«Piacere, Guerriero e la mia Giustizia è questa»

Il Procuratore della Repubblica di Frosinone Antonio Guerriero e la sua idea di Giustizia. Senza benda sugli occhi: per vedere bene i deboli. Da costruire insieme agli avvocati. Che sono parte e non avversari. L'idea di un Laboratorio per sviluppare idee nuove capaci di snellire i tempi. E migliorare la risposta ai cittadini. E poi uno Sportelle delle vittime. "Perché spesso pensiamo agli autori dei reati e dimentichiamo chi li subisce“.

«I magistrati e gli avvocati non sono avversari: sono parti in un procedimento nel quale entrambi cercano di assicurare la Giustizia»: benvenuti nella filosofia di Antonio Guerriero, procuratore della Repubblica in servizio a Frosinone da appena un mese. Ma con una visione capace di scardinare decenni di luoghi comuni.

Il primo segnale concreto: la convenzione con la quale snellire le procedure ed abbattere i tempi per divorzi e separazioni. Siglata nei giorni scorsi. Ora ce n’è un altra in arrivo: il Laboratorio Giustizia. Idee con le quali migliorare la qualità delle cose, sfrondare la burocrazia, fornire prima una risposta ai cittadini.

Antonio Guerriero

«Sono le idee la cosa più preziosa: un’idea innovativa è capace di migliorare la qualità della risposta che siamo qui per dare ai cittadini. Nessuno più di coloro che stanno in prima linea possono avere l’idea giusta per migliorare le cose. E allora vogliamo dare vita ad un Laboratorio, con magistrati della Procura e del Tribunale, avvocati, docenti dell’Università di Cassino che sviluppano insieme idee per amministrare in maniera più efficace ed efficiente la Giustizia».

Lo sportello per le vittime

Indicato a metà settembre dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, il procuratore Antonio Guerriero ha una visione non convenzionale delle cose. «Noi spesso ci concentriamo sui colpevoli dei reati. Ma non dobbiamo dimenticarci mai delle vittime, di coloro che i reati li subiscono».

Eccola allora la terza grande novità in arrivo: «Stiamo pensando ad uno sportello dedicato alle vittime dei reati, realizzato in collaborazione con il mondo del volontariato. Perché il nostro obiettivo è quello di realizzare una Giustizia che dialoga con i cittadini. Dietro ai reati ci sono spesso soggetti deboli. Soggetti che pagano il prezzo più alto quando ci sono ritardi ed inefficienze nella Giustizia».

Quella di Antonio Guerriero è una Giustizia con la bilancia in mano ma senza la benda suglio occhi. Che ha un occhio di riguardo per i deboli perché sono i più indifesi. «La missione è quella di dare una migliore risposta all’esigenza di Giustizia dei cittadini. Soprattutto ai piu deboli, a quelli che non hanno protezione e trovano solo nella procura e nell’avvocatura una adeguata difesa dei loro diritti».

La Giustizia da fare insieme

Il presidente Vincenzo Galassi con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati

È una Giustizia a più voci quella nella quale crede Antonio Guerriero. Lo aveva detto appena messo piede nel Palazzo di Giustizia di Frosinone. Che non fossero frasi di circostanza lo sta dimostrando. (Leggi qui Cosa c’è dietro il discorso del nuovo procuratore).

«La collaborazione con gli avvocati, con il loro presidente e con l’intero Foro è per me una cosa fondamentale. Non è possibile costruire una Giustizia efficiente senza la collaborazione leale tra magistrati ed avvocati».

Guerriero ed il territorio minacciato

Un mese di Procura gli è bastato per fiutare l’aria, capire i problemi, individuare i pericoli. «Quello del circondario di Frosinone è un territorio estremamente vicino ad aree a grande criminalità: quella romana, quella Casertana e Napoletana, ma non bisogna dimenticare gli interessi di quella Pugliese. Questo crocevia tra realtà criminose di così grande spessore impone di tutelare un territorio profondamente sano ma continuamente minacciato».

Il procuratore Guerriero

Il Covid peggiorerà la situazione. Gli esperti hanno lanciato l’allarme. Anche il Procuratore teme le conseguenze della pandemia su un’economia che stenta a riprenmdersi.

«La pandemia produrrà ulteriori reati predatori. Ci saranno persone che in questi territori troveranno terreno fertile per mettere a segno i loro reati, soprattutto di tipo predatorio: furti, rapine, usura. Noi dovremo tutelare questo territorio dalle aggressioni. I cattadini ci diano fiducia»