova Forza Italia») e chi lancia candidati senza discutere prima nel Partito (leggi qui Coordinatore di Forza Italia, il nome è Riccardo Del Brocco)

Il mercato delle tessere

«Eravamo partiti bene – ha detto Adriano Piacentinii congressi provinciali sono un momento di confronto fondamentale per la crescita di un Partito. Magari ne avessimo fatti di più. Li conosco bene dagli dagli anni Ottanta: lì ho imparato come ci si comporta in un Partito e quali sono le regole, so quali sono le sedi democratiche nelle quali ci si confronta. E come si individua chi possa meglio rappresentare tutti».

«Però adesso vedo che qualcosa non sta funzionando».

Cosa non sta andando bene? Il fatto che Riccardo Del Brocco abbia compiuto una fuga in avanti, scavalcando tutta la dialettica interna e le regole. Che sia stato lanciato nella mischia per imporlo.

Dice Piacentini: «Al di là delle legittime aspettative e di quella che può essere l’ambizione personale, mi preoccupa il fatto che se si vuole arrivare a formulare un nuovo management ed il passaggio è quello della prova muscolare con il tesseramento, io non sono minimamente d’accordo».

La bomba è lanciata. A Piacentini viene domandato: siamo tornati al mercato delle tessere?

«Ci chiariremo nei prossimi giorni: sarebbe la cosa peggiore. Censuro in maniera forte quanti sta avvenendo. Rispetto le aspettative di tutti ma non accetto il modo in cui ci si sta ponendo».

Tromboni e razzolatori

Forse ce l’aveva con lui l’ex coordinatore provinciale Adriano Roma quando parlava di vecchi tromboni da togliere di mezzo? Adriano Piacentini ne ha il sospetto. «Domandatelo ad Adriano Roma cosa intende per trombone, io dico sempre che a scanso di dubbi è meglio individuare bene le cose facendo nomi e cognomi».

Qualcosa da dire, il Coordinatore ce l’ha anche con chi ha calato dall’alto il congresso. «Una scelta giusta. Ma non possiamo tacere che qualcosa dovrebbero cambiare anche a livello nazionale. Dal momento che sono loro a dettare le regole dovrebbero iniziare a dare il buon esempio: il presidente Antonio Tajani deve essere affiancato da persone con ideali più rispondenti al nostro Partito». A Maria Stella Gelmini saranno fischiate le orecchie.

Ora resta da vedere quando ci sarà il chiarimento.

Pizzutelli e l’altra Forza Italia

Gianfranco Pizzutelli nei giorni scorsi ha messo in campo il peso del suo schieramento civico, il più numeroso in Consiglio Comunale a Frosinone. Ed ha imposto un mini rimpasto con la sostituzione del vice sindaco Fabio Tagliaferri. Soprattutto sta lavorando per allargare il suo campo d’azione: il suo movimento Polo Civico ha consiglieri ad Anagni, Fiuggi, Boville Ernica e ora sta verificando la possibilità di radicarsi anche nell’Aula di Cassino. È la via di fuga da Forza Italia?

«Con Gianfranco Pizzutelli noi parliamo quasi tutti i giorni. La mia visione del centrodestra è quella che mira a tenere insieme Forza Italia, lega, Fratelli d’Italia e Civici di centrodestra. Io dico che questo è il percorso che tutti quanti dobbiamo seguire per raggiungere l’obiettivo finale».

Silvio se ne va

Da poche ore se n’è andato Silvio Ferraguti. L’imprenditore di Ferentino, ex presidente di Federlazio ed ex responsabile nazionale Infrastrutture ed Enti Locali di Forza Italia ha lasciato il Partito. (leggi qui Anche Silvio sbatte la porta e se ne va da Forza Italia).

Racconta Adriano Piacentini: «Mi ha chiamato, non sto a convincere la gente quando ormai ha già maturato una decisione. Però da quello che ci siamo detti al telefono a quello che poi ho letto (leggi qui Anche Silvio sbatte la porta e se ne va da Forza Italia) c’è una cosa che mi impone di fare un rimprovero a Silvio. Fino a qualche giorno fa ha avuto la delega a Infrastrutture e Lavori Pubblici a livello nazionale: non è lui a potersi lamentare dicendo che non è stato fatto niente. Perché la delega che aveva gli imponeva di operare e portare proposte alla nostra attenzione. Non mi sembra di averne viste»

Ne sentirete la mancanza? «Già da tempo si vedeva poco».