Piccole grane crescono: ora c’è quella di Luigi Maccaro

L'assessore ai Servizi Sociali va allo scontro durissimo con la segretaria-dirigente e trova un alleato inaspettato in Franco Evangelista. Ma la sua pare più una battaglia di affermazione politica che una questione di merito tecnico. Con Salera metà pompiere e metà partigiano.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Scoppia la pace tra l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cassino, Luigi Maccaro e il capogruppo della Lega Franco Evangelista. Suo malgrado, a riuscire a mettere pace tra il direttore della comunità Exodus e l’ex assessore alle manutenzioni della giunta D’Alessandro è stato il Segretario Generale del Comune Rosanna Sanzone. Che è dirigente ad interim del settore dei Servizi Sociali.

Salera pompiere

Tra Segretario Generale ed assessore non c’è mai stato un particolare feeling. Ora la situazione è letteralmente esplosa. Una grana che in qualche modo è chiamato a risolvere il sindaco Enzo Salera.

Enzo Salera con Barbara Di Rollo e la segretaria Sanzone

Ma partiamo dai fatti di stretta attualità. Cosa sta succedendo in Comune? Nella sostanza dei fatti si è ufficialmente e definitivamente deteriorato il rapporto tra l’assessore e il Segretario comunale. Le primi ruggini risalgono a un anno fa, in occasione dell’avvio dei progetti di Servizio Civile, quindi non certo un fulmine a ciel sereno.

Annota Maccaro: «In quell’occasione la Commissione lavorò in piena autonomia e trasparenza. E licenziò una graduatoria che venne pubblicata sul sito del Comune. Ci furono poi problemi nel caricamento di quella graduatoria sulla piattaforma nazionale di gestione del servizio civile. Senza che io venissi informato del problema, la dirigente pubblicò una seconda graduatoria diversa dalla prima. Qualcuno fu escluso e protestò con l’Ufficio nazionale per il Servizio civile. Facendo richiesta di accesso agli atti. L’avvio dei progetti si bloccò».

L’aneddoto di Maccaro sui buoni

Nulla, al confronto di quanto avvenuto nei mesi successivi, nei delicati mesi della pandemia e del progettoCassino Risponde”. Maccaro racconta un aneddoto sull’erogazione dei buoni spesa. «Fra il 21 e il 23 dicembre ne sono stati distribuiti oltre 200. Il 24 mattina, vigilia di Natale, in Assessorato sono tutti al lavoro. Manca un volontario del servizio civile, tampone rapido, positivo. Tutti vanno a fare il tampone. Nel gruppo di lavoro dei buoni spesa c’è anche il capo servizio, Matera, positivo anche lui. Tutti a casa, in isolamento. Nessuno si perde d’animo: la gestione on line di domande e buoni consentirebbe di lavorare da casa».

Luigi Maccaro con i beni alimentari

«Ma a quel punto interviene la dirigente, fino a qui momento assente. Prima prova ad affidare la gestione dei buoni spesa all’ufficio anagrafe, poi cambia idea. E passa il lavoro a due nuove impiegate, vincitrici di concorso, laureate in giurisprudenza. L’assessore puntualmente ignorato nelle valutazioni e nelle decisioni. Risultato? Al 13 gennaio ancora non è stato erogato un solo buono spesa».

«Alla Segretaria nessuno ha spiegato tra l’altro una cosa importante. Che i buoni sono destinati agli utenti in carico ai servizi sociali. Oppure alle persone che manifestando il bisogno vengono prese in carico dai servizi sociali. La presa in carico è un procedimento formale che può fare solo un assistente sociale. Basterebbe leggere gli atti che accompagnano i fondi di Governo e Regione».

Dal veto alla convergenza sul tema

E’ a quel punto che l’assessore inizia a fare gli atti di indirizzo al dirigente. Uno di questi finisce nelle mani del consigliere di opposizione, capogruppo della Lega, Franco Evangelista. Presenta un’interrogazione in Consiglio. Ma, ironia della sorte, è l’occasione che fa scoppiare la pace tra i due acerrimi nemici.

Era stato Maccaro a mettere il veto sulla possibile alleanza con l’ex assessore della giunta D’Alessandro in occasione delle elezioni del 2019. Mentre Salera non avrebbe disdegnato il sostegno di una civica capeggiata dal consigliere di Sant’Angelo.

Maccaro ed Evangelista che si chiariscono

E adesso? Maccaro si è sfogato proprio con Franco Evangelista in merito ai disagi e ai problemi con la segretaria. I due si sono incontrati, si sono parlati, spiegati e chiariti: hanno messo da parte le vecchie ruggini. Quindi la stretta di mano e, nel rispetto delle rispettive posizioni, hanno sotterrato le asce di guerra.

«La dirigente avrà pure smantellato un assessorato che funzionava bene. Tuttavia, non volendo, ha rimesso pace tra Maccaro e Evangelista». Così racconta l’assessore tra il serio e il faceto.

