Picchi è segretario ma il Pd si spacca

Il Partito Democratico elegge il nuovo Segretario cittadino di Ferentino. Ma si spacca. L'area Vittori / Fiorletta diserta le urne e non presenta un candidato. Forse lasceranno il Pd

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Il Partito Democratico elegge il nuovo Segretario di Ferentino. Ma si spacca. E rischia una scissione. Una parte del Pd non si è presentata alle urne e in questo modo non ha legittimato né il Congresso né l’elezione. È una parte non secondaria: con un ex sindaco, un ex vicesindaco, un consigliere provinciale in carica. A Roma, dalle parti di Carlo Calenda prendono nota e aspettano.

Al Congresso Dem di Ferentino è andata solo la componente del sindaco Antonio Pompeo, Base Riformista. C’è andata in massa, portando al seggio un numero imponente di persone. In modo da compensare con il numero dei votanti quella legittimazione che è appannata dall’assenza delle altre mozioni.

Il nuovo Segretario è Fabrizio Picchi, 40 anni, avvocato.

Segretario alla prima esperienza

Il Segretario Picchi (al centro in camicia bianca)

A Ferentino il Pd è il Partito di Pompeo. Nel senso che dopo questo congresso sparisce ogni traccia di dissenso interno. Pompeo è il Partito. Al punto che non c’è stato bisogno di individuare un Segretario esperto: Fabrizio Picchi è alla sua prima esperienza di responsabilità politica. E naturalmente è stato eletto all’unanimità.

«Credo nelle radici del Pd. Il ruolo che mi appresto a ricoprire é duro e difficile ma a noi le sfide piacciono. Poteva esserci l’acclamazione ma abbiamo preferito il voto». È un segnale politico, nel carattere di Pompeo: ci si conta anche se si è da soli.

«La mia elezione a Segretario può definirsi di rinnovamento nella continuità. Creare qualcosa di diverso dagli altri partiti ed avvicinare gli indecisi al Pd é una nostra missione».

È il Segretario che accompagnerà il Pd di Ferentino alle Comunali del 2023, le prime senza Pompeo che è arrivato al limite dei due mandati consecutivi. Sarà in campo lo stesso: con le Regionali 2023, giocandosi l’elezione in Regione con Sara Battisti e Mauro Buschini.

Elezione, spaccatura e forse scissione

Antonio Pompeo

Il dato politico è l’assenza di una seconda mozione che rappresentasse l’altra sensibilità politica interna del Pd. Quella che fa riferimento all’ex vicesindaco Luigi Vittori, all’ex sindaco Piergianni Fiorletta, al consigliere comunale e provinciale Alessandro Rea, ai Consiglieri comunali Angelo Picchi e Giovanni Dell’Orco.

C’è stato un tentativo di mediazione portato avanti dal Segretario uscente. Puntava ad una lista unitaria, che mettesse insieme Pompeo e Vittori: una maggioranza ed una minoranza interna, unite sullo stesso nome. La mediazione è fallita: Antonio Pompeo ha voluto la conta. E soprattutto non ha voluto avere a che fare con gli ex amici: li accusa d’avere tentato di metterlo all’angolo, aggregando un gruppo di consiglieri in modo da condizionarlo.

Invece della conta, Fiorletta e Vittori hanno preferito disertare le urne. Se andranno via dal Partito è da vedere: il Segretario Provinciale Luca Fantini – presente al Congresso – ha già allertato gli ambasciatori per cercare di raffreddare la situazione.

Per la cronaca, il Direttivo é stato allargato da 25 a 29 membri. Ma a questo punto conta poco: è un monocolore Pompeo.