L’altolà di Piacentini alla Lega (e non solo)

L'altra sera, nel corso dell'ultima puntata di A Porte Aperte su Teleuniverso, il coordinatore provinciale di Forza Italia Adriano Piacentini ha inviato una serie di messaggi, nemmeno troppo cifrati, alla Lega. Migrazioni? Pesiamoli. Provinciali? Niente scherzi

Il salotto è quello in bianco e nero dello studio di Teleuniverso in cui si realizza la trasmissione A Porte Aperte. Sprofondato su una delle poltrone, il coordinatore provinciale di Forza Italia Adriano Piacentini sta comodissimo. Le cose che tira fuori dicono con chiarezza che nel centrodestra sono altri a doversi preparare per stare molto scomodi

«Faccio una riflessione a voce alta. Credo che il dramma della Politica in questi anni sia anche questo passaggio da una parte all’altra senza rendersi conto. Noi lo stiamo vedendo in questi giorni.

Abbiamo esponenti che hanno ricorperto incarichi importanti a livello provinciale che si sono presentati ai nastri di partenza nella lista del Presidente Berlusconi ottenendo però un risultato molto scarno. Poi abbiamo avuto la presenza di costoro, su un Comune, con un risultato altrettanto deplorevole. E poi? Si passa alla Lega. Ora va di moda.

Se non si sta bene in un certo contesto è giusto andare altrove: poi però bosogna misurare sul campo le proprie capacità e noi attenderemo ueste grandi prestazioni di queste persone che girovagano per Frosinone e stanno cercando di creare questo Partito. Che abbiamo contribuito pure noi a far crescere: alle scorse Comunali di Frosinone abbiamo dato noi il supporto alla Lega che altrimenti non aveva possibilità alcuna di presentarsi, lo abbiamo fatto anche ad Anagni.

Noi siamo nel centrodestra, siamo per il rispetto della coalizione, poi però strada facendo qualche sassolino ce lo toglieremo». 

 

Adriano Piacentini ha lanciato un monito chiaro alla Lega. Lo ha fatto subito dopo il passaggio di Thaira Mangiapelo (prima dei non eletti di Forza Italia) nelle file del Carroccio.

Piacentini è sulla linea del fronte per cercare di difendere la posizione degli “azzurri” in questo momento. Fra le altre  cose è ormai lui l’alter ego del sindaco Nicola Ottaviani, che ieri lo ha delegato per rappresentare il capoluogo in sede di assemblea della Società Ambiente Frosinone.

E Piacentini lo ha fatto con grande determinazione, sparando a palle incatenate contro il bilancio. Dicendo: «Come si fa ad impostare un documento contabile basandosi su entrate legate all’aumento tariffario? Come si fa visto che il conguaglio degli anni 2015-2016-2017 ancora non è stato incassato? E come si fa a votare un bilancio che poi tanti Comuni impugneranno con un ricorso al Tar? Che facciamo, noi certifichiamo che sta tutto a posto e poi alcuni di noi contestano quello che abbiamo fatto?». (leggi qui Saf, il bilancio è in ordine ma il voto salta)

 

Alla fine la sua posizione è stata ascoltata nella riunione scaturita dalla sospensione dei lavori. E si è creato anche un asse con Antonio Pompeo per arrivare al rinvio della votazione sul bilancio, cercando nel frattempo un’impresa disperata in Regione. (leggi qui Saf, chi ha salvato i sindaci dall’ennesima figuraccia)

 

Forza Italia vive una fase molto complicata e Silvio Berlusconi intende rilanciarla affidando il ruolo di vicepresidente ad Antonio Tajani, suo fedelissimo da sempre. Ci sarà un esame dell’operato di tutti i coordinatori regionali, compreso quindi quello del Lazio, il senatore Claudio Fazzone.

E ci sarà un esame dei rapporti con gli alleati. In primis la Lega. Sempre nel corso di A Porte Aperte, Piacentini ha messo in evidenza anche un altro punto.

«Ci sono stati già confronti. Stiamo vivendo un momento particolare a livello nazionale quindi è giusto che queste formazioni si inseriscano all’interno dei contesti comunali ed amministrativi. Ma non staremo lì in maniera passiva ad assistere a fenomeni di trasmigrazione. Se nasceranno situazioni particolari, in grado di creare squilibri dentro la maggioranza del sindaco Nicola Ottaviani, siamo prontissimi a contrapporci.

Poi, se è un discorso orientato alle prossime elezioni provinciali… lì vedo qualcosa che non quadra. E sarà oggetto di confronto nella coalizione del centrodestra: dove determinati ruoli vanno rispettati.

Non consentiremo cose che sono avvenute nella precedente elezione Provinciale. Chi ha avuto ruoli di presidenza o vice presidenza non avranno i voti del centrodestra». 

 

Che tradotto dal linguaggio della politica significa: 1. La Lega non provi a minare la stabilità dell’amministrazione Ottaviani a Frosinone 2. Nessuno nel centrodestra si faccia passare per la testa di fare accordi con il centrosinistra.

 

Al di là di questo, ci sono due fatti. Il primo è che Antonio Tajani sarà impegnato in prima fila alle elezioni europee del prossimo anno e ha bisogno del sostegno di tutti. Difficile ipotizzare strappi. Il secondo riguarda il fatto che Nicola Ottaviani e Adriano Piacentini in Forza Italia resteranno, sperando in un Partito sempre più centrista, moderato e attento alle liste civiche.

In questo contesto Adriano Piacentini si sta ritagliando un ruolo anche per le future candidature. Ad ogni livello.

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