Michelina tiepidissima

Restando sul versante della Lega, Franco Evangelista ha incassato il No definitivo da parte della sua collega Michelina Bevilacqua. No a firmare l’interrogazione sul “caso feccia”. (Leggi qui Il “caso feccia” resuscita la chat dei Magnifici sei).

La consigliera della Lega ancora nei giorni scorsi ha palesato il suo disappunto su una chat. Arrivando a dire di essere pronta a sospendersi dal Partito. Circostanza – assicura ora – non causata dal mancato invito a Frosinone in occasione della visita di Matteo Salvini, ma per varie situazioni. (Leggi qui Cassinati fuori dai ‘Nuovi orizzonti’ di Salvini. E la prendono malissimo).

A proposito della visita del Capitano in Ciociaria Michelina Bevilacqua anzi spiega: «Ritengo corretto evitare presenze di un numero nutrito di persone. Presenze nutrite all’interno di luoghi destinati al recupero dei giovani dalle emarginazioni. Anzi, spero che altri segretari nazionali di Partito seguano l’esempio di Matteo Salvini. Se invece qualcun altro vuole strumentalizzare questa vicenda per creare finti problemi dentro al Partito, allora queste persone hanno capito davvero male. Non è più il tempo delle polemiche sterili e delle diatribe sterili sul nulla».

In ogni caso appare evidente che Michelina Bevilacqua deve chiarire la sua situazione nel Partito. Oppure fare retromarcia e smentire qualsiasi ipotesi di fuoriuscita dalla Lega.

Rottura no, ma scollamento si

L’ASSESSORE LUIGI MACCARO

Tornando invece alla maggioranza di centrosinistra del Comune di Cassino, Maccaro rassicura. Lo fa spiegando che «il problema non è né con la maggioranza ma con la Dirigente ad interim dell’Area Servizi». Nonostante questo c’è chi giura di aver sentito l’assessore minacciare il sindaco di essere pronto, a mali estremi, anche a ritirare il sostegno alla maggioranza. Perché, questo è il vero punto della questione. Cioè che oltre le divergenze tra l’assessore e il dirigente si registra anche una scarsa sinergia tra l’assessore e il sindaco.

Una diversità di vedute che non è la prima volta che accade in un Comune. Ne sa qualcosa proprio Franco Evangelista che era fortemente contrapposto al dirigente della manutenzione nella giunta D’Alessandro.

Rapporti che si sono iniziati ad incrinare in parte quest’estate. Cioè quando Maccaro mostrò tutte le sue perplessità sulla delibera “Civitas Mariae. (Leggi qui Lite sui Santi: il sindaco prepara la retromarcia. «Se divide, a Cesare ciò che è di Cesare»).

Una fiducia reciproca che certamente non è più quella del 2019. Non è un caso che Salera abbia invitato l’assessore a desistere da fare gli atti di indirizzo alla dirigente. Non c’è stata, insomma, una levata di scudi a favore dell’assessore. E Salera non ha affatto mostrato segni di sfiducia verso il “suo” segretario.

Sindaci, segretari e nomine

Ricordiamo, infatti, che il segretario del Comune è nominato direttamente dal sindaco. Rosanna Sanzone è stata nominata infatti da Enzo Salera. Che dopo alcuni mesi dal suo insediamento aveva mandato a casa Rita Riccio, nominata da D’Alessandro. Quando iniziò a circolare l’ipotesi di confermare la Riccio, uno degli assessori che maggiormente si oppose, fu proprio Luigi Maccaro.

Luigi Maccaro con Sarah Grieco, Mauro Buschini ed Enzo Salera

Il sindaco lo avrebbe ricordato ad alcuni suoi fedelissimi, come a dire che il problema non è questo segretario ma i rapporti di Maccaro con i vari dirigenti. Al contempo ha però sottolineato lo sforzo che sta facendo per tenere unita la squadra. Perché ha ribadito di nutrire la massima stima e fiducia nei confronti di Luigi Maccaro. Anche se in maggioranza quasi nessuno ha apprezzato la sortita dell’assessore nei confronti della segretaria. “I panni sporchi si lavano in famiglia” ha riferito un consigliere di maggioranza. Mentre qualcuno si è domandato: “Perché Luigi sta facendo tutto questo casino?”.

E’ evidente che l’assessore di Demos sta costruendo anche un suo percorso politico. Intende probabilmente far capire che la sua è una forza politica con la quale dover fare i conti. E che e lui non è solo, o almeno non solo più, un tecnico prestato alla politica. Sa bene come funziona la politica e la macchina amministrativa. Anche per questo ha iniziato a battagliare con il segretario comunale e ad accendere i primi focolai.

Tocca ora al sindaco fare il pompiere, risolvere la grana e trovare una mediazione. Che si annuncia molto, ma molto più difficile del rimpasto aperto e chiuso nel giro di 24 ore con l’avvicendamento tra i due assessori del Pd Delli Colli e Volante.