Piacere, Palmigiani e sono il vostro idraulico

Il presidente di Acea Ato 5 affida alla sua personale pagina Facebook le sue perplessità. Non a tutti e chiara la catena delle responsabilità. E quella dei ruoli. Chi deve fare cosa. Un richiamo ai sindaci? "Vi prego, niente polemiche: sono qui per fare l'idraulico”

Il sondaggio lo ha fatto senza ricorrere ad istituti statistici. Lo ha condotto in prima persona. Ed a bruciapelo. Il presidente di Acea Ato5 Pierluigi Palmigiani ha puntato la gente che incontrava lungo strada mentre raggiungeva i sindaci e gli amministratori con i quali aveva appuntamento. Comse fosse un turista, senza qualificarsi con il suo ruolo, chiedeva: “Signora, ma secondo lei di chi è la colpa di questa perdita? Ma perché i lavori tardano così tanto?”. La risposta è stata uguale per tutti: colpa di Acea Ato5.

Non soddisfatto, il presidente ha proseguito. Modificando il target. Ed alzando l’asticella. Ha posto la stessa domanda agli assessori che di volta in volta incontrava e gli sollecitavano interventi per il loro Comune. “La colpa dei lavori in ritardo? Non se la prenda presidente: è chiaro che sia la vostra”.

Lo sfogo su Facebook

IL PRESIDENTE ACEA ATO 5 PIERLUIGI PALMIGIANI

Più stupito che perplesso, Pierluigi Palmigiani ha aperto la sua personale bacheca Facebook ed ha postato le sue perplessità.

Imboccando, per paradosso, la stessa strada che hanno preso nel passato tante volte gli utenti per lamentare le rotture non riparate, l’acqua che non arrivava ai loro rubinetti.

Lo sfogo del presidente di Acea Ato5 è di un garbo assoluto, in linea con il personaggio. Nei fatti però dice: qui quasi nessuno sa di cosa stiamo parlando. Perché quel personale sondaggio ha messo in luce una cosa: quasi nessuno conosce le competenze dei Comuni e quelle di Acea Ato5, nessuno sa chi deve fare da filtro e chi deve accelerare.

Per aiutare a comprendere ha buttato giù una sorta di glossario. Postandolo sulla sua bacheca. Dicendo così ecco chi deve fare cosa.

Io sono il vostro idraulico

Le vecchie condotte

Il passaggio più curioso è quando Pierluigi Palmigiani scrive che Acea Ato 5 “svolge il ruolo di idraulico delle nostre reti, ne cura la manutenzione, realizza i lavori”.

Non vuole farsi dire bravo: tutt’altro, mette subito in chiaro che sono i cittadini a tirare fuori i soldi per l’idraulico: “Tutti i costi sostenuti ed anticipati dal gestore per i lavori effettivamente realizzati passano per la bolletta, in base al meccanismo secondo il quale la bolletta copre tutti i costi”.

Ha ricordato a tutti che l’idraulico anticipa e basta, alla fine mette nel conto.

Poi è passato a mettere in chiaro le tre cose che fa il gestore. Ricordando che l’acqua non si paga: è la gestione ad avere un costo ed è quella che i cittadini pagano con la bolletta.

Fatta questa premessa ha evidenziato che il gestore prende l’acqua dalle sorgenti e se necessario la potabilizza e la sanifica; prende i liquami dalle fogne e li avvia a depurazione; assicura la depurazione, trattando i liquami per eliminare le sostnze inquinanti e rendere il tutto comatibile con l’ambiente.

Quello che non è chiaro

UNA DELLE ASSEMBLEE DEI SINDACI

Con garbo, nel capoverso successivo mette in chiaro quali sono i compiti degli organi di governo.

Palmigiani ha ricordato che a governare tutto il processo sono i sindaci. Sono loro a costituire la Consulta dei Sindaci che ha in mano tutte le decisioni.

Proprio quella consulta – non lo scrive il presidente – che il più delle volte negli anni scorsi andava deserta, governata dalla paura di prendere una decisione, terrorizzata dall’idea di dover applicare una norma e poi doverla spiegare ai cittadini. Merito anche di una strategia del terrore che in alcuni periodi le precedenti gestioni Acea Ato5 hanno alimentato: ingrassando stuoli di avvocati da una parte e dall’altra. Tanto tutto finiva in bolletta.

Quando i sindaci però hanno deciso di andare all’assemblea, spinti dai cittadini che sui giornali ed i siti di informazione controllavano gli elenchi di presenti ed assenti, l’Assemblea è arrivata ad avviare l’iter di rescissione del contratto con Acea.

Sono i sindaci allora ad ad avere tutto in mano.

Le strutture tecniche

La provincia, sede di molti degli organi di controllo

I sindaci non andavano alle assemblee sostenendo che non avevano gli strumenti tecnici per capire cose tanto complesse come l’idraulica e le tariffe.

Nel post su Facebook il presidente ricorda che al servizio dei sindaci c’è la Segreteria Tecnica Operativa: una serie di tecnici che sono lì apposta per quello, al servizio dei sindaci e dei Comuni, per rispondere in maniera tecnica ad eventuali furbate tecniche che dovesse dire Acea.

E per le decisioni lampo? Per organizzare i lavori? C’è un parlamentino composto da 7 sindaci che individuano loro stessi: si chiama Consulta dei Sindaci. Lavorano insieme al Presidente dell’assemblea che è il Presidente della Provincia di Frosinone.

Fatemi fare l’idraulico

Pierluigi Palmigiani

Il non detto è tutto tra le righe. Se i lavori non si fanno può essere colpa di Acea. Ma anche dei sindaci che mettono a punto ogni anno il piano delle priorità con le condotte che devono essere rifatte.

Se i lavori tardano può essere un problema del gestore ma anche dei Comuni che tardano a dare le autorizzazioni: perché ogni lavoro fatto sulla rete funziona come i lavori che facciamo a casa: vanno segnalati al Comune, indicato un tecnico, presentato un progetto ed un piano. I tempi di approvazione talvolta sono rapidi ed altre meno.

Responsabilità condivise? Palmigiani risponde al telefono e con garbo non risponde alla domanda: “Niente polemiche. Lasciatemi fare l’idraulico: ci hanno mandato qui per fare questo”.