«Piacere, Veronese, faccio sicurezza»

La Veronese Sicurezza di Frosinone, si aggiudica l'appalto per la manutenzione dei sistemi antincendio del gruppo Api - IP. Si sommano ai 2800 distributori di carburanti che vengono garantiti dalla società nata a Frosinone 50 anni fa. Da un viaggio di papà Silvestro negli Usa. Lo scontro con chi pensa che la sicurezza sia solo un costo. Anche, purtroppo, sul territorio

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Cinquant’anni festeggiati con un incarico di dimensione nazionale: non male come candelina sulla torta di un’impresa nata dal nulla, cresciuta grazie all’intuizione di un emigrato dal Nord in un territorio lontano dai grandi agglomerati industriali, scommettendo sull’innovazione e la sicurezza. È la storia della Veronese Sicurezza di Frosinone che il prossimo anno festeggerà mezzo secolo di attività.

A guidarla per un trentennio è stato Silvestro Veronese, Classe 1944, uno dei protagonisti silenziosi dell’imprenditoria ciociara: originario di Pordenone, sul territorio ha messo radici portando il suo know-how e costruendo l’impresa fino al 24 agosto 2020: il giorno della sua scomparsa. Da quasi vent’anni è subentrato come amministratore il figlio Paolo: creando un connubio tra tradizione e innovazione. Cioè continuando a offrire impiantistica antincendi, prodotti antinfortunistici e manutenzione certificata, ma puntando molto anche sulla consulenza e sulla formazione: ovvero corsi antincendio, di pronto soccorso e per il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.  

La VS cresce a vista d’occhio 

Uno dei distributori della catena Ip

Sulla torta del cinquantenario c’è la recente aggiudicazione dell’appalto triennale per la manutenzione dei sistemi antincendio della rete IP. Ovvero delle oltre quattromila stazioni di servizio dell’Italiana Petroli Spa, anche nota come Gruppo API.

Che vanno a sommarsi ai circa 2.800 distributori di benzina i cui impianti antincendio vengono già da tempo gestiti da Veronese. In larga parte del colosso Eni: nel centro Italia, ovvero Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise. Per il resto, intorno ai cinquecento, sono di Energas (nel nord Italia) e della frusinate Turriziani Petroli.

Raddoppia, dunque, l’impegno lavorativo: ormai sul 99% del territorio nazionale. E, di conseguenza, aumenterà anche il personale: alle attuali 18 figure professionali ne verranno affiancate altre quindici. Si sta procedendo alle prime cinque assunzioni e le altre dieci dovrebbero scattare agli inizi del 2022.

Cercasi personale ciociaro

Paolo Veronese

«La speranza è quella di trovare personale sul territorio, disposto anche ad allontanarsi temporaneamente dallo stesso – dice Paolo Veronese -. Perché crediamo che il grande valore dei ciociari è il senso del lavoro e vogliamo dimostrarlo in tutta Italia». Nello specifico si cercano professionisti che abbiano esperienza nella manutenzione idraulica ed elettrica.

Veronese Sicurezza, non più Technology per mettere in chiaro qual è il suo cavallo di battaglia, ha la sede operativa in via dei Monti Lepini. Ma è ormai insediata anche a Milano, Verona e Senigallia. «Stiamo lavorando per poter ampliare la nostra presenza anche al sud e nelle isole – ha spiegato Veronese, puntando a coprire quell’un per cento di Belpaese che resta -. La Ciociaria da oggi avrà un rappresentante in più in Italia e questo ci responsabilizza ulteriormente».

Sempre sulla scia dell’insegnamento di Silvestro: i piedi ben saldi a terra, mai il passo più lungo della gamba, non facendosi prendere dalla presunzione: «Siamo orgogliosi – dice il figlio – di essere diventati un piccolo punto di riferimento in un mercato grandissimo». Sono, infatti, oltre 2.300 le aziende operanti nel comparto sicurezza.

Formazione e marketing

La sezione manutenzioni

VS ha centrato quel bersaglio nazionale scommettendo sulla formazione continua dei dipendenti e sul marketing. Da un lato è stato assunto personale quando non ce n’era bisogno proprio per dargli il tempo di formarsi e poi di specializzarsi e strutturarsi.

Dall’altro lato, in tempi non sospetti, tutto è partito con lo sfruttamento delle potenzialità di LinkedIn. Era il 2010 e, vantando undici anni di anzianità di iscrizione alla rete sociale del mondo del lavoro, Paolo Veronese è ormai seguito da oltre 27 mila followers.  

«Ho riportato quello che accadeva ogni giorno in azienda, anche le difficoltà da affrontare – spiega -. Ho raccontato la sicurezza, mostrandola a chi la fa e aiutando a risolvere le problematiche».

L’idea nacque a New York

Quando e dov’è nato l’embrione della Veronese Sicurezza? Nel 1972, durante un viaggio a New York dell’imprenditore Silvestro Veronese. L’obiettivo, inizialmente, era tutt’altro. Visitò uno stabilimento della Carrier: l’azienda che ha inventato l’aria condizionata agli inizi del Novecento ed è leader mondiale nel settore della climatizzazione. Prese atto così che parte dei sistemi di condizionamento, ai quali era inizialmente interessato, fosse pressoché identica a quella utilizzata in Italia.

Nel mentre, però, fu colpito da uno sprinkler e s’informò su cosa fosse. Oggi non tutti sanno che si chiama così ma si conosce eccome: è la testina che si attiva in caso di incendio e innesca lo scarico di acqua dall’alto. Ma parliamo di mezzo secolo fa.

Tornato in Italia, Veronese studiò a fondo la normativa antincendio, diede il via alla produzione e si affermò ben presto nel campo dell’impiantistica. Tanto che anche l’Ambasciata Usa volle affidarsi alla sua azienda.  

Di padre in figlio: l’espansione

A partire dal 2001, quando Silvestro Veronese passa il testimone a suo figlio Paolo, inizia il passaggio dall’attività specializzata nella produzione a quella sempre più capace di fornire servizi: più manutentrice e formatrice.

«Sempre radicati sul territorio, ma faticando a crescere– fa presente Paolo Veronese -. Per via del duro approccio alla normativa in materia, rispetto a tutto quello che si richiede in un settore dove spesso si cerca l’escamotage. C’è chi timbra soltanto i cartellini degli estintori senza controllarli. O tante aziende che, rispetto ai corsi di formazione, rilasciano attestati con troppa facilità. Noi, invece, abbiamo sempre tenuto il punto».

La crescita a livello territoriale risulta complicata. Dal 2010, pertanto, parte l’espansione: prima a Roma e poi in tutto il Lazio. «Abbiamo cambiato impronta, cercando di lavorare sempre più al di fuori dei confini provinciali – spiega il proprietario della Veronese Sicurezza – e specializzandoci molto nei settori della distribuzione dei carburanti e del retail (vendita al dettaglio, ndr)».

La Ciociaria e i suoi difetti di fabbrica

Cos’è mancato in Ciociaria? «La capacità di fare squadra – risponde Veronese -. Tranne rari casi, non manca mai quel pizzico di invidia nel fare le cose. C’è troppo individualismo e viene meno l’opportunità di crescere insieme. Noi veniamo da un’esperienza ventennale con una rete nazionale e avremmo potuto avviare collaborazioni anche in provincia di Frosinone. Ovvia la logica della concorrenza, ma non si comprende che è collegando i settori che si eccelle».

Si eviterebbe così di vedere i tecnici delle Veronese Sicurezza lavorare in tutta Italia ma non entrare in azione all’interno di tanti stabilimenti provinciali. Proprio rispetto al rapporto con le aziende territoriali, poi, c’è un vero e proprio problema culturale: «La sicurezza continua a essere vista soltanto come un costo e non come un’opportunità», evidenzia difatti Veronese.

Tre anni fa, non a caso, ha ideato e lanciato la rubrica d’informazione Passione Sicurezza: trasmissione di Radio Day, ormai arrivata alla sesta stagione e alla sessantesima puntata, che partendo da Frosinone ha raggiunto tutta l’Italia ed è stata fortemente apprezzata. Nel 2019, inoltre, ha pubblicato il libro “Sicuro è più bello. Usa la sicurezza per migliorare le performance della tua azienda”.

L’auspicio finale di Paolo Veronese? «Dovremmo essere tutti capaci di vedere e valorizzare quanto di buono abbiamo nella provincia di Frosinone. Senza aspettare che sia sempre qualcun altro, i soliti nomi, a realizzarlo. Bisogna rischiare e fare, imparare dagli eventuali errori, ma non restare immobili per paura di sbagliare e cadere».