Piacentini intona il ‘de profundis’ per Trina

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

«La maggioranza ha il dovere di effettuare tutti gli sforzi per portare a termine la consiliatura. Chi non se la sente, lo dica».
Adriano Piacentini, capogruppo di Forza Italia, non usa perifrasi. Il momento è delicato, sia per quel che riguarda la giunta che i gruppi consiliari. E all’orizzonte si profila un luglio incandescente, visto che in assise arriveranno sia il pacchetto urbanistico che il bilancio. Delibere decisive, sia sul versante amministrativo che politico.

Ma davvero Forza Italia vuole fuori dalla giunta il vicesindaco Francesco Trina, esponente di Frosinone nel Cuore?
Adriano Piacentini rileva: «La questione va posta in modo diverso. Noi dobbiamo decidere se ricompattare o meno questa maggioranza. Se la risposta è sì, allora tutti dobbiamo essere pronti a sacrifici e passi indietro. E se la delega di vicesindaco può servire a ricucire qualche rapporto politico, allora va messa a disposizione. Considerando pure che gli equilibri sono mutati».

Chiaro il riferimento alla possibilità di un’intesa tra la maggioranza ed Impegno Civico, un gruppo del quale fanno parte cinque consiglieri eletti nelle file del centrodestra. Aggiunge Adriano Piacentini: «Abbiamo effettuato sacrifici enormi per evitare il default, riuscendo a farci ammettere ad un Piano di rientro decennale e ora non possiamo mandare tutto all’aria. Ci sono “tagli” inevitabili, visto che dobbiamo fronteggiare una situazione complicata, aggravata pure dal fatto che quest’anno ci sono 3,2 milioni di euro di minori trasferimenti statali. Ha ragione Ottaviani: non si può stare in giunta e, contemporaneamente, assumere posizioni da no global. E se qualcuno deve “alleggerire” il proprio peso all’interno dell’esecutivo, il problema non può esistere. Chi non se la sente di andare avanti, lo dica tranquillamente. E poi bisogna considerare tutto, perfino la circostanza che qualcuno è diventato consigliere comunale in seguito a nomine assessorili e a defezioni. Così come fa parte della cronaca politica di questa consiliatura il fatto che esponenti eletti nel Pdl abbiano deciso di prendere poi altre strade, arrivando perfino ad ottenere importanti cariche. La memoria è un valore da coltivare. Mantenere l’umiltà è fondamentale, anche per chi ricopre il ruolo di assessore».

Dichiara Piacentini: «Ritengo che un patto di fine consiliatura potrebbe essere una strada praticabile. È evidente che l’approvazione del bilancio diventa fondamentale però. Allo stesso modo il pacchetto urbanistico assume una rilevanza notevole. Ripeto: chi non è d’accordo, chi non se la sente più, lo dica tranquillamente. In questo momento ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Quello che non è accettabile è rimanere in maggioranza (o in giunta), criticandone l’operato, non votando, non presentandosi e minacciando crisi un giorno sì e l’altro pure. È il momento della coerenza e del coraggio».