Piloni city, le opportunità ed i rischi per Frosinone

Il progetto dei Piloni. Ed il superamento dei problemi che bloccavano i cantieri. Con i quali restituire alla città il suo salotto buono

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Era il 18 gennaio 2021, quando l’allora sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani annunciava il deposito del progetto definitivo del ‘Piloni city‘. È l’opera di recupero valorizzazione e risanamento dei Piloni: le storiche arcate poste sotto largo Turriziani. Un intervento sul piano architettonico, urbanistico, idrogeologico con cui mettere in sicurezza un’area da sempre interessata da criticità statiche. 

Per essere burocratici, nel bando del project financing era scrittodefinizione architettonica definitiva ed esecutiva del progetto relativo al riuso dei locali esistenti all’interno del complesso storico denominato “I Piloni” ed alla riqualificazione della piazza sovrastante denominata Largo Turriziani.

Da allora, di acqua sotto i… piloni ne è passata. Parecchia.

Il rilievo

Il rendering del progetto per i Piloni

Questo perché c’era in piedi un contenzioso. Che andava risolto. Quello tra la ditta che aveva vinto l’appalto ed il Comune di Frosinone. Un contenzioso particolarmente lungo e difficoltoso, specie sul “quantum debeatur“, sulla ciccia in pratica. Quanti soldi cioè servivano per chiudere la questione.

Pratica che si è risolta, dopo quasi due anni, solo in queste ore con la firma della transazione definitiva. Circa 130 mila euro che il Comune di Frosinone darà alla Piloni srl, per porre fine alla vicenda tra la ditta e l’amministrazione comunale. Ora serve anche un ulteriore passaggio, formale: una delibera di Giunta che approvi questa transazione, con il parere tecnico dei revisori dei conti. Lo stabilisce l’articolo 48 del TUEL il Testo Unico degli Enti Locali. Solo dopo il cantiere potrà essere restituito alla città ed affidato alla nuova ditta che ha preso in appalto i lavori.

C’è un’evidenza al di la della procedura transattiva: l’intera vicenda del progetto di riqualificazione dei Piloni è stata troppo cavillosa, costellata da continui annunci di imminente partenza dei lavori. I fatti hanno dimostrato che si è trattato sempre e solo di annunci: a volte anche a fini elettorali, ma nulla di più. Il tutto mentre la lite tra la ditta ed il Comune, con il cantiere fermo, ha tenuto di fatto in ostaggio la città ed in particolare il centro storico per tanti anni. Troppi.

Cosa prevede il progetto

L’area dei Piloni vista dall’alto

Il progetto si basa su due step. Il primo. L’intervento sui Piloni prevede la messa in sicurezza sotto l’aspetto strutturale, idrogeologico e igienico-sanitario, con realizzazione di percorsi pedonali orizzontali e verticali. L’obiettivo è di recuperare l’area risanando gli ambienti in armonia con l’identità storico –architettonica del complesso. Verrà realizzato un percorso esterno, direttamente connesso con lo spazio urbano, in adiacenza con la strada, che verrà completamente ridisegnato.

Sarà costruito anche un nuovo percorso pedonale, collegato con l’area porticata interna al manufatto. Permetterà di realizzare un’unica passeggiata, attraverso le caratteristiche arcate. Il progetto prevede l’utilizzo, dunque, dei volumi esistenti, senza nuove cubature. Nel procedere al restyling, verranno privilegiate strutture leggere e non impattanti, per ricavare una serie di ambienti destinati alla socializzazione e ad attività professionali: funzionali e al tempo stesso accoglienti.

Il secondo step prevede l’inserimento di due ascensori in acciaio e vetro all’estremità dei “Piloni”, uno a destra e uno a sinistra, che ricongiungeranno la parte bassa della struttura con la nuova piazza a livello dell’odierno largo Turriziani, rendendo possibile la ricucitura del contesto urbano e sociale. Gli ascensori inoltre serviranno a rendere più efficiente e fruibile il parcheggio multipiano rispetto alla stessa struttura dei “Piloni” dove successivamente saranno ospitati piccoli esercizi commerciali oltre che di artigianato, unitamente al coworking, in forma associata o in partnership.

