Area Scalia, Pilozzi tenta la scalata (di C. Trento)

L’ex parlamentare Nazzareno Pilozzi può diventare il punto di riferimento provinciale dell’intera componente renziana. Dopo il passo indietro di Francesco Scalia si sono aperti spazi enormi. Ma sarà decisivo il Congresso

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Sta lavorando sotto traccia all’ interno del partito. Nazzareno Pilozzi, deputato nella scorsa legislatura, nel Partito Democratico fa riferimento direttamente all’ area di Matteo Renzi. È tra i fedelissimi di Maria Elena Boschi. Il punto è che il senatore Francesco Scalia, renziano pure lui e vicinissimo a Luca Lotti, ha fatto un passo indietro sul versante della politica attiva. È evidente che si apre uno spazio importante, di rappresentanza di un’intera componente a questo punto.

Nazzareno Pilozzi si giocherà le sue carte: intanto ha un asse di ferro con il segretario reggente Domenico Alfieri e in secondo luogo da mesi mantiene aperto un canale di confronto con Francesco De Angelis, leader dell’ area maggioritaria del Pd provinciale, quella orfiniana.

Certamente bisognerà aspettare le mosse della componente di Scalia (in primis del presidente della Provincia Antonio Pompeo), ma intanto le grandi manovre sono cominciate.

 

L’ idea di un congresso unitario esiste e in diversi sono pronti a scommettere che alla fine ci sarà il via libera di De Angelis per Alfieri.

Bisognerà però fare i conti con l’ ex segretario provinciale Simone Costanzo, esponente dell’ area di Dario Franceschini e Bruno Astorre. Lui nelle ultime settimane ha effettuato diversi “ distinguo” .

Nazzareno Pilozzi, che ha partecipato alla riunione dei big provinciali qualche giorno fa, spiega: «Il Pd non è affatto morto e forse dovrà ricredersi pure chi ha considerato politicamente morto il sottoscritto. Aggiungo che sia a livello nazionale che provinciale abbiamo una classe dirigente all’ altezza della situazione. Intanto però concentriamoci sulle elezioni comunali di domenica. Possiamo fare benissimo.

Intanto a Ferentino mi aspetto il bis di Antonio Pompeo, che ha lavorato benissimo da sindaco, migliorando ulteriormente il volto di una città che davvero rappresenta un modello vincente. Aggiungo altresì che Pompeo si è dedicato moltissimo anche al ruolo di presidente della Provincia, riuscendo ad ottenere risultati importanti e dando una nuova centralità all’ ente. Merita la conferma come presidente, qualunque sia il sistema di votazione.

Dico questo perché chi oggi governa, mi riferisco a Cinque Stelle e Lega, negli ultimi anni non ha fatto altro che ripetere di voler cambiare l’ assetto delle Province. Ora però, stranamente, non parlano più del tema. Noi siamo pronti in ogni caso.

Sono fiducioso anche per l’ esito elettorale nei Comuni di Fiuggi, Anagni ed Arpino: Martina Innocenzi, Sandra Tagliaboschi e Renato Rea hanno le carte in regola».

 

Quindi Pilozzi aggiunge: «Sul piano nazionale il percorso è da definire. D’altronde, dopo una sconfitta con le proporzioni del 4 marzo scorso, non è che si può fare finta di nulla e voltare pagina. La discussione è complicata. In questo clima si cade nel tranello di cercare solo colpe e responsabili. Ma il Pd ripartirà, anzi lo ha già fatto. Sono convinto che ci riorganizzeremo benissimo dall’opposizione ad un Governo che resterà sepolto dalle promesse. Ce non potrà mantenere. Per quanto riguarda il livello provinciale, in questo momento la reggenza del partito è affidata a Domenico Alfieri. Sottolineo che occorrerebbe maggiore responsabilità da parte di tutti. In un momento così complicato sarebbe auspicabile un approccio costruttivo ed unitario. Non riesco sinceramente a comprendere chi preferisce ancora le divisioni alle condivisioni».

 

LEGGI TUTTO SU CIOCIARIA OGGI

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright