Pirozzi tira le briglie: no alla candidatura al Senato in sei regioni

Il sindaco di Amatrice blocca l'iniziativa proposta dai Comitati: no alla candidatura con il suo simbolo per il Senato in sei regioni. "Niente ricatti, niente scontri, avanti solo per la nostra strada". Scontro Storace - Bonanni

Sergio Pirozzi tira le briglie. Non vuole lo scontro totale. E non vuole allargare il fronte. Per questo nel pomeriggio ha detto no ai suoi comitati: ha stoppato l’opzione che gli proponeva di presentare la sua lista per il Senato non solo nel Lazio (leggi qui Pirozzi presenterà lista Scarpone anche al Senato. Minacce via internet) ma anche in altre sei Regioni italiane.

Un modo chiaro per raffreddare la tensione, evitare nuove polemiche. Cancellare soprattutto la ricostruzione secondo la quale la lista dello Scarpone al Senato serve solo a ricattare il centrodestra: o mi dai la candidatura a governatore nel Lazio oppure rischio di farti perdere non solo la corsa per le Regionali ma anche qualche seggio a Palazzo Madama. (leggi qui La sottile strategia di Salvini per destabilizzare Forza Italia)

A presentargli  l’elenco delle sei regioni già pronte a schierare i candidati nella lista Pirozzi per il Senato è stato Antonio Corsi, il sindaco di Sgurgola che nella legislatura ormai agli sgoccioli ha già ispirato la nascita di un gruppo parlamentare in Senato. Corsi scenderà in campo alle prossime Regionali nella civica del sindaco di Amatrice e si schiererà anche al Senato nel Lazio. Con lui, in entrambe le competizioni, ci sarà anche l’ex sindaco di Valmontone Angelo Miele.

Fa parte dell’ala dura e pura. Che vorrebbe alzare il livello dell’asticella. Ma Sergio Pirozzi ha detto no. «Niente ricatti, l’odio porta odio. Noi dobbiamo andare per la nostra strada. E se gli altri vogliono possono aggiungersi. Altrimenti noi andiamo avanti da soli, senza costringere nessuno»: fine della discussione.

 

LO SCONTRO STORACE – BONANNI

In giornata si è registrata la schermaglia a colpi di tweet tra il principale sostenitore dello Scarpone  Francesco Storace e l’ex segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni. Scontro nato sull’ipotesi di candidatura che, ha  assicurato Storace, Forza Italia si appresta a concedere all’ex sindacalista.

«Raffaele Bonanni – ha cominciato Francesco Storaceha guadagnato poco come  sindacalista della Cisl. E giustamente Berlusconi lo candida in  Parlamento».

Immediata la replica di Raffaele Bonanni sempre via Twitter: «Stia tranquillo, il suo agognato posto in Parlamento non glielo prendo io che non mi candido. Che Roba!».