Lì giovani professionisti potranno avviare le proprie attività grazie alle nuove superfici. Spazi da destinare ad uffici o attività artigianali dunque.

Cosa significano i Piloni per Frosinone

Il rendering dei Piloni e Largo Turriziani

Dal punto di vista politico sia l’amministrazione Ottaviani che quella di Riccardo Mastrangeli, sull’opera di recupero dei Piloni hanno puntato molto per il definitivo rilancio del centro storico di Frosinone. Fallire, o compiere l’opera solo parzialmente, sul piano politico non è ipotizzabile. Perché si tramuterebbe in un brutto colpo sul piano elettorale: i residenti del centro storico per anni hanno dovuto assistere impotenti ad uno spettacolo di degrado, con un area pubblica recintata ed in totale abbandono.

Ora i tempi e le carte sono mature. Quell’opera può restituire la dignità che merita alla parte antica del capoluogo, per diventarne una vera e propria cartolina. Di pari passo con il progetto dei piloni, ed in assoluta condivisione, va anche l’altra opera, quella di realizzazione dell’area di Largo Turriziani, che verrà ripavimentata insieme a tratti di corso della Repubblica.

 È prevista l’eliminazione del marciapiede dell’affaccio sui “Piloni” stessi, mentre la superficie di calpestio sotto il monumento dedicato alla memoria di Norberto Turriziani verrà resa omogenea. Ci sarà una rivisitazione dello spazio, tale da permettere la realizzazione di eventi  all’interno del piccolo anfiteatro così ricavato. La piazza sarà completamente pedonale, con dissuasori a scomparsa. L’area verrà ripavimentata con lastre in gres effetto pietra, alternate ad una pavimentazione architettonica effetto ghiaia a vista, in calcestruzzo ed inerti locali, in grado di dare una finitura cromatica equivalente alla Pietra Tartara di Anagni. 

La porzione in corrispondenza dell’Arco Campagiorni verrà ricucita con il basalto utilizzato nelle strade del centro storico in maniera tale da rimarcarne la piena continuità.

Quanto tempo ci vuole

Il rendering dei Piloni dall’interno

I lavori, secondo il cronoprogramma, dureranno almeno un anno. E con questi lavori, i residenti del centro storico dovranno fare i conti dal punto di vista della viabilità e degli spazi di parcheggio.

Ma quali sono i rischi? Un progetto tanto importante ed ambizioso, oltre alle indiscutibili opportunità per il centro storico e per la città di Frosinone in generale, presenta anche dei rischi. Innanzitutto che si perda ulteriore tempo oltre a quello già ampiamente perso.

Per questo la deliberazione di giunta per dare il via libera definitiva ai lavori è attesa a breve: a questo punto il dilatarsi ulteriore della tempistica non verrebbe compreso più dalla città. Poi sarò fondamentale il processo di comunicazione alla città: rifare l’area dei Piloni sarà una rivoluzione per Frosinone che restituirà al capoluogo. Ma che determinerà un periodo in cui si starà scomodi: come quando hai i muratori dentro casa e si tratta di lavori importanti, quindi lunghi.

Bisognerà dire con esattezza, sia ai residenti che alla gente, cosa verrà fatto, quando, quali saranno le conseguenze per la circolazione ed i parcheggi quali le alternative, quali saranno tutte le difficoltà da gestire e superare.

E’ un’opera sinergica importante, dove tutti dovranno fare, fino in fondo, la propria parte, giocandosi, inevitabilmente, una parte di credibilità: l’amministrazione Mastrangeli, l’opposizione,  le ditte private coinvolte ed i cittadini di Frosinone. Nessuno escluso.