Caro Ottaviani, ti hanno fregato due volte: ecco dove sono i 18 milioni che il Governo ti ha tolto

L'ex deputato smonta la ricostruzione fatta nelle ore scorse dal Governo. I soldi della legge Renzi per le periferie? "Ci sono tutti ma il nuovo governo li ha spostati con un emendamento dirottandoli ai Comuni del Nord». I 28 milioni di lavori saltati a Frosinone. La soluzione? In linea con le tesi di Ottaviani

I 18 milioni sfilati dal Governo sotto al naso di Nicola Ottaviani e degli altri sindaci che avevano aderito al progetto Renzi per rifare le zone di periferia? «Ci sono tutti, non è vero che non li avessimo previsti. E se volete vi dico anche dove li ha messi il nuovo governo».

Parole di Nazzareno Pilozzi, già deputato a Montecitorio nella passata Legislatura. È lui ad attaccare il nuovo governo e la sua decisione di cancellare il provvedimento che solo a Frosinone aveva generato 6 progetti per rifare il quartiere Scalo, 10 milioni di finanziamenti privati, sui quali andavano messi i 18 dello Stato.

Per il Governo i problemi sono due: una sentenza di incostituzionalità della legge, la mancanza di fondi per finanziare tutti. Per questo è stato deciso di coprire solo i primi 24 progetti, come confermato due giorni fa al sindaco di Frosinone ed ai suoi colleghi arrivati da tutta l’Italia a Montecitorio per avere chiarimenti in Commissione Bilancio. (leggi qui Ottaviani al Governo: «Carta canta, il contratto è registrato e ora mi dovete 18 milioni»).

 

Sostiene Nazzareno

Per l’ex deputato di Acuto le cose non stanno così.

Il primo ‘problema’: la sentenza di incostituzionalità. «Semplicemente, la Corte ha detto che avremmo dovuto sentire le Regioni, trattandosi di una questione che le coinvolgeva. Il problema si risolve subito: è sufficiente convocare la Conferenza Stato – Regioni. In quella sede dire: ‘Volete che questi soldi vadano ai vostri Comuni?’ Chiaro che risponderanno di si. Problema risolto».

Il secondo ‘problema’: non ci sono abbastanza soldi per tutti. «Non è così», dice Pilozzi. «I soldi li avevamo previsti. Poi però se questo governo li sposta con un suo provvedimento è normale che non ci siano».

E dove li hanno spostati? «Con un emendamento hanno preso 1,6 miliardi e li hanno spostati in modo da finanziare i Comuni virtuosi, dandogli la possibilità di spendere gli avanzi di amministrazione. I fondi così andranno solo a Comuni più ricchi, che si trovano nelle aree più forti del Paese, a danno di quelli che sono nelle zone più svantaggiate. In pratica, andranno tutti al Nord. Forse pensavano di fare un dispetto a Renzi, in realtà lo hanno fatto ai cittadini che li hanno votati».

Per l’ex deputato una soluzione c’è. Ed è tutta politica: «così come sono stati tolti da una parte e messi dall’altra, basta revocare quell’emendamento e rimettere i fondi dove stavano. Ma dubito che lo faranno».

 

Denunciate Conte

Nelle ore scorse il sindaco Nicola Ottaviani aveva ipotizzato un ricorso contro il Governo. Perché «per la prima volta dal 1948, lo Stato ha cancella un accordo tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed i Comuni dopo la registrazione alla Corte dei Conti, cioè dopo che è diventato un contratto a tutti gli effetti».

Dello stesso parere è il deputato Dem Michele Anzaldi. «Se passa questa porcata, i 96 sindaci farebbero bene a portare il presidente del Consiglio Conte e l’attuale segretario generale di Palazzo Chigi in Tribunale».

In linea con la dottrina Ottaviani, anche Michele Anzaldi sostiene che «L’assegnazione di quei fondi, deriva dalla firma di una apposita convenzione che gli oltre 90 primi cittadini hanno siglato nella sede del Governo il 18 dicembre scorso con il segretario generale di Palazzo Chigi, alla presenza del premier Gentiloni. Quelle convenzioni sono state poi registrate dalla Corte dei Conti entro la data del 9 aprile, da cui e’ partito il tempo per l’approvazione definitiva dei progetti entro giugno. Insomma, la procedura e’ in pieno svolgimento. Ora che i Consigli comunali hanno approvato i progetti, il Governo porta via i fondi? Una manovra da Banda Bassotti».