E Gentiloni sconsolato disse: “Si vota, c’è di nuovo Picano in giro”

Ernesto Baronio

Conte del Lungoliri

 

di Ernesto BARONIO
Conte del Lungoliri

 

 

 

L’aria di elezioni lo rivitalizza. Come il conte Dracula risorgeva con il calare delle tenebre, come la Fenice risorgeva all’alba, Gabriele Picano risorge ad ogni elezione. Gli basta sentirne pronunciare il nome, respirarne il profumo. Se ha la febbre non c’è sciroppo o aspirina che faccia lo stesso effetto di un’urna messa sul comodino: Gabriele si alza ed inizia ad organizzare la campagna elettorale.

Sta accadendo un’altra volta. Messa da parte la telegrafica esperienza con i lumbard di Noi con Salvini (leggi qui) Gabriele mette in cantiere la nuova discesa in campo. E’ la quinta vita politica dopo l’infanzia con Udeur, la gioventù con Forza Italia, la maturità con Scelta Civica di Monti, il telegramma con i leghisti.

Gli esperti osservavano le rondini per capire se stesse arrivando pioggia. I politologi osservano Gabriele Picano per sapere se si voterà. Il premier Paolo Gentiloni ha capito che il suo governo aveva i giorni contati dopo una telefonata avvenuta a gennaio con il prefetto Emilia Zarrilli di Frosinone.

Eccellenza, lì a da lei ci sono le elezioni provinciali: mi usi una cortesia, si affacci in piazza Gramsci e veda se c’è Gabriele per favore…

La prefetta, che ha sempre l’asso nella manica ed uno di riserva per ogni evenienza, aveva già la risposta.

Presidente, ma certo che c’è Picano. Sta sostenendo la candidata Michelina Bevilacqua

All’altro capo dell’apparecchio, da Palazzo Chigi si è sentito solo: Non disfate le valigie, si vota  tra pochi mesi.

La strategia è la stessa. Collaudata. Un punto di riferimento affidabile in ogni Comune. Gabriele da qualche settimana ha iniziato a costruirlo. Prima ad Esperia e Cassino con la Bevilacqua. E ora mette le radici anche ad Isola del Liri.

Si è inventato Base Popolare, insieme al consigliere comunale di Isola del Liri, Mauro Tomaselli. Li unisce il fatto che entrambi, ad ogni piè sospinto, rivendicano la loro appartenenza al centrodestra. Ed entrambi hanno qualche piccolo peccato veniale di centrosinistra: il giovane Picano a Cassino ha sostenuto Petrarcone, il meno giovane Tomaselli a Isola Liri si è candidato con Antonella Di Pucchio, integerrima piddina e renziana della prima ora, responsabile delle liste del segretario provinciale Simone Costanzo.

Cos’è Base Popolare. E’ l’unica associazione cultural politica nella galassia con una mono mission: “Abolizione del Piano Territoriale Paesistico Regionale – Basta vincoli – No al Nuovo Ente Parco “Monti Ernici”.

Il placido Gabriele e il focoso Tomaselli se ne vanno in giro per la provincia a “istigare” allevatori e contadini invitandoli simbolicamente ad imbracciare i compassi per abolire “questo vergognoso Piano Territoriale Paesistico”.

L’altra sera erano a Sora in una sala consiliare gremita fino all’inverosimile secondo gli organizzatori. La Questura invece ha dichiarato che un po’ di spazio c’era: quello per due trattori. Si perché, all’inizio, il duo Picano Tomaselli avevano pensato di far giungere nel centro della città volsca qualche decina di gommati da terra per mostrare i muscoli alla Regione e, soprattutto, ai big del centrodestra.

A farli desistere però ci ha pensato il consigliere comunale di Sora, e mancato consigliere provinciale, Lino Caschera. Lino, di trattori ne sa qualcosa: qualche hanno fa, quando “lo conoscevano solo alla Selva”, fece scendere un po’ di mezzi gommati sempre per protesta contro il Piano Territoriale Paesaggistico. “Non scherziamo – avrebbe detto Lino ai suoi due ospiti -. Se muoviamo i trattori mi finite di distruggere le strade sorane e poi chi li sente gli Ernestini e il loro affilato giornale on line?

Al termine dell’incontro, i tre si sono appartati e hanno confabulato a lungo; ma nessuno ha compreso cosa si siano detti. E soprattutto se Lino, dopo la brevissima avventura socialista con Gian Franco Schietroma, abbia deciso di riavvicinarsi al centrodestra del duo Picano Tomaselli. Oppure questi ultimi due approderanno nella socialdemocrazia di Caschera.

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