Piselli in faccia: «Abbattete subito i lavori per la Nuova Gerusalemme»

Peggio della scomunica inflitta da Papa Francesco. Peggio della lettera diramata dal Sant’uffizio a tutte le diocesi d’Italia per marcare le distanze. (Leggi qui il precedente)

Il sindaco di Gallinaro Mario Piselli ha ordinato ai fedeli della chiesa della Nuova Gerusalemme di demolire entro 90 giorni le opere ritenute abusive. Sono i lavori con cui realizzare il collettore fognario al servizio della casa di preghiera costruita a forma di Arca nella periferia del paese.

Niente fogne significa niente abitabilità per il tempio.

L’ordinanza è stata firmata nelle ore scorse. Mappe alla mano, cartografie e planimetrie dispiegate sulle pareti del suo ufficio, il sindaco ha misurato e rimisurato per giorni. Verificato con la squadretta ed il compasso. Ingrandito con la lente ed esaminato su scale ancora maggiori. Poi ha emesso la sua sentenza: le opere sono state realizzate sulla strada pubblica ‘Vicinale Oliva’.

La strada è comunale e quindi non c’è margine di trattativa. Se non bastasse c’è un altro pezzo di costruzione che sconfina sul ‘Fosso Vorga – Barone’. Ed altri che hanno invaso terreni privati.

Il provvedimento è chiaro: via le opere e poi immediato ripristino dei luoghi. Ma non a casaccio. Vuole un progetto di ripristino da presentare in municipio e sul quale deve essere apposta l’approvazione. Sua e delle eventuali autorità sovracomunali.

Il santo Rosario pregato per ore sotto alla finestra del suo ufficio ogni sabato da oltre duemila persone non lo ha commosso. Nemmeno un po’. Tutt’altro.